Medicina della procreazione: accesso agevolato alle informazioni sul donatore di sperma

Berna, 02.03.2018 - Le persone nate da una donazione di spermatozoi avranno più facilmente accesso a informazioni sul donatore. In particolare non sarà più necessario doversi presentare di persona all’Ufficio federale dello stato civile (UFSC). È quanto prevede la revisione parziale dell’ordinanza sulla medicina della procreazione che il Consiglio federale ha deciso di porre in consultazione nella riunione del 2 marzo 2018.

La legge sulla medicina della procreazione e la relativa ordinanza sono entrate in vigore il 1° gennaio 2001. Disciplinano il diritto d'accesso delle persona nate da una donazione di spermatozoi ai dati genetici e ai risultati dell'esame medico del donatore. Il medico curante è tenuto a documentare i dati del donatore e trasmetterli all'UFSC. Quest'ultimo li conserva per 80 anni.

Al compimento del 18° anno di età l'avente diritto ha la possibilità di ottenere dall'UFSC informazioni in merito ai dati del donatore di sperma e alle sue caratteristiche fisiche; a tal fine deve presentare una domanda scritta all'UFSC. Se desidera ottenere ulteriori informazioni o se non ha ancora compiuto 18 anni, deve comprovare un interesse degno di protezione. Un tale interesse può ad esempio sussistere se per accertamenti relativi alla salute dell'avente diritto è necessario risalire all'esame medico del donatore di sperma. Secondo il disciplinamento vigente, l'UFSC consegna personalmente all'avente diritto le informazioni richieste.

Secondo la presente revisione parziale dell'ordinanza, in futuro l'UFSC trasmetterà per posta le informazioni all'avente diritto. Inoltre, neanche per l'accertamento dell'identità il richiedente dovrà presentarsi di persona all'UFSC. Sarà infatti sufficiente l'invio di una copia del passaporto, della carta d'identità o di un documento equivalente, analogamente a quanto previsto per l'ordine di un estratto del casellario giudiziale. La semplificazione della procedura comporta una riduzione dell'onere della persona interessata e soprattutto degli emolumenti, poiché questi ultimi sono calcolati in base al tempo impiegato.

Finora nessuna domanda d'informazione

L'UFSC, che dall'entrata in vigore della legge sulla medicina della procreazione gestisce il registro dei donatori di sperma, non ha finora ricevuto alcuna domanda d'informazioni da parte di aventi diritto. Le persone nate prima del 2001, e quindi prima dell'entrata in vigore della legge, in seguito a una donazione di spermatozoi sono invitate a rivolgersi al medico curante. Si tratta soltanto di pochi casi all'anno. Nel 2019 le prime persone nate dalla donazione di spermatozoi di un persona iscritta nel registro dei donatori di sperma dell'UFSC raggiungeranno la maggiore età e avranno quindi diritto di conoscere i propri dati genetici.


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