Buoni uffici tra l’Arabia Saudita e l’Iran: via libera dalle autorità saudite

Berna, 14.02.2016 - La Svizzera rappresenterà gli interessi dell’Arabia Saudita in Iran e quelli dell’Iran in Arabia Saudita dopo la recente rottura delle relazioni diplomatiche tra i due Paesi. È questo il principale risultato della visita di 24 ore del consigliere federale Didier Burkhalter a Riad, dove il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha incontrato domenica il re dell’Arabia Saudita Salman ben Abdulaziz al-Saud e il ministro degli esteri Adel ben Ahmed al-Jubeir. Nella capitale saudita Burkhalter ha anche fatto il punto sulle relazioni bilaterali tra i due Stati e discusso dei focolai di tensione presenti nella regione, in particolare in Siria e nello Yemen.

Didier Burkhalter ha informato ufficialmente le autorità saudite della richiesta ricevuta dall’Iran di rappresentare gli interessi di Teheran in Arabia Saudita. Viste le buone relazioni che la Svizzera intrattiene con entrambi gli Stati e considerato l’interesse svizzero a rafforzare la stabilità politica della regione, il capo del DFAE ha inoltre presentato al Regno dell’Arabia Saudita la proposta della Svizzera di rappresentare gli interessi di Riad in Iran (mandato di potenza protettrice).

In occasione di una conferenza stampa tenutasi al termine dei colloqui, il ministro degli esteri saudita al-Jubeir ha ringraziato la Svizzera per i suoi buoni uffici e comunicato l’accettazione della proposta da parte del proprio Paese. Didier Burkhalter ha a sua volta ringraziato le autorità saudite per l’accoglienza e ha espresso la propria soddisfazione per la risposta positiva alla proposta svizzera. Le modalità di adempimento del mandato della Svizzera dovranno essere discusse nel dettaglio con i rappresentanti dei due Paesi.

Un mandato di potenza protettrice consiste nel garantire i servizi di base essenziali come il rilascio dei visti. Se i Paesi in questione lo desiderano, la Svizzera può anche offrire un canale di comunicazione che renda possibile uno scambio nonostante l’assenza di relazioni diplomatiche. Affinché la Svizzera possa assumere un simile mandato, è necessario il consenso di entrambe le parti. Questo tema era già stato affrontato a Davos in occasione di un incontro tra Didier Burkhalter e il suo omologo iraniano Mohammad Javad Zarif e, pochi giorni dopo, gli Iraniani avevano accettato la proposta della Svizzera di rappresentare i loro interessi in Arabia Saudita.

Durante gli incontri con il re Salman ben Abdulaziz al-Saud e il ministro degli esteri Adel ben Ahmed al-Jubeir, Burkhalter si è informato in particolare sulla posizione dell’Arabia Saudita in merito alle crisi in atto nei Paesi della regione. Mettendo l’accento soprattutto sui conflitti in Siria e nello Yemen, il capo del DFAE ha ricordato al suo omologo la posizione della Svizzera, che invita i Governi dell’area a rinunciare alle provocazioni e a contribuire ad allentare le tensioni attraverso il dialogo. È proprio in quest’ottica che la Svizzera ha offerto i suoi buoni uffici, come ha ricordato Burkhalter.

Quella di Didier Burkhalter a Riad è stata la prima visita di un capo del Dipartimento federale degli affari esteri in sessant’anni di relazioni bilaterali tra i due Paesi. Burkhalter e al-Jubeir hanno prospettato, di comune accordo, l’ulteriore sviluppo della collaborazione tra la Svizzera e il Regno dell’Arabia Saudita, in particolare in campo umanitario e nei settori della politica di sicurezza, della cooperazione in seno agli organi internazionali e della questione dei diritti umani. 


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