Aggiornamento sull’omicidio a Morges

Berna, 16.09.2020 - Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) ha comunicato il 14 settembre 2020 di aver assunto dalla polizia cantonale vodese la direzione delle indagini sull’omicidio del 12 settembre 2020 a Morges. Nei confronti del 26enne indiziato, di doppia cittadinanza svizzero-turca, il MPC conduce dall’ottobre 2019 un procedimento penale per sospetto di incendio intenzionale in una stazione di servizio a Prilly (VD).

Cronologia dal 2017
L’indiziato è noto al Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC) dal 2017, tra l’altro per consumo e divulgazione di propaganda jihadista.

Nell’aprile 2019 il Pubblico ministero del Canton Vaud ha aperto un procedimento penale nei confronti del cittadino svizzero-turco per sospetto di incendio intenzionale (art. 221 CP) in una stazione di servizio a Prilly (VD). Nel corso delle indagini il Pubblico ministero vodese ha scoperto indizi di possibili legami jihadisti dell’imputato, che collimavano con le informazioni del SIC. Per questo motivo, nell’ottobre 2019 il MPC ha assunto il procedimento penale quale autorità competente e lo ha esteso all’art. 2 della legge che vieta i gruppi «Al-Qaïda» e «Stato islamico» nonché le organizzazioni associate (RS 122), al sostegno risp. alla partecipazione a un’organizzazione criminale (art. 260ter CP) e alla rappresentazione di atti di cruda violenza (art. 135 CP).

Dal presunto incendio intenzionale alla stazione di servizio dell’aprile 2019 l’imputato si trovava in carcerazione preventiva. La carcerazione era stata più volte prolungata dal giudice dei provvedimenti coercitivi (GPC), prima su richiesta del Pubblico ministero del Canton Vaud e, dopo l’assunzione del procedimento da parte del MPC, su richiesta di quest’ultimo. Nel luglio 2020 il GPC competente ha ordinato la scarcerazione dell’imputato su un’istanza del MPC, che si basava in particolare su una perizia psichiatrica. La scarcerazione era condizionata a diverse misure sostitutive (art. 237 CPP), elaborate dalle autorità coinvolte. Le misure sostitutive ordinate dal giudice includevano il divieto di uscita notturna, l’obbligo di annunciarsi e il divieto di porto d’armi. Fino al 12 settembre 2020, data dell’omicidio, il MPC non è venuto a conoscenza di alcuna violazione delle misure sostitutive imposte, che avrebbe giustificato una nuova incarcerazione.

Omicidio del 12 settembre 2020
In seguito ai fatti del 12 settembre 2020 a Morges, il MPC ha esteso il procedimento penale aperto già nell’aprile 2019 alle fattispecie di omicidio intenzionale (art. 111 CP) e assassinio (art. 112 CP). L’imputato è stato provvisoriamente arrestato il 13 settembre 2020. Il MPC ha presentato una domanda di carcerazione preventiva al GPC competente.

Come già comunicato, non si può escludere un movente terroristico per il crimine di Morges. Sulla vicenda indaga ora il MPC in collaborazione con le autorità competenti del Canton Vaud, di fedpol e del SIC.

Al momento il MPC non fornisce ulteriori informazioni. Tornerà ad esprimersi sul procedimento penale nel momento opportuno.


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