Il Consiglio federale accoglie favorevolmente le misure di autoregolazione contro il surriscaldamento del mercato ipotecario

Berna, 02.07.2014 - In occasione della sua seduta odierna il Consiglio federale ha abbordato la situazione sui mercati immobiliare e ipotecario. Accoglie favorevolmente il fatto che nelle sue direttive l’Associazione svizzera dei banchieri abbia aumentato le esigenze minime per la concessione dei crediti ipotecari. Al momento l’Esecutivo rinuncia pertanto all’introduzione di ulteriori misure per attenuare la domanda di crediti ipotecari, ma continuerà a seguire gli sviluppi sui mercati ipotecario e immobiliare.

Negli ultimi trimestri gli squilibri sui mercati ipotecario e immobiliare sono ulteriormente cresciuti. Nonostante abbia registrato una leggera flessione, l'incremento dei crediti ipotecari e dei prezzi degli immobili rimane pur sempre più marcato rispetto all'aumento dei redditi. In passato i mercati immobiliari hanno continuamente rappresentato un elevato rischio per lo sviluppo dell'economia complessiva e delle finanze pubbliche come pure per la stabilità finanziaria. Una caduta dei prezzi immobiliari può provocare recessioni di lunga durata e perdite troppo ingenti per le banche. Gli sviluppi verso squilibri sempre più accentuati sono pertanto fonte di preoccupazioni.

Un aumento dei tassi d'interesse attenuerebbe la dinamica dei mercati immobiliare e ipotecario. Attualmente non si intravede alcuna normalizzazione dei tassi d'interessi. In una simile situazione figurano in primo piano misure che attenuino la domanda di proprietà d'abitazioni e di crediti ipotecari.

In virtù della base legale vigente, il 23 giugno 2014 l'Associazione svizzera dei banchieri (ASB) ha deciso di adeguare due direttive in materia di autoregolazione che hanno ripercussioni sul mercato ipotecario. In occasione della revisione è in particolare stato stabilito che ora il debito ipotecario deve essere ammortizzato entro al massimo 15 e non più 20 anni ai 2/3 del limite di aggravio dell'immobile e che l'ammortamento deve avvenire a intervalli periodici, ovvero in maniera lineare. In data odierna la FINMA ha riconosciuto le rivedute direttive in materia di autoregolazione come standard minimi.

Secondo il Consiglio federale le esigenze minime più elevate per la concessione dei crediti ipotecari rappresentano un ulteriore passo per intervenire contro una crescita eccessiva dei crediti ipotecari e dei prezzi sui mercati immobiliari. Esse potrebbero contribuire a ridurre il rischio di un ulteriore incremento degli squilibri. Al momento il Consiglio federale rinuncia pertanto all'introduzione di ulteriori misure. Nel contempo ha incaricato il Dipartimento federale delle finanze (DFF) di continuare a osservare la situazione sui mercati immobiliare e ipotecario. Qualora, contrariamente alle aspettative, gli squilibri sui mercati dei crediti si dovessero accentuare nuovamente, alla fine dell'anno il Consiglio federale si pronuncerà sull'introduzione di ulteriori misure sul fronte della domanda. La Banca nazionale svizzera (BNS) a sua volta verifica regolarmente la necessità di adeguare il cuscinetto anticiclico di capitale attivo a complemento delle misure sul versante della domanda.


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