OMC, Accordo di libero scambio e strategie per i Paesi BRIC

Berna, 10.01.2007 - Il 10 gennaio 2007 il Consiglio federale ha approvato il rapporto sulla politica economica esterna 2006. Anche lo scorso anno la Svizzera ha perseguito in maniera coerente la strategia di politica economica estera formulata nel rapporto 2004, che enunciava le seguenti priorità: negoziati dell’OMC, ratifica di ulteriori accordi di libero scambio ed elaborazione di strategie per i Paesi BRIC.

OMC e ciclo di Doha
Nonostante i disordini dell'anno scorso e a prescindere dalle conclusioni del ciclo di Doha, le norme internazionali dell'OMC continuano ad avere fondamentale rilevanza per la Svizzera.  Il nostro Paese, in quanto economia nazionale di media entità, trae profitto principalmente dagli accordi multilaterali, soprattutto visto che con la maggior parte dei nostri partner commerciali, tra cui partner importanti quali gli USA, il Giappone, il Brasile, la Cina o l'India, non esistono ancora accordi di libero scambio. I risultati del sistema OMC non devono quindi essere messi a repentaglio con leggerezza, a causa di mancanza di esiti economici favorevoli; al contrario, è particolarmente importante rafforzare il sistema economico mondiale e dare il proprio contributo per una conclusione positiva del ciclo di Doha.  La Svizzera è pronta a dare un notevole contributo in questo senso.  Una conclusione del ciclo sarà quindi possibile solo quando anche i nostri partner saranno pronti a fare le necessarie concessioni.  

Accordi di libero scambio
Secondo la strategia di politica economica estera, la Svizzera, stipulando accordi di libero scambio, persegue l'obiettivo di procurare alle proprie imprese un accesso ad alcuni mercati esteri opportunamente scelti equivalente a quello offerto a nostri importanti concorrenti esteri (UE, USA e Giappone).

Nelle trattative per gli accordi di libero scambio, la Svizzera cerca di attribuire, a ogni accordo, un campo di applicazione più ampio possibile che comprenda, oltre allo scambio di merci, alla concorrenza e alla protezione della proprietà intellettuale anche gli investimenti, lo scambio di servizi e gli appalti pubblici.

Recentemente, sono entrati in vigore i seguenti accordi di libero scambio AELS: il 1° giugno 2006 con la Tunisia, il 1° settembre 2006 con la Corea del Sud e il 1° gennaio 2007 con il Libano. Le trattative con l'Egitto si sono concluse in ottobre dello scorso anno e la relativa ratifica è prevista nella prima metà del 2007; l'accordo di libero scambio con l'Unione doganale dell'Africa australe entrerà in vigore nei prossimi mesi.

Attualmente sono in corso trattative con il Canada, la Tailandia e gli Stati arabi del Golfo; con il Giappone sussiste una fase esplorativa, con gli USA è stato fondato un forum di collaborazione bilaterale Svizzera-USA per il commercio e gli investimenti; sono in fase preparatoria le trattative con l'Algeria, l'Indonesia, la Columbia e il Perù.

Paesi BRIC: Brasile, Russia, India, Cina
I Paesi emergenti Brasile, Russia, India e Cina (cosiddetti Paesi BRIC) hanno il potenziale per essere annoverati, in tempi prevedibili, tra le maggiori potenze economiche.  Dal 1995 la quota dei loro scambi mondiali, attestata ad appena il 10%, è in pratica già raddoppiata. Nel frattempo, inoltre, essi hanno contribuito a un quarto della crescita economica mondiale.

I Paesi BRIC hanno un'incidenza sempre maggiore sulla crescita dell'economia svizzera: le importazioni da questi Paesi rappresentavano, nel 1995, il 2,4% del volume totale delle importazioni, dieci anni dopo tale quota aveva raggiunto già il 3,3%. Lo stesso vale per le esportazioni: tra il 1995 e il 2005 la percentuale del 67% è aumentata del 4,7%. I Paesi BRIC acquistano sempre più rilevanza anche per gli investimenti diretti svizzeri: in Brasile tra il 2000 e il 2005 non si è delineata nessuna particolare dinamica; gli altri tre Stati, al contrario, hanno raggiunto, nello stesso periodo, tassi di crescita di circa il 70% (Cina), dell'80% (India) e addirittura del 200% (Russia).

L'importanza crescente dei Paesi BRIC per l'economia svizzera ha indotto il Dipartimento federale dell'economia a elaborare strategie di politica estera specifiche per ognuno di essi. Tale provvedimento rientra nella cosiddetta "prima dimensione" dell'orientamento strategico della politica economica estera della Svizzera - accesso di mercato all'estero e normativa internazionale - così com'è stato presentato dal Consiglio federale nel suo rapporto sulla politica economica esterna per il 2004. Le quattro strategie BRIC sono state approvate dal Consiglio federale alla fine del 2006.


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