La Svizzera parteciperà al vertice di primavera 2016 del FMI e della Banca mondiale a Washington D.C.

Berna, 14.04.2016 - Il consigliere federale Ueli Maurer, capo della delegazione svizzera, e Thomas Jordan, presidente della Direzione generale della Banca nazionale svizzera, parteciperanno al vertice primaverile congiunto del Fondo monetario internazionale (FMI) e del Gruppo della Banca mondiale che si terrà a Washington D.C dal 15 al 17 aprile 2016. Prima del vertice la Svizzera parteciperà anche al secondo incontro dei ministri delle finanze e dei governatori delle banche centrali degli Stati del G20 sotto la presidenza cinese. I temi principali trattati in occasione di questi incontri saranno le prospettive economiche mondiali e la situazione dei mercati finanziari. Al centro delle discussioni in seno al Gruppo della Banca mondiale vi sarà il ruolo svolto dall’istituzione nell’affrontare le nuove sfide globali in materia di sviluppo.

Nelle sue ultime previsioni, il FMI si attende per il 2016 una crescita globale di circa il 3 per cento. Ritiene che l’aumento della volatilità dei mercati finanziari, rilevata negli ultimi tempi, potrebbe tradursi in un’incertezza crescente della situazione economica mondiale. La debolezza dei tassi d’interesse, dovuta a una politica monetaria globale in continua espansione, limita il margine di manovra. Si aggiungono una serie di rischi che potrebbero offuscare ulteriormente le prospettive di crescita, ad esempio il passaggio della Cina a una crescita più duratura, l’influsso dei prezzi più bassi delle materie prime nonché la ripresa ancora in corso del settore bancario europeo. Infine, sono aumentati anche i rischi geopolitici, che secondo il FMI comprendono tra l’altro il terrorismo, i flussi di rifugiati e la possibile uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea. Per queste ragioni il FMI raccomanda un approccio concertato in materia di politica monetaria, strutturale e di bilancio.

I ministri delle finanze e i governatori delle banche centrali affronteranno anche il tema cruciale legato alla dimensione e all’impostazione della rete globale della sicurezza finanziaria. Si tratta principalmente di esaminare se le risorse e gli strumenti del FMI permettono di prevenire e risolvere le crisi future.

La Svizzera è dell’avviso che per rafforzare la fiducia dei mercati finanziari si debbano privilegiare misure strutturali. Inoltre, occorre continuare a prestare attenzione all’attuazione coerente delle principali riforme nell’ambito della regolamentazione dei mercati finanziari. Ciò riguarda in particolare Basilea III e i nuovi standard per garantire la capacità di assorbire le perdite da parte delle banche di rilevanza sistemica globale. I lavori internazionali devono concentrarsi sui rischi rilevanti e non causare una sovraregolamentazione.

La Svizzera è dell’avviso che in linea di massima attualmente non sia necessario modificare la rete globale della sicurezza. La capacità di resistenza del sistema non dipende soltanto dall’entità delle risorse. In ultima analisi sono determinanti solide politiche economiche e finanziarie a livello nazionale. Infine, una parte della discussione dovrebbe vertere anche su come affrontare l’insolvenza di uno Stato.

Il Comitato per lo sviluppo del Gruppo della Banca mondiale presterà particolare attenzione al ruolo futuro di quest’ultima e alla sua capacità di ridurre la povertà e di sostenere i Paesi beneficiari nell’affrontare sfide globali come i cambiamenti climatici, la crescente diseguaglianza o la migrazione. La Svizzera incoraggerà la Banca mondiale a orientare le sue attività sulle sue competenze fondamentali e a concentrarsi sulle sue priorità strategiche. Per quanto riguarda le sfide poste dagli sfollamenti forzati, la Banca mondiale deve concentrarsi in particolare sul rafforzamento della resilienza dei Paesi d’origine come pure dei Paesi e delle comunità di accoglienza e collaborare strettamente con altri partner. Inoltre, deve essere sempre più attiva nella prevenzione delle crisi e contribuire a eliminare gli ostacoli strutturali a una crescita economica inclusiva. È fondamentale che la Banca mondiale mantenga un forte impegno nei Paesi a reddito medio in cui vive la maggior parte della popolazione povera. Questi Paesi sono un motore di crescita dell’economia mondiale e svolgono un ruolo determinante nella fornitura di beni pubblici. Nel quadro della revisione in corso del diritto di voto è importante considerare le conseguenze finanziarie e istituzionali sull’intero Gruppo della Banca mondiale.


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Nicole Ruder, capo della divisione Istituzioni globali, Direzione dello sviluppo e della cooperazione DSC
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