Il Consiglio federale respinge l’iniziativa per alimenti equi

Berna, 24.02.2016 - Il Consiglio federale è contrario all’iniziativa popolare federale «Per derrate alimentari sane, prodotte nel rispetto dell’ambiente e in modo equo (iniziativa per alimenti equi)»: pur considerando le richieste avanzate fondamentalmente legittime, la ritiene superflua e inconciliabile con gli obblighi internazionali assunti dalla Svizzera. Per quanto riguarda la produzione alimentare nel nostro Paese, le richieste sono già considerate nella Costituzione federale. Sul piano internazionale, invece, l’iniziativa è contraria al diritto commerciale.

L'iniziativa per alimenti equi chiede che sia rafforzata l'offerta di derrate alimentari di qualità e sicure, prodotte nel rispetto dell'ambiente e degli animali e in condizioni di lavoro eque. Il Consiglio federale concorda fondamentalmente con questa richiesta e ha già perseguito o sta perseguendo obiettivi analoghi. Per la produzione di derrate alimentari in Svizzera, l'iniziativa è però inutile perché non sono necessarie modifiche costituzionali.

L'iniziativa vuole tuttavia che anche gli alimenti importati soddisfino determinati requisiti, il che non si concilia con gli obblighi internazionali assunti dalla Svizzera. L'iniziativa non è compatibile con il diritto commerciale internazionale e con gli accordi stipulati, tra l'altro, con l'Unione europea. Il Consiglio federale vede inoltre problemi pratici all'atto di verificare se prodotti agricoli importati rispondono effettivamente a tutti i requisiti posti.

Gli alimenti diventerebbero più cari
L'iniziativa renderebbe inoltre più costosi i prodotti agricoli e gli alimenti importati. A risentirne non sarebbero soltanto le consumatrici e i consumatori, ma anche le aziende svizzere produttrici di alimenti. Per questi motivi il Consiglio federale raccomanda di respingerla e ha incaricato il Dipartimento federale dell'interno di elaborare un messaggio in tal senso.

Depositata il 26 novembre 2015, l'iniziativa chiede che gli standard vigenti per la produzione alimentare in Svizzera si applichino anche alle derrate importate per garantire in questo modo un commercio equo e attenuare gli effetti iniqui della globalizzazione. Nel nostro Paese dovrebbero essere venduti soltanto alimenti prodotti secondo le norme svizzere di protezione dell'ambiente e degli animali e nel rispetto di
condizioni di lavoro eque.


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