Riduzione confermata dei rischi associati ai prodotti fitosanitari

Berna, 08.05.2024 - L’8 maggio 2024 il Consiglio federale ha licenziato il rapporto intermedio concernente l’attuazione del «Piano d’azione sui prodotti fitosanitari». Le prime conclusioni sono positive. Le misure attuate dall’agricoltura hanno permesso di ridurre i rischi per l’ambiente. Tuttavia i risultati mostrano che con il ritiro di diversi principi attivi la protezione delle colture sta diventando una sfida sempre più ardua per l’agricoltura.

Nel 2017 il Consiglio federale ha varato un piano d'azione per ridurre i rischi associati all'utilizzo di prodotti fitosanitari (PF) nel quale si definiscono gli obiettivi e le misure necessarie per raggiungerli entro il 2027. Il piano concorre altresì al raggiungimento dell'obiettivo, fissato dal Parlamento nel 2021, di dimezzare i rischi associati ai PF.

Il piano d'azione è finalizzato a ridurre i rischi associati ai PF per le acque superficiali, le acque sotterranee e gli habitat seminaturali quali i biotopi. Il rischio di contaminazione delle acque sotterranee è già stato ridotto del 50 per cento. Per le acque superficiali si delinea un'evoluzione positiva riconducibile segnatamente al risanamento dei piazzali di lavaggio e alla riduzione dell'impiego di determinati insetticidi. Per gli habitat seminaturali la tendenza alla riduzione dei rischi resta ancora moderata. Le misure complementari introdotte nel 2023, quali la riduzione della deriva o le limitazioni d'utilizzo di determinate sostanze, consentiranno di raggiungere gli obiettivi sanciti dalla legge entro il 2027.

Tra gli altri obiettivi fissati nel piano d'azione nazionale, otto sono già stati raggiunti o lo saranno entro il 2027. Le vendite di PF a particolare potenziale di rischio, ad esempio, hanno potuto essere ridotte di oltre il 40 per cento dal 2015. Altri tre obiettivi del piano d'azione dovrebbero essere raggiunti parzialmente entro il 2027.

Il ritiro di diversi principi attivi, in alcuni casi particolarmente critici quali il fipronil precedentemente utilizzato contro il verme fil di ferro nella produzione di patate, ha generato delle lacune importanti nella difesa delle colture. Proteggerle è diventato molto difficile e la situazione potrebbe peggiorare vista la pressione crescente di nuovi parassiti. Sono necessarie alternative fattibili ed efficaci per garantire una protezione sufficiente delle colture, assicurare la produzione di derrate alimentari sane e al contempo tutelare l'ambiente.


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