Una dichiarazione congiunta segna la fine dei lavori del Congresso mondiale sulla giustizia minorile di Ginevra

Berna, 30.01.2015 - Circa 900 delegati provenienti da oltre 80 Paesi hanno partecipato al Congresso mondiale sulla giustizia minorile di Ginevra, durato cinque giorni. Si è trattato del primo incontro internazionale su questo tema: esperti e rappresentanti della società civile, degli Stati e delle organizzazioni internazionali hanno lavorato insieme per migliorare le risposte da dare ai bambini e ai giovani in conflitto con la legge ma anche ai minori vittime o testimoni di reati. Al termine del Congresso è stata adottata una dichiarazione.

Organizzato congiuntamente dalla Svizzera e dalla Fondazione Terres des hommes, il Congresso mondiale sulla giustizia minorile ha promosso lo scambio di esperienze tra Paesi e sistemi giuridici diversi tra loro e ha permesso di verificare che le pratiche giudiziarie siano conformi alle norme internazionali. Il grande afflusso di partecipanti (oltre 900) ai lavori del Congresso riflette la volontà di tutti gli attori di migliorare su scala mondiale queste pratiche e di consolidare i meccanismi di attuazione dei diritti dei minori.

Infatti, sebbene la giustizia minorile sia regolamentata da un numero considerevole di strumenti internazionali, in pratica l'attuazione di tali meccanismi è spesso carente. Il Congresso mondiale è stato quindi un forum di dialogo che ha permesso lo scambio sulle buone pratiche nel campo delle procedure giudiziarie e del reinserimento di minori in conflitto con la legge. I lavori si sono concentrati sul concetto di «giustizia restauratrice».

Partendo dalla constatazione che la giustizia minorile è un aspetto dei diritti dei minori che, finora, non ha ricevuto l'attenzione che avrebbe meritato a livello internazionale (alcune ONG ritengono che si tratti di un'urgenza silenziosa), il Congresso mondiale sulla giustizia minorile si è concluso con l'adozione di una dichiarazione finale che mira a promuovere i principi di una giustizia restauratrice adattata ai minori.

Il Congresso è stato aperto lunedì dal consigliere federale Didier Burkhalter. Nel suo discorso ha segnalato che, nonostante gli sforzi già compiuti nel campo della giustizia minorile, rimane ancora molta strada da fare. La Svizzera, come ha sottolineato il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), continuerà a sostenere gli sforzi portati avanti dalle agenzie delle Nazioni Unite per rafforzare il sistema giudiziario giovanile, per promuovere la giustizia restauratrice ma anche per eliminare qualsiasi forma di violenza nei confronti dei bambini, a prescindere che si tratti di minori in conflitto con la legge o di giovani vittime o testimoni di reati.


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