Svizzera ha stanziato altri 4,5 milioni di franchi per il Sudan del Sud

Berna, 20.05.2014 - La Svizzera ha stanziato 4,5 milioni di franchi supplementari per le vittime della crisi nel Sudan del Sud. L’annuncio è stato dato martedì a Oslo in occasione di una conferenza dei Paesi donatori. L’impegno umanitario totale della Svizzera a favore di questo Paese del Corno d’Africa ammonterà nel 2014 a 18 milioni di franchi.

Svoltasi lunedì e martedì nella capitale norvegese sotto l’egida dell’ONU, la conferenza ha visto riuniti circa quaranta Paesi donatori, tra cui la Svizzera. Più di un milione di persone sono già state costrette ad abbandonare le loro case dalla crisi politica che il Sudan del Sud si trova ad affrontare da vari mesi. Attualmente, nei Paesi vicini sono stati recensiti circa 300 000 profughi provenienti dal Sudan del Sud. Il Paese deve inoltre far fronte a un crescente rischio di insicurezza alimentare, che potrebbe sfociare in carestie localizzate nelle zone più inaccessibili del suo territorio. In totale, più di 4,9 milioni di persone, circa la metà degli abitanti del Sudan del Sud, dipendono oggi dall’aiuto umanitario.

Dato il rapido deterioramento della situazione umanitaria nel Paese, la Svizzera, fin dai primi episodi di violenza, si è adoperata per venire in aiuto delle popolazioni sfollate. La Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) ha stanziato più di 13 milioni di franchi all’inizio di quest’anno per soccorrere le persone in stato di bisogno. In occasione della conferenza dei Paesi donatori tenutasi a Oslo, la Svizzera ha annunciato di aver messo a disposizione altri 4,5 milioni di franchi. Il contributo supplementare porta nel 2014 il suo impegno umanitario totale per il Sudan del Sud a 18 milioni di franchi. Questa somma permette soprattutto di sostenere gli interventi sul campo delle organizzazioni multilaterali (CICR, PAM, ACNUR) e non governative (MSF, Medair). Negli ultimi sei mesi, cinque esperti tecnici del Corpo svizzero di aiuto umanitario (CSA) sono stati inoltre messi a disposizione di agenzie dell’ONU che operano nella regione. La DSC porta avanti parallelamente i progetti lanciati nel 2011-2012 nell’ambito della sicurezza alimentare e dell’accesso all’acqua.

I contributi generali della Svizzera al budget di varie organizzazioni internazionali vanno ad aggiungersi ai contributi specifici per il Sudan del Sud. La Divisione Sicurezza umana del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) completa l’impegno umanitario svizzero, sostenendo attivamente i negoziati di pace condotti sotto la guida dell’Intergovernmental Authority on Development (IGAD) ad Addis-Abeba. Il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) fornisce infine alla missione delle Nazioni Unite nel Sudan del Sud (UNMISS) alcuni ufficiali di stato maggiore e specialisti nello sminamento umanitario.


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