Valutazione scientifica della politica attiva del mercato del lavoro in Svizzera

Berna, 03.04.2000 - Risultati differenziati in materia di efficacia. - A partire dal 1995, il numero in rapida crescita dei disoccupati ha accelerato il passaggio da una politica passiva ad una politica attiva del mercato del lavoro. Con una vasta offerta di provvedimenti inerenti al mercato del lavoro, gli Uffici regionali di collocamento (URC) si sono visti assegnare nuovi strumenti tesi a migliorare il rapido e duraturo reinserimento dei disoccupati nel mondo del lavoro. L’efficacia di queste misure è ora stata sottoposta ad una valutazione scientifica. Complessivamente, gli effetti di tali provvedimenti sono valutati positivamente, ma esiste ancora un potenziale margine di miglioramento che potrà essere sfruttato con il passaggio già in atto ad una politica del mercato del lavoro incentrata sui risultati.

La valutazione è stata affidata a dieci studiosi attivi in cinque università e istituti di ricerca e si è concentrata sui provvedimenti inerenti al mercato del lavoro (PML) attuati nel 1998, coprendo circa il 90 per cento degli strumenti e dei corsi offerti nel contesto della politica attiva del mercato del lavoro. Il provvedimento che si è dimostrato più efficace è il guadagno intermedio i cui effetti più marcati si registrano presso i disoccupati di lunga durata con un livello di qualificazione basso. Questa positiva valutazione conferma i risultati già pubblicati lo scorso novembre dal BASS. I programmi d’occupazione temporanea hanno ottenuto una valutazione alquanto positiva in due dei tre studi commissionati (Lalive d’Epinay e Zweimüller, Istituto di ricerca GfS di Zurigo). Gerfin e Lechner invece giungono ad una valutazione tendenzialmente negativa dei programmi d’occupazione temporanea pubblici e privati poiché prolungano la durata della disoccupazione. Per quanto riguarda i provvedimenti di riconversione e di perfezionamento professionale, invece, gli effetti sono piuttosto negativi durante la partecipazione, ma prevalentemente positivi dopo la stessa. Soprattutto i corsi di informatica consentono di accedere a posti meglio qualificati rispetto a prima della disoccupazione.

L’applicazione mirata e tempestiva nonché la combinazione di misure compatibili fra loro ne aumenta chiaramente l’efficacia. A ciò si aggiunge che un corso è molto più efficace quando i disoccupati vi partecipano volontariamente. I provvedimenti inerenti al mercato del lavoro non possono tuttavia in nessun caso sostituire una solida formazione di base. Secondo Sheldon, l’attività degli Uffici regionali di collocamento (URC) ha aumentato di circa il sei per cento, nella fase iniziale, l’efficienza del collocamento rispetto a quando tale servizio era affidato agli uffici comunali del lavoro. Tra i singoli URC esistono comunque grosse differenze. In linea generale, il lavoro svolto dai consulenti degli URC è ritenuto buono. In futuro, il potenziale di collocamento non ancora integralmente sfruttato potrà essere migliorato ponendo maggiormente l’accento sui risultati.

I risultati ottenuti sono alquanto divergenti fra loro e si riferiscono ad un periodo di osservazione relativamente breve ed ormai lontano per cui non consentono di formulare un giudizio definitivo sull’efficacia delle misure attive. Essi sono tuttavia estremamente preziosi in quanto segnano una prima tappa verso un’ulteriore ottimizzazione della politica del mercato del lavoro incentrata sui risultati. Dal gennaio 2000, quest’ultima è concretizzata dalla Direzione del lavoro del seco in collaborazione con i Cantoni mediante accordi di prestazione in grado di misurare gli effetti. La valutazione dell’efficacia delle misure rappresenterà in futuro una componente costante della politica del mercato del lavoro imperniata sui risultati.

Berna, 3 aprile 2000

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seco
Politica del mercato del lavoro
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tel. +41 (0)31 322 29 70. Un riassunto di tali rapporti sarà pubblicato ne «La vie economique», nell’aprile 2000.



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