Confederazione e Cantoni respingono l’esenzione fiscale degli assegni per i figli e degli assegni di formazione

Berna, 15.01.2015 - Il Consiglio federale e i Cantoni respingono l’iniziativa popolare «Sostenere le famiglie! Esentare dalle imposte gli assegni per i figli e gli assegni di formazione». In data odierna la consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf e il consigliere di Stato Peter Hegglin, presidente della Conferenza dei direttori cantonali delle finanze (CDCF), hanno presentato i motivi della reiezione. L’iniziativa agevolerebbe soprattutto le famiglie con figli con un reddito elevato, mentre quelle a basso reddito verrebbero sgravate in misura trascurabile o nulla. Inoltre comporterebbe una diminuzione degli introiti a titolo di imposta federale diretta e di imposte cantonali e comunali di complessivamente circa 1 miliardo di franchi all’anno. Non è ancora chiaro come queste perdite saranno compensate.

L’iniziativa presentata il 5 novembre 2012 «Sostenere le famiglie! Esentare dalle imposte gli assegni per i figli e gli assegni di formazione» chiede di sgravare ulteriormente le famiglie con figli. A tale scopo gli assegni per i figli e gli assegni di formazione dovrebbero essere esentati dalle imposte sul reddito di Confederazione, Cantoni e Comuni.

Le vigenti misure di promozione della famiglia hanno dato buoni risultati

La Svizzera persegue una politica familiare d’impronta sociale. Per aiutare i genitori ad affrontare i costi di mantenimento dei figli, la Confederazione, i Cantoni e i Comuni hanno già adottato diversi provvedimenti di natura non fiscale. Tra questi si annoverano in particolare le riduzioni dei premi della cassa malati per i figli e le tariffe sociali per la custodia di bambini complementare alla famiglia. Oltre a questo promovimento diretto, le famiglie vengono anche sgravate attraverso deduzioni per i figli. Per Confederazione, Cantoni e Comuni gli sgravi attuali comportano minori entrate di complessivamente circa 3,1−3,6 miliardi di franchi all’anno. In considerazione delle numerose misure di sgravio già adottate, non si impongono ulteriori agevolazioni fiscali.

Gli assegni per i figli e gli assegni di formazione aumentano il reddito e sono quindi tassabili

Anche gli assegni familiari permettono di sgravare i nuclei familiari con figli. Tra questi figurano in primo luogo gli assegni per i figli e gli assegni di formazione. Tuttavia, l’esenzione fiscale di detti assegni richiesta dall’iniziativa non costituisce il mezzo adatto per tenere maggiormente conto dei costi di mantenimento dei figli. Inoltre questa misura è obiettivamente ingiustificata. Chi percepisce assegni per i figli e assegni di formazioni aumenta il proprio reddito e pertanto la propria capacità economica. Un’esenzione di questo complemento di reddito verrebbe interpretata come un segnale per altre esenzioni e quindi per altre erosioni della base dell’imposta sul reddito. Infine, l’accettazione dell’iniziativa si tradurrebbe, per la Confederazione, i Cantoni e i Comuni, in minori entrate pari a circa un miliardo di franchi all’anno, che bisognerebbe compensare adottando misure di risparmio o aumentando le imposte.

Ridistribuzione sfavorevole dell’esenzione fiscale

L’esenzione dalle imposte degli assegni per i figli e degli assegni di formazione privilegerebbe in primo luogo le economie domestiche con un reddito elevato. Per contro, i nuclei familiari che pagano un’imposta sul reddito minima o pari a zero verrebbero sgravati in misura trascurabile o nulla. A livello di imposta federale diretta, questo è il caso per circa la metà delle economie domestiche con figli. Per queste famiglie l’obiettivo perseguito dall’iniziativa di aumentare il potere d’acquisto non verrebbe raggiunto.


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