Interreg rafforza la competitività della Svizzera

Berna, 19.11.2004 - Durante le due giornate nazionali Interreg di Lugano Jean-Daniel Gerber, Segretario di Stato dell’economia, Pierre-Alain Rumley, direttore dell’Ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE) e il Consigliere di Stato ticinese Marco Borradori hanno tracciato un bilancio positivo della partecipazione svizzera al programma di promozione UE Interreg III. La Confederazione è interessata a proseguire la collaborazione transeuropea con l’UE. La Commissione europea intende aumentare notevolmente il credito destinato a Interreg.

Stilando un bilancio dell’iniziativa Interreg, il Segretario di Stato Jean-Daniel Gerber ha presentato, di fronte a circa 200 operatori Interreg svizzeri, i risultati quantitativi della partecipazione svizzera al programma. Dall’inizio di Interreg III nella primavera del 2000, i progetti a partecipazione svizzera avviati sono circa 400. I progetti si articolano in tre cosiddette sezioni: la cooperazione transfrontaliera, la cooperazione transnazionale e la cooperazione interregionale.

«Nell’ambito della cooperazione transfrontaliera e interregionale sono stati avviati molti progetti innovativi che si ripercuotono positivamente sulla struttura economica delle regioni interessate», ha affermato Gerber. Egli ha dato una valutazione complessivamente positiva dell’esecuzione tecnica del programma anche se alcuni Cantoni ritengono che talvolta l’intervento della Confederazione sia eccessivo. «Il nostro messaggio è chiaro», ha affermato Gerber, «vogliamo proseguire la cooperazione transeuropea con l’UE». Attualmente il Seco sta cercando di definire le linee di una simile partecipazione nell’ambito della Nuova politica regionale.

Creazione di reti transfrontaliere

Il Cantone Ticino appartiene, insieme ai Grigioni e al Vallese, alla regione Interreg «Italia-Svizzera». Fra le regioni Interreg svizzere, si tratta di quella con il maggior numero di progetti avviati (200 progetti). Il Consigliere di Stato ticinese Marco Borradori ha dichiarato che, grazie a Interreg, molti enti pubblici e privati situati sui due lati del confine si sono attivati per trovare soluzioni a problemi aperti e concretizzare idee innovative.
«Interreg è per noi importante ed estremamente preziosa», ha dichiarato Borradori. Egli ha inoltre aggiunto che il programma conferisce una nuova valenza territoriale alla regione transfrontaliera nel suo insieme ed è adeguato alla struttura del Cantone Ticino, dei Grigioni e del Vallese, in quanto si adatta bene anche alle piccole realtà di valle e delle zone più periferiche. L’intensa collaborazione con i partner delle province italiane di frontiera ha permesso di creare nuove reti transfrontaliere lungo la frontiera sud consentendo oggi continui scambi di esperienze e di conoscenze.

La cooperazione transeuropea ad ampio raggio assume un’importanza sempre maggiore

La partecipazione ad una cooperazione transnazionale ad ampio raggio è una novità per la Svizzera. Con i progetti transnazionali, la Commissione europea intende promuovere l’integrazione territoriale in Europa, favorire uno sviluppo sostenibile ed equilibrato del territorio e in generale migliorare la cooperazione transnazionale a livello locale, regionale e nazionale. La coordinazione di questa parte del programma compete, in Svizzera, all’Ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE).

La Svizzera è attiva soprattutto nel programma transnazionale «Spazio alpino», nell’ambito del quale partecipa a 37 progetti. Il direttore dell’ARE Pierre-Alain Rumley ha dichiarato a Lugano che i Paesi europei partner appartenenti allo «Spazio alpino» sono molto interessati a cooperare con la Svizzera. Pur dichiarandosi soddisfatto dei risultati finora raggiunti, Rumley ha avanzato alcune critiche. Ha infatti definito deludente l’impegno dei cantoni ai progetti transnazionali di Interreg. Rumley ha sottolineato che la Commissione europea attribuirà dal 2007 un peso maggiore alla cooperazione transnazionale, portandola alla pari della cooperazione transfrontaliera.

La Commissione europea intende incrementare notevolmente la cooperazione territoriale in Europa

La Commissione europea sta attualmente ridefinendo la sua politica di coesione. Essa propone di aumentare il relativo credito da 213 miliardi di euro stanziati per il periodo 2000-2006 a 336,1 miliardi di euro per il 2007-2013. La quota di budget destinata alla cooperazione territoriale (Interreg e altri programmi) dovrebbe passare da 5,8 miliardi di euro (2000-2006) a 13,2 miliardi (2007-2013). Esben Poulsen, della Direzione generale REGIO, ha presentato a Lugano gli obiettivi prioritari e la nuova strategia della Commissione per la politica di coesione: «La Commissione europea intende continuare sul cammino intrapreso in materia di cooperazione territoriale in Europa. La nostra politica di coesione dovrebbe però risultare più strategica, mirata, lineare ed efficace.»

L’iniziativa comunitaria Interreg III

Nel 1990 l’Unione europea lanciò l’iniziativa comunitaria Interreg allo scopo di promuovere l’integrazione all’interno dello Spazio europeo nonché di garantire uno sviluppo equilibrato delle regioni interessate, non ostacolato dai confini nazionali.

La prima fase di Interreg, durata dal 1990 al 1993, era finalizzata soprattutto a promuovere la cooperazione transfrontaliera. Considerati gli ampi consensi raccolti, questa prima iniziativa fu proseguita con un secondo programma, durato dal 1994 al 1999. Ad Interreg II fu data un’impostazione più ampia rispetto al programma precedente; oltre alla cooperazione transfrontaliera, tale programma si prefiggeva di promuovere anche la cooperazione transnazionale nel settore dell’assetto del territorio.

Nel frattempo l’Unione europea ha nuovamente prolungato il programma di promozione per il periodo dal 2000 al 2006. Interreg III è suddiviso nelle seguenti tre sezioni, per le quali l’Unione europea ha stanziato all’incirca 4,8 miliardi di euro:

Interreg III A: promozione della collaborazione transfrontaliera

Interreg III B: promozione della cooperazione transnazionale

Interreg III C: promozione della cooperazione interregionale

La partecipazione svizzera a Interreg

Non essendo membro dell’UE e in qualità quindi di partner esterno, la Svizzera può partecipare all’iniziativa comunitaria Interreg ma deve assumersi i costi di partecipazione. Tale partecipazione si svolge sotto l’egida del Segretariato di Stato dell’economica (Seco).

La Confederazione ha stanziato per Interreg III un credito quadro di 39 milioni di franchi. Tale aiuto federale vuole essere un incentivo per la partecipazione svizzera alla cooperazione transeuropea e può essere concesso a enti di diritto pubblico e a privati. Non può tuttavia superare la metà dei costi effettivi della partecipazione svizzera. Per il resto, i progetti sono finanziati dai partner svizzeri.

La Confederazione sostiene unicamente i progetti approvati dagli organi decisionali di Interreg e cofinanziati dalla Commissione europea. Il credito quadro di 39 milioni di franchi stanziato per il periodo 2000-2006 è ripartito nel seguente modo:

IIIA: cooperazione transfrontaliera  27,6 mio. CHF

IIIB: cooperazione transnazionale   5,3 mio. CHF

IIIC: cooperazione interregionale2,1 mio. CHF

Misure di accompagnamento  4 mio. CHF 



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Ufficio federale dello sviluppo territoriale
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