Incarcerato in vista d’estradizione l’ex comandante di Srebrenica

Berna, 11.06.2015 - Su ordine dell’Ufficio federale di giustizia (UFG), ieri a Thonex (GE) è stato arrestato e incarcerato in vista d’estradizione Naser Orić, ex comandante delle forze bosniache musulmane di Srebrenica. Orić è ricercato dalle autorità serbe per crimini di guerra e contro l’umanità.

L'ordine di carcerazione dell'UFG si fonda su un mandato di cattura emesso il 3 febbraio 2014 delle autorità serbe, che sospettano Orić di ripetuti attacchi a villaggi serbi nella zona di Srebrenica. Avvenuti tra il 1992 e il 1995, gli assalti condotti insieme ad altri membri delle forze bosniache musulmane miravano a scacciare la popolazione civile serba ricorrendo a intimidazioni, torture e omicidi. Il mandato di cattura cita l'attacco al villaggio di Zalazje il 12 luglio 1992, culminato nell'omicidio nove persone.

Orić si oppone all'estradizione

Oggi il ministero pubblico del Canton Ginevra, incaricato dall'UFG, ha sentito Orić in merito al mandato di cattura serbo. Poiché Orić ha dichiarato di opporsi all'estradizione, l'UFG chiederà alle autorità serbe di presentare formale domanda di estradizione entro lo scadere del termine di 18 giorni previsto dalla Convenzione europea di estradizione.

Stando a fonti accessibili al pubblico, nel 2006 il Tribunale penale internazionale per l'ex-Jugoslavia aveva dichiarato Naser Orić colpevole di violazione dei propri obblighi di superiore per non aver impedito l'omicidio e il maltrattamento di prigionieri serbi a Srebrenica. Era quindi stato condannato a due anni di detenzione, ma nel 2008 la corte d'appello lo assolse da tutte le accuse per mancanza di prove. L'UFG procederà ad accertare se un'estradizione è in linea di massimo ammissibile, verificando in particolare se i fatti esposti nel mandato di cattura divergono da quelli giudicati dal Tribunale internazionale.


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