Economia verde: approvata la revisione della legge sulla protezione dell'ambiente

Berna, 12.02.2014 - La Svizzera sfrutta in misura eccessiva le basi naturali della vita e questo si manifesta nel cambiamento climatico, nella perdita di biodiversità e nella carenza di suolo. Pertanto il Consiglio federale intende integrare la legge sulla protezione dell'ambiente (LPAmb) in modo tale che in futuro le risorse naturali siano utilizzate con maggiore efficienza. Il 12 febbraio 2014 ha trasmesso al Parlamento un apposito messaggio concernente la revisione della LPAmb. Questa revisione costituisce il controprogetto indiretto all'iniziativa popolare federale «Per un'economia sostenibile ed efficiente in materia di gestione delle risorse (economia verde)».

Le risorse naturali sono un elemento centrale per il benessere della nostra società: se alcune risorse come l'acqua, il suolo, l'aria pulita, la biodiversità o le ricchezze del sottosuolo come le materie prime energetiche e i metalli non fossero più disponibili in quantità e qualità sufficienti, il sistema economico e la qualità della vita della popolazione sarebbero in pericolo.

Il Consiglio federale intende preservare la basi naturali della vita salvaguardando le risorse e utilizzandole in modo più efficiente, riducendo al contempo il carico ambientale. A tale scopo propone una revisione della legge sulla protezione dell'ambiente (LPAmb), con la quale mira in particolare a fissare obiettivi, gestire i consumi in modo più ecologico (p. es. tramite accordi), recuperare materiali e sostanze pregiati (p. es. plastica, fosforo) e mettere a disposizione informazioni concernenti la salvaguardia e l'uso efficiente delle risorse.

Il Consiglio federale prevede di informare periodicamente il Parlamento sui progressi ottenuti e proporre obiettivi concreti per le risorse, che precisano gli obiettivi generali della salvaguardia delle risorse e del loro uso efficiente. In questo modo la Svizzera potrà affrontare il compito a lungo termine della trasformazione dell'attuale economia in un'economia verde. Con la revisione, la LPAmb viene modificata negli ambiti «Obiettivo e rendicontazione», «Rifiuti e materie prime», «Consumo e produzione» e «Strumenti trasversali» (cfr. scheda informativa).

La revisione della legge sulla protezione dell'ambiente costituisce il controprogetto indiretto all'iniziativa popolare federale del 6 settembre 2012 «Per un'economia sostenibile ed efficiente in materia di gestione delle risorse (economia verde)». Pur condividendo l'orientamento generale dell'iniziativa, il Consiglio federale la respinge (cfr. riquadro), poiché ritiene più opportuno procedere per gradi e consentire in tal modo alla Svizzera una maggiore flessibilità nella trasformazione dell'economia.

Largo consenso nella procedura di consultazione

Il progetto inviato in consultazione è stato oggetto di numerosi commenti. Dei 148 partecipanti, 108 si sono espressi complessivamente a favore. Tra questi vi sono tutti i Cantoni eccetto uno e la DCPA, 5 partiti (PPD, PS, PVL, I Verdi, PEV), due associazioni dei Comuni, delle città e delle regioni di montagna (ACS, UCS); dieci organizzazioni economiche, tutte le organizzazioni ambientaliste e per lo sviluppo partecipanti, tre organizzazioni dei consumatori, 20 associazioni per la gestione dei rifiuti, quattro rappresentanti del commercio al dettaglio (CI CDS, Coop, Migros, SWISSCOFEL), tre rappresentanti dell'economia forestale e 24 Altri. Una larga maggioranza dei favorevoli chiede che siano introdotte più disposizioni e che queste siano più incisive, altri chiedono invece la rinuncia a singole misure o il loro allentamento.

Il progetto viene respinto da 38 partecipanti, segnatamente un Cantone (AR), tre partiti (UDC, PLR, PBD), un'associazione dei Comuni, delle città e delle regioni di montagna (SAB), 13 organizzazioni economiche (tra cui economiesuisse, Unione svizzera delle arti e mestieri), un'organizzazione dei consumatori, cinque associazioni della gestione dei rifiuti, quattro rappresentanti del commercio al dettaglio (SRF, GastroSuisse, PCS, Jardin Suisse) e dieci Altri (tra cui Centre Patronal e Unione Petrolifera). I contrari adducono che l'attuale LPAmb costituirebbe una base sufficiente per introdurre altre misure volte a migliorare l'uso efficiente delle risorse. Inoltre il progetto consentirebbe interventi statali sproporzionati, ma con la formulazione «può» lascerebbe ampiamente irrisolta la questione dei costi consequenziali per l'economia.

Iniziativa popolare federale «Economia verde»

L'iniziativa popolare federale «Per un'economia sostenibile ed efficiente in materia di gestione delle risorse (economia verde)» mira a creare per mezzo di un nuovo articolo nella Costituzione federale un'economia sostenibile ed efficiente dal punto di vista dell'uso delle risorse, a promuovere cicli dei materiali chiusi e a far sì che le attività economiche non pregiudichino il potenziale di risorse naturali. Nella disposizione transitoria l'iniziativa chiede per il 2050 la realizzazione dell'obiettivo di lungo termine di un'«impronta ecologica», che, calcolata sulla popolazione mondiale, non superi in consumi le risorse di un pianeta Terra.

L'obiettivo di un'economia sostenibile ed efficiente in materia di gestione delle risorse proposto dall'iniziativa è importante. L'attuale modo di fare economia in Svizzera e in altri Paesi comporta un utilizzo eccessivo delle risorse naturali come il suolo, l'acqua, le materie prime e così via, che invece dovranno essere preservate e utilizzate in modo efficiente. Questo approccio è nell'interesse dell'economia svizzera, affinché possa mantenere a lungo termine la propria capacità produttiva.

Con la proposta di revisione della legge sulla protezione dell'ambiente, il Consiglio federale recepisce la richiesta formulata nell'iniziativa popolare federale, ma raccomanda all'Assemblea federale di respingere l'iniziativa popolare, poiché ritiene in particolare non realizzabile l'obiettivo «Impronta ecologica pari a un pianeta Terra entro il 2050».


Indirizzo cui rivolgere domande

Thomas Stadler, capo della divisione Economia e osservazione ambientale Ufficio federale dell’ambiente UFAM, tel. +41 31 322 93 30
Michel Monteil, capo della divisione Rifiuti e materie prime, UFAM, tel. +41 31 325 91 59



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