Rapporto annuale di fedpol: lotta contro il terrorismo al centro delle attività

Berna, 29.05.2015 - Nel 2014 le attività dell’Ufficio federale di polizia (fedpol) si sono concentrate in modo particolare sulla lotta al terrorismo. fedpol dirige la «Task force Terrorist Travellers», istituita nel 2014, il cui obiettivo principale è di prevenire la perpetrazione di reati terroristici in Svizzera e l’esportazione di atti di terrorismo dalla Svizzera verso le zone di conflitto. Tra le altre attività di rilievo svolte da fedpol nell’anno in esame, si annoverano le indagini contro presunti membri di organizzazioni criminali, il trattamento delle comunicazioni in materia di riciclaggio di denaro e la lotta alla criminalità su Internet.

La Svizzera non costituisce un bersaglio prioritario del terrorismo islamista. Tuttavia, anche nel 2014 fedpol si è confrontato con l'aumento della minaccia generale costituita dal terrorismo di matrice jihadista. L'obiettivo primario è dunque di prevenire attentati terroristici e di fare in modo che la Svizzera non funga né da base finanziaria e logistica per la pianificazione e l'esecuzione di tali atti né da Paese di transito, di origine o di destinazione dei volontari della jihad.

Misure contro il terrorismo: impiego di una task force

Alla luce dall'evoluzione della situazione di minaccia osservata in Europa, nell'anno in esame il Parlamento, il Consiglio federale e le autorità impegnate nella lotta contro il terrorismo hanno dunque deciso di adottare diverse contromisure. Il 1° gennaio 2015 è entrata in vigore la legge federale urgente che vieta i gruppi «Al-Qaïda» e «Stato islamico» nonché le organizzazioni associate dopo che nell'autunno 2014 era stata istituita la «Task force Terrorist Travellers», un gruppo di lavoro interdipartimentale diretto da fedpol (si veda il rapporto del 26 febbraio 2015).

In qualità di polizia giudiziaria della Confederazione, fedpol nel 2014 ha indagato per conto del Ministero pubblico della Confederazione su diversi casi di persone sospettate di fornire sostegno a organizzazioni terroristiche di stampo jihadista, di appartenervi o potenzialmente intenzionate ad aderirvi.

Propaganda e radicalizzazione tramite Internet

Internet e le reti sociali rivestono un ruolo centrale nell'attività di propaganda delle organizzazioni terroristiche di stampo jihadista e nella radicalizzazione, soprattutto di giovani simpatizzanti. Come negli anni precedenti, anche nel 2014 fedpol ha seguito con attenzione le sospette attività di terrorismo da parte di estremisti di matrice jihadista su Internet in Svizzera. Per contrastare con efficacia tale fenomeno è indispensabile instaurare un dialogo costruttivo e una stretta collaborazione tra fedpol e i provider di servizi Internet.

Lotta contro la criminalità su Internet: prospera il traffico di dati rubati

Oltre alla lotta contro le attività di stampo jihadista su Internet, nel 2014 fedpol ha dovuto far fronte anche ad altre forme di cibercriminalità. Nell'anno in esame le segnalazioni inviate al Servizio di coordinazione per la lotta contro la criminalità su Internet (SCOCI) concernenti i reati contro il patrimonio hanno fatto registrare un notevole aumento. Il numero crescente di apparecchi in grado di connettersi a Internet (in particolare gli smartphone) così come la grande quantità di dati personali digitali rendono sempre più allettante l'abuso di tali dati per scopi criminali. Allo stesso tempo gli utenti spesso non sono consapevoli dei rischi insiti in tali tecnologie e rivelano troppo facilmente informazioni personali.

Un modus operandi sempre più diffuso riguarda l'infezione con software nocivi che permettono ai criminali di intercettare i dati degli utenti tramite il computer infettato (password per accedere all'account di posta elettronica, a servizi di pagamento online o a negozi online di musica). I criminali possono vendere i dati di accesso così acquisiti in forum clandestini oppure utilizzarli per compiere altri reati. Questo modus operandi è molto redditizio e implica un rischio ridotto per gli autori.

Nella lotta contro la cibercriminalità, le autorità di perseguimento penale sono chiamate a confrontarsi con molteplici sfide di natura tecnica e giuridica, sovente sfruttate in modo mirato dai cibercriminali. Per tale motivo, fedpol punta sulla cooperazione nazionale e internazionale e fa ampio ricorso ai canali a sua disposizione e ai gruppi di esperti di Europol e Interpol.


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