Souvenir di origine vegetale, no grazie!

(Ultima modifica 30.06.2016)

Berna, 30.06.2016 - Sole, spiaggia e mare, oppure escursioni e pesca in Alaska? È giunto il momento di programmare le vacanze ed è bene non tralasciare nulla. Il passaporto è valido, servono dei visti? Bisogna vaccinarsi? Sono molte le domande cui rispondere. Si pensa soprattutto a partire verso una destinazione lontana e rimane poco tempo per preoccuparsi del rientro; a torto, però, perché non tutti i souvenir possono essere portati a casa senza problemi. La merce che i viaggiatori portano con sé al rientro da un viaggio è spesso assoggettata a disposizioni d'importazione supplementari. Ciò vale anche per piante, semi, fiori recisi, frutta e legno.

Chi è già stato in Australia o Nuova Zelanda lo sa: prima dell'atterraggio le hostess spruzzano una sostanza all'interno della cabina. Lo fanno per
deodorare l'ambiente? Al momento del ritiro dei bagagli, cani in divisa annusano le valige dei passeggeri appena atterrati. Un assaggio della natura mozzafiato che li attende?

Alla dogana si devono consegnare frutta e sandwich e ad alcuni passeggeri vengono lucidate la scarpe. Si tratta forse di un particolare rituale di
benvenuto?

La risposta a tutte queste domande è no. Si tratta solo ed esclusivamente di misure a tutela della natura locale. I viaggiatori, infatti, potrebbero
essere portatori di malattie, parassiti o semi di piante non presenti sul territorio. In tal caso, le misure e i controlli sono più che giustificati. E
cosa succede da noi? La nostra natura non è messa a repentaglio dai viaggiatori e dai loro souvenir di viaggio?

Rischi per la natura, l'agricoltura e la selvicoltura locali

Anche se le misure di controllo non sono così rigorose come nella patria dei kiwi e dei canguri, anche da noi determinate merci provenienti da Paesi lontani rappresentano un rischio per la natura. Si tratta di potenziali vettori di organismi nocivi particolarmente pericolosi (organismi di quarantena), in grado di provocare danni enormi in agricoltura, in selvicoltura e nell'ortoflorovivaismo. Queste merci di origine vegetale a rischio sottostanno a un divieto generale d'importazione oppure possono essere importate soltanto a particolari condizioni (ispezione ufficiale all'importazione / certificato fitosanitario obbligatorio).

Controlli rigorosi al primo punto d'ingresso

Ogni giorno in Svizzera sono importate grandi quantità di merci di origine vegetale, in parte esotiche. Queste vengono ispezionate al primo punto d'ingresso CH/UE dal competente servizio fitosanitario che ne verifica la necessaria documentazione.

A titolo di esempio, gli ispettori del Servizio fitosanitario federale SFF presso l'aeroporto di Zurigo controllano circa 16000 lotti all'anno di merce di origine vegetale per appurare l'eventuale presenza di organismi nocivi particolarmente pericolosi. Gli invii contestati sono respinti oppure distrutti immediatamente.

Xylella fastidiosa - basta un batterio per causare danni enormi

Un triste esempio di quel che può succedere quando un organismo nocivo particolarmente pericoloso si introduce in un territorio è la moria di ulivi in Italia meridionale, provocata dal batterio killer, originario dell'America, Xylella fastidiosa. Si diffonde attraverso insetti locali succhiatori di linfa (cicaline) che lo trasportano da un albero all'altro. Attraverso misure incisive si vuole ostacolare a ogni costo la diffusione del batterio e se possibile debellarlo. I danni economici che ha già provocato sono assai ingenti.
 


Indirizzo cui rivolgere domande

Hanspeter Diem
Responsabile di servizio
Servizio fitosanitario federale Aeroporto di Zurigo
Casella postale 88
8058 Zurigo Aeroporto
hanspeter.diem@blw.admin.ch
+41 (0) 58 469 08 85

Andreas von Felten
Responsabile Ispettori fitosanitari federali
Servizio fitosanitario federale
Ufficio federale dell'agircoltura UFAG
Mattenhofstrasse 5, CH-3000 Berna
andreas.vonfelten@blw.admin.ch
+41 (0)58 462 25 90
www.pflanzenschutzdienst.ch

Jürg Jordi
Settore Comunicazione e servizi linguistici
Ufficio federale dell'agricoltura UFAG
Mattenhofstrasse 5, CH-3000 Berna
+41 (0)58 462 81 28

Markus Bünter
Servizio fitosanitario Agroscope (SFA)
Casella postale, CH-8820 Wädenswil
markus.buenter@agroscope.admin.ch
+41 (0)58 460 62 98



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