Assistenza giudiziaria internazionale in materia penale: rapporto d’attività 2016

Berna, 31.05.2017 - La Svizzera è spesso al centro di casi penali internazionali di grande portata. Nel 2016 l’ambito direzionale Assistenza giudiziaria in materia penale dell’Ufficio federale di giustizia si è occupato in particolare di casi complessi di corruzione e di criminalità organizzata. La cooperazione con l’estero è complessivamente di alto livello e migliora costantemente. La strategia aggiornata in materia di trattati internazionali si concentra sui grandi centri finanziari ed economici.

Per l'ambito direzionale Assistenza giudiziaria in materia penale dell'Ufficio federale di giustizia (IRH UFG) il 2016 è stato caratterizzato da casi complessi nel settore della criminalità organizzata. L'arresto, in virtù di una domanda d'estradizione dell'Italia, di 13 membri della presunta cellula turgoviese della "'Ndrangheta" ha suscitato un grande interesse mediatico. Entro la fine del 2016 l'IRH UFG ha disposto l'estradizione per tutte e 13 le persone. Una di loro è stata nel frattempo estradata verso l'Italia.

Nell'anno in rassegna, l'UFG IRH è stata fortemente impegnata anche nella lotta alla corruzione e alla criminalità economica, soprattutto in grossi procedimenti quali l'enorme scandalo "Petrobras" in Brasile o le irregolarità presso il fondo statale malese "1MDP".

Il procedimento contro la FIFA, già avviato nel 2015, è stato portato avanti. A metà maggio 2016 il nono e ultimo funzionario della FIFA è stato estradato verso gli Stati Uniti. Nell'ambito dell'assistenza giudiziaria accessoria, nell'anno in rassegna la Svizzera ha trasmesso gran parte della documentazione bancaria raccolta. Nel caso relativo all'ex presidente dell'Ucraina Janukovyč, l'IRH UFG ha portato a termine varie procedure di assistenza giudiziaria e trasmesso all'Ucraina i mezzi di prova richiesti. In tali procedure i valori patrimoniali depositati in Svizzera rimangono bloccati fino alla decisione di confisca passata in giudicato ed esecutiva degli Stati richiedenti.

Strategia in materia di trattati internazionali focalizzata sui centri finanziari ed economici

Nel 2016 il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) ha approvato la strategia aggiornata relativi ai trattati internazionali nel settore della cooperazione giudiziaria in materia penale. La strategia stabilisce i criteri per l'avvio di negoziati con potenziali parti contrattuali. Sono determinanti soprattutto gli interessi delle autorità inquirenti, ma anche quelli della politica migratoria, estera ed economica della Svizzera. La strategia tiene inoltre conto del fatto che la Svizzera è spesso al centro di grandi casi penali internazionali e mira pertanto a istituire ulteriori mezzi di assistenza giudiziaria con importanti centri finanziari ed economici.

37 milioni di franchi per la Svizzera

Se alla fine del procedimento penale non è possibile restituirli, i valori patrimoniali confiscati vengono ripartiti tra gli Stati coinvolti (sharing internazionale). Nell'anno in rassegna in questo modo lo Stato svizzero ha incassato circa 37 milioni di franchi. La somma maggiore è stata ripartita tra la Svizzera e gli Stati Uniti. Circa 26 milioni di franchi di un totale di 55 milioni sono andati alla Svizzera.

Numero tuttora elevato di casi di assistenza giudiziaria internazionale

Da alcuni anni l'importanza del perseguimento penale transfrontaliero continua a crescere. Lo testimonia anche il numero tuttora elevato e tendenzialmente crescente dei casi in diversi ambiti dell'assistenza giudiziaria internazionale. Nel 2016 è in particolare aumentato il numero delle rogatorie relative alla raccolta di prove indirizzate alla Svizzera (2016: 2485; 2015: 2336) e presentate dal nostro Paese all'estero (2016: 982; 2015: 900). Anche le domande di ricerca di condannati hanno fatto registrare un notevole aumento: mentre nel 2015 sono state trattate 29 664 domande estere di ricerca, nel 2016 il loro numero ha raggiunto le 33 401 unità.


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