Risanamento del tratto interessato dal deflusso residuale a Rheinau – avviati gli esperimenti con diverse quantità di deflusso

Berna, 01.03.2006 - In vista dell’imminente risanamento del tratto interessato dal deflusso residuale presso la centrale idroelettrica di Rheinau, il 1° e il 2 marzo 2006 saranno effettuati degli esperimenti con diverse quantità di deflusso. Questi lavori permetteranno di valutare in modo più preciso le ripercussioni di una quantità di deflussi residuali più elevata sul paesaggio, sulla linea di sponda e sulle condizioni di deflusso dell’acqua. In questi due giorni si potrà osservare un abbassamento, in parte considerevole, del livello dell’acqua nell’ansa del Reno attorno alla penisola Au.

Nel 1957, alla centrale di Rheinau è stata rilasciata una concessione per l’utilizzazione della forza idrica per un periodo di 80 anni. Con il prelievo dell’acqua per la produzione di elettricità mediante una condotta subacquea si è creato un tratto interessato dal deflusso residuale di circa 2,5 chilometri lungo la penisola di Au. Secondo la concessione, per questo corso d’acqua è previsto un deflusso minimo di 5 metri cubi di acqua al secondo (m3/s).

Il ridotto deflusso residuale lungo questo tratto presso Rheinau comporta deficit ecologici che, in base alla legge sulla protezione delle acque, devono essere eliminati al più tardi entro il 2012.

Un primo sommario esame sul piano ecologico e le prime proposte di risanamento sono già stati presentati alle autorità e ai media lo scorso anno. La variante che prevede un aumento del deflusso residuale dagli attuali 5 m3/s a 20 m3/s -  40 m3/s con il contemporaneo abbassamento delle opere di sbarramento ausiliarie risulta essere la soluzione preferita. In questo modo, la velocità di deflusso dell’acqua dovrebbe aumentare, garantendo alla fauna locale migliori condizioni di vita. Inoltre, le oscillazioni naturali del livello dell’acqua libererebbero per determinati periodi le zone spondali. La possibilità per i pesci di migrare lungo il corso d’acqua sarà garantita grazie a una rampa in corrispondenza dello sbarramento inferiore e di un passo per pesci presso quello superiore.

Con gli esperimenti dei primi due giorni di marzo, vengono verificati sul campo i dati maturati dalle simulazioni al computer e le proposte di risanamento attualmente in discussione. Le diverse quantità di acqua (20 m3/s, 40 m3/s, 60 m3/s e 80 m3/s) permetteranno in particolare di valutare in modo più preciso le ripercussioni sul paesaggio, le condizioni di deflusso e di bagnatura, le altezze idrometriche, nonché le eventuali misure da adottare.

Durante i lavori, il livello dell’acqua nel tratto interessato dal deflusso residuale potrà in parte scendere notevolmente. La popolazione, i proprietari d’imbarcazioni e le imprese di navigazione saranno informati per tempo in merito agli esperimenti e alle possibili conseguenze. Grazie alle misure preliminari adottate, sono esclusi ulteriori rischi come ad esempio smottamenti ed erosioni. Determinate areee saranno tuttavia tenute sotto stretta osservazione, ed è previsto un piano d’emergenza.

Sulla base dei risultati maturati, l’Ufficio federale dell’energia UFE stabilirà la portata dei lavori di risanamento che dovranno tenere in considerazione le diverse esigenze di protezione ambientale e del paesaggio, dei proprietari d’imbarcazione, delle imprese di navigazione commerciale e della centrale di Rheinau. La decisione definitiva e quella concernente il risanamento saranno adottate presumibilmente nel 2008 dal Capo del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni DATEC, dopo aver ascolato i pareri dei Cantoni interessati e delle competenti autorità tedesche. Dopo il passaggio in giudicato della decisione, le misure dovrannno essere attuate entro il 2012.


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