Conteggio individuale delle spese di riscaldamento e dell'acqua calda: carenze a livello di attuazione

Berna, 03.12.2008 - Suddividere equamente i costi di riscaldamento e dell'acqua calda per indurre i locatari a un uso parsimonioso dell'energia. È questo lo scopo del conteggio individuale delle spese di riscaldamento e dell'acqua calda (CISR). Sebbene l'efficacia del CISR sia dimostrata e la sua introduzione graduale sia iniziata già negli anni Ottanta, in numerosi Cantoni questa misura di politica energetica rimane nell'ombra. È quanto emerge da uno studio pubblicato dall'Ufficio federale dell'energia (UFE) e svolto nel quadro del suo programma di ricerca "Basi dell'economia energetica (EWG)".

Il CISR è nato già negli anni Settanta e costituisce una delle prime misure di politica energetica adottate in Svizzera. Negli ultimi 20 anni ha però avuto un'esistenza travagliata. Il CISR ha iniziato ad essere introdotto gradualmente nei primi anni Ottanta e nel 1990 è stato reso obbligatorio per gli edifici vecchi e nuovi di proprietà della Confederazione. Nel 1998 queste disposizioni sono in parte state ritirate e l'obbligo è stato limitato agli edifici nuovi. In seguito, anche diversi Cantoni hanno ritirato le loro disposizioni in materia.

In questo contesto, lo studio svolto nell'ambito del programma EWB mostra che il grado di attuazione del CISR, in Svizzera, è generalmente molto basso e tende a zero in molti Cantoni. La maggior parte degli esperti interrogati nel quadro dello studio nei Cantoni stima che molto meno della metà degli edifici è equipaggiata con un sistema di conteggio individuale delle spese di riscaldamento e per l'acqua calda. In dieci Cantoni, questa quota è stimata addirittura a meno del dieci per cento.

Riscontro favorevole da parte dei locatari - limitata diffusione delle informazioni

Dallo studio si rileva che il CISR trova però un riscontro favorevole presso la maggioranza dei locatari. Circa il 60 per cento dei locatari che vengono a conoscenza dei dati del conteggio e che comprendono il principio su cui si basa il sistema adottano misure di risparmio efficaci. Da indagini svolte in precedenza risulta un risparmio energetico del 15 per cento.

Secondo quanto indicato dallo studio EWB ora pubblicato, il problema non risiede tanto nell'efficacia del CISR, quanto nella limitata diffusione delle informazioni che ne risultano. Le informazioni relative al consumo raggiungono solamente il 28 per cento dei locatari che abitano negli edifici che secondo la legge devono essere dotati di un sistema di conteggio individuale delle spese di riscaldamento per l'acqua calda.

Raccomandazioni per il futuro

Per quanto riguarda il futuro del CISR, lo studio elenca una serie di possibili varianti. Una è quella di rendere nuovamente obbligatorio il CISR nei vecchi edifici, per tutti i Cantoni. Un'altra opzione consiste nel concentrare tutti gli sforzi sugli edifici nuovi, sia a livello di Confederazione che di Cantoni.


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Lukas Gutzwiller, Sezione Politica energetica UFE, tel. 031 322 56 79



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Ufficio federale dell'energia
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