Rapporto sul benessere: reddito e sostanza crescono mentre la distribuzione del reddito rimane ampiamente stabile

Berna, 27.08.2014 - Nel nuovo rapporto sul benessere, il Consiglio federale illustra la ripartizione e lo sviluppo del benessere in Svizzera. Negli ultimi 10 anni reddito e sostanza sono cresciuti. Gli sviluppi degli anni più recenti sono caratterizzati dalla crisi finanziaria ed economica internazionale che, nel 2009, ha provocato una recessione anche in Svizzera e dalla successiva ripresa economica. Con il rapporto sul benessere, il Consiglio federale adempie il postulato 10.4046 della consigliera nazionale Jacqueline Fehr, che chiede un rapporto periodico sull’evoluzione del reddito e della sostanza.

Dal 1998, tenuto conto dell’inflazione, il reddito lordo medio di ogni economia domestica è aumentato del 7 per cento e, nel periodo 2009-2011, era di 9565 franchi mensili. Da questo importo deve essere dedotto circa il 30 per cento per uscite obbligatorie quali imposte e premi alle assicurazioni sociali. Nei gruppi di reddito più bassi si è constatato un calo del reddito da attività lucrativa, controbilanciato da un aumento delle prestazioni di trasferimento – in particolare sotto forma di rendite del 1° e 2° pilastro, prestazioni sociali e indennità giornaliere. Nel complesso, dal 1998 l’aumento del livello dei consumi delle economie domestiche è stato minimo (+4%). La composizione delle uscite a titolo di consumo è tuttavia cambiata, seppur leggermente, con una tendenza allo spostamento dalle esigenze di base (ad es. generi alimentari, abbigliamento) a esigenze più ampie come la mobilità e il tempo libero. Secondo il rapporto, di cui il Consiglio federale ha preso conoscenza in occasione della sua seduta odierna, le uscite a titolo di consumo del 20 per cento delle economie domestiche con i redditi più elevati ammontano a 7551 franchi mensili e sono più del doppio di quelle del 20 per cento delle economie domestiche più povere.

Stabili le disparità di reddito

Nel periodo tra il 1998 e il 2011, la disparità di reddito a livello svizzero è rimasta stabile. Sul piano cantonale, negli ultimi anni (2007-2010) la disparità, misurata al cosiddetto coefficiente di Gini, è aumentata in 14 Cantoni mentre è diminuita in 12 Cantoni. Il confronto regionale indica inoltre che i redditi più bassi si registrano nelle regioni alpine, prealpine e giurassiane. Il rapporto sul benessere mostra tuttavia anche che i costi della vita nei Comuni con un reddito elevato sono maggiori rispetto a quelli dei Comuni con redditi bassi.

Nel confronto europeo emerge che i redditi disponibili, al netto del potere d’acquisto, in Svizzera sono 2,6 volte maggiori rispetto a quelli del Portogallo e 1,3 volte maggiori rispetto a quelli di Germania e Francia. Dopo il Lussemburgo e la Norvegia, la Svizzera si piazza al terzo posto nella statistica dei redditi. Inoltre, nel nostro Paese la ripartizione dei redditi è più equa rispetto alla media europea.

Il rapporto sul benessere

Il rapporto è stato elaborato congiuntamente dall’Amministrazione federale delle contribuzioni (AFC) e dall’Ufficio federale di statistica (UST). Esso prende come base l’indagine sul budget delle economie domestiche (1998-2011), l’indagine sui redditi e le condizioni di vita (SILC) nonché i dati fiscali della Confederazione (2003-2010). In data odierna, il rapporto sul benessere è stato pubblicato per la seconda volta dopo quello del 2004.  


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Mario Morger, economista, Amministrazione federale delle contribuzioni AFC
tel. 058 462 73 89, mario.morger@estv.admin.ch



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