La Confederazione s'impegna per le pari opportunità nella Svizzera digitale

Biel/Bienne, 16.09.2016 - Affinché le pari opportunità nella società dell'informazione non rimangano un'utopia, occorre adottare misure di sostegno mirate: ne sono convinti i circa 160 rappresentanti delle autorità, del mondo economico, scientifico e della società civile che hanno partecipato al convegno sull'inclusione digitale tenutosi oggi a Berna. Nel suo discorso di apertura, il direttore supplente dell'Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM) Philippe Horisberger ha dichiarato che le pari opportunità sono tra gli obiettivi centrali della strategia "Svizzera digitale".

Come impedire che vi siano discriminazioni nella nostra società dell'informazione? Questa è la domanda che si sono posti oggi i circa 160 partecipanti al convegno della rete nazionale "Inclusione digitale in Svizzera", organizzato congiuntamente dall'Ufficio federale per le pari opportunità delle persone con disabilità (UFPD) e dall'Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM).

Le presentazioni e i workshop della giornata erano articolati intorno a tre temi chiave: rendere i siti Internet più accessibili alle persone con disabilità, aiutare gli anziani a utilizzare i media digitali e infine identificare le sfide attuali nel settore delle competenze di base per l'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC). L'evento si è tenuto nella sede principale della Posta Svizzera a Berna.

Pari opportunità: anche in futuro saranno necessari provvedimenti mirati

I diversi provvedimenti intesi a migliorare ulteriormente l'accesso per i disabili alle pagine Internet sono stati oggetto di presentazioni e discussioni, durante le quali si è parlato in particolare di come ottimizzare l'accessibilità di siti web, applicazioni e documenti elettronici della Confederazione, ma anche dell'utilizzo in rete del "linguaggio semplificato", ossia una lingua semplice e di facile comprensione, e del ricorso a video in lingua dei segni.

Nel corso della sua presentazione, Anton Bolfing della fondazione Accesso per tutti ha illustrato i primi risultati dello "Studio svizzero sull'accessibilità 2016", secondo cui molte delle pagine web più importanti della Svizzera non sono ancora del tutto prive di barriere. Anton Bolfing: "Soprattutto i siti di notizie e i negozi online hanno ancora molta strada da fare per essere accessibili alle persone con disabilità." Dal canto suo, Markus Riesch dell'UFPD ha presentato il piano d'azione "Accessibilità elettronica", con il quale la Confederazione intende migliorare in modo duraturo l'accessibilità della propria offerta digitale entro il 2017.

Per quanto riguarda il secondo tema chiave, si è invece discusso di alcune proposte volte a ridurre il divario digitale nell'uso di Internet tra le diverse fasce d'età. Applicazioni adeguate all'età e piatteforme online ad hoc consentirebbero alle persone anziane di approfittare dei vantaggi della società dell'informazione. In modo convincente è stato infatti illustrato come le nuove innovazioni tecniche possano contribuire a migliorare la qualità di vita e la salute degli anziani.

Tutti i partecipanti ritengono che le competenze TIC di base, fondamentali per l'uso delle nuove tecnologie, costituiscano un importante fattore d'integrazione nella nostra società e nel mondo del lavoro. Oggigiorno vanno considerate come competenze chiave al pari della lettura, della scrittura e della matematica. A tale proposito, Martina Fleischli della Federazione svizzera per la formazione continua (FSEA) ha in particolare sottolineato la necessità di sviluppare ulteriormente le attuali offerte e la promozione nell'ambito delle competenze TIC di base. Nel corso del convegno si è inoltre discusso del ruolo centrale che le biblioteche interculturali rivestono sotto il profilo della mediazione nell'odierna era dell'informazione.

Un tassello del dialogo sull'ulteriore sviluppo della Svizzera digitale

Iscrivendosi nel dialogo interdisciplinare sull'attuazione e sull'ulteriore sviluppo della strategia "Svizzera digitale", adottata dal Consiglio federale nell'aprile del 2016, il convegno assume un peso importante per tutti gli attori della società dell'informazione in Svizzera. Alla conclusione del convegno Andreas Rieder, direttore dell'UFPD, dichiara: "Le pari opportunità nella società dell'informazione non sono un'utopia. Al contrario, rappresentano una chance che deve essere sfruttata dal mondo politico, economico, scientifico e dalla società civile per dare un ulteriore impulso alla nostra società digitale ".


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