No all’estorsione tramite immagini a sfondo sessuale: campagna europea contro la sextortion

Berna, 19.06.2017 - La vita e l’amore tendono sempre di più a essere vissuti online. Fare nuove conoscenze in rete ormai non è più una rarità. Lo sanno anche i cibercriminali e i pedocriminali che sfruttano questa realtà per i propri scopi illeciti. Fate quindi attenzione, navigate con intelligenza: non lasciatevi ricattare con fotografie o video a sfondo sessuale.

Dietro una nuova conoscenza online possono celarsi cibercriminali che intendono procurarsi denaro o altri vantaggi. Spesso si tratta di gruppi organizzati che contattano le loro vittime tramite le reti sociali o le piattaforme di incontri, mostrano un finto interesse nei loro confronti e le esortano a inviare immagini o video a sfondo sessuale. Appena ricevuto questo materiale, i cibercriminali passano all'estorsione: se le vittime rifiutano di pagare un riscatto, tali immagini saranno inviate ai loro conoscenti o datori di lavoro.

L'espressione «sextortion» si compone delle parole inglesi «sex» per sesso ed «extortion» per estorsione. L'estorsione effettuata tramite immagini a sfondo sessuale è un fenomeno diffuso anche in Svizzera: nel 2016 l'Ufficio federale di polizia (fedpol) ha infatti ricevuto 161 segnalazioni da parte di vittime di questo genere di ricatto. È tuttavia probabile che il numero dei casi non denunciati sia molto più elevato visto che molte vittime, per la vergogna, rinunciano a segnalare l'estorsione subita.

Non vi è alcun motivo di vergogna: la coazione sessuale e l'estorsione su Internet sono reati. Gli autori vengono perseguiti e puniti. La situazione è particolarmente delicata quando rischiano di essere implicati adolescenti e bambini: infatti vi sono molti pedocriminali che online si fingono coetanei delle vittime per stabilire un contatto e farsi spedire materiale pedopornografico.

L'Ufficio europea di polizia Europol ha pubblicato oggi un filmato che mostra in modo impressionante come i criminali, in due casi distinti, instaurano dapprima un rapporto di fiducia con le loro vittime per successivamente ricattarle e minacciarle servendosi delle immagini a sfondo sessuale da esse ricevute.

Come tutelarsi

Occorre sempre tener presente che le persone conosciute su Internet utilizzano talvolta false identità. Se siete diventati vittime di sextortion, interrompete la chat e non condividete più nulla. Attenzione: non credete ai criminali quando promettono che si risolverà tutto con il pagamento di denaro. Non pagate alcun riscatto!

Cercate aiuto rivolgendovi ad esempio alla polizia. Salvate i messaggi testuali ed eventuali schermate al fine di agevolare le indagini. Sporgete denuncia presso il prossimo posto di polizia.


Indirizzo cui rivolgere domande

Comunicazione e media fedpol, T:+41 58 463 13 10



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Ufficio federale di polizia
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