Viabilità su strade locali lungo l’A2 e l’A13 nella regione alpina: provvedimenti del Consiglio federale

Berna, 08.05.2024 - Le code che si formano sulle strade nazionali nella regione alpina durante i giorni festivi primaverili e le vacanze estive determinano spostamenti di traffico verso la viabilità secondaria, con disagi importanti per la popolazione locale. Il Consiglio federale, già attivo sulla questione con sforzi significativi, intende contrastare la problematica con ulteriori provvedimenti. Nella seduta dell’8 maggio 2024 ha deliberato in materia e adottato il rapporto in adempimento del postulato 22.4044 Stadler.

Nei tratti più saturi della rete stradale nazionale, in particolare nelle zone dell’Altopiano nonché nelle città e negli agglomerati urbani, il traffico intenso si sposta verso la viabilità ordinaria, con frequenza ormai quotidiana. Nella regione alpina il fenomeno è legato alle criticità sulle autostrade A2 e A13: per evitare gli imbottigliamenti, molti utenti deviano verso la rete secondaria che, non essendo progettata per assorbire volumi di traffico così cospicui, si ritrova a sua volta rapidamente intasata. Per la popolazione residente questo significa ulteriori disagi in termini di rumore e gas di scarico, maggiori tempi per gli spostamenti locali, ripercussioni su trasporto pubblico, mobilità ciclopedonale e sicurezza stradale.

Il rimedio più efficace consiste nel garantire strade nazionali efficienti. Negli ultimi anni l’Ufficio federale delle strade (USTRA), in collaborazione con i Cantoni dei Grigioni, Ticino e Uri, ha attuato numerosi provvedimenti per ottimizzare la viabilità sugli assi nord-sud, fra cui chiusure di ingressi, prolungamento delle corsie di uscita, dosaggi in uscita su determinati tratti e vaste campagne d’informazione.

Ulteriori misure

Per migliorare ulteriormente la situazione, la Confederazione ha esaminato oltre 80 provvedimenti aggiuntivi, valutandone adeguatezza generale e fattibilità.

Il Consiglio federale raccomanda di approfondire la possibilità di un dosaggio automatico agli svincoli di A2 e A13 anziché l’intervento manuale, come avviene oggi, da parte della polizia cantonale o dei servizi di regolazione della circolazione a singole uscite. Grazie al sistema di dosaggio il traffico defluisce sulle strade cantonali soltanto nella misura in cui queste sono in grado di assorbirlo in modo scorrevole. Al fine di separare il flusso transalpino da quello locale, si esaminano inoltre nel dettaglio e si sperimentano chiusure temporanee degli svincoli sulla A2 in direzione sud. L’Esecutivo ritiene necessarie in aggiunta anche misure a livello della rete cantonale, come per esempio impianti di dosaggio all’entrata dei centri abitati.

Slot orari e pedaggi alle gallerie non appropriati

Un sistema di slot management che preveda la prenotazione da parte degli utenti di una determinata fascia oraria per transitare nella galleria del San Gottardo o del San Bernardino non è realistico nella pratica. L’attuazione richiederebbe aree di attesa di grandi dimensioni, irrealizzabili alle rampe di accesso dei trafori alpini per mancanza di spazio.

L’introduzione di un pedaggio per il transito attraverso le Alpi avrebbe un impatto positivo sulla viabilità, ma il Cantone Ticino risulterebbe collegato al resto del Paese soltanto attraverso strade a pagamento aperte tutto l’anno. Il Consiglio federale non lo ritiene opportuno per ragioni di coesione territoriale, oltre al fatto che tale ipotesi equivarrebbe a una contraddizione del principio di gratuità delle strade pubbliche sancito nella Costituzione federale, per cui si renderebbe necessaria una modifica costituzionale.


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