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Attività e oggetti specialmente trattati da François Couchepin

Attività e oggetti specialmente trattati da
François Couchepin dalla sua entrata in carica al posto
di Cancelliere della Confederazione il 1° luglio 1991

Capo dello stato maggiore del Governo, il cancelliere non è tenuto a
condurre una politica propria. Deve invece provvedere affinché il Consiglio
federale possa praticare la sua politica in modo chiaro e coerente ed
illustrarne le ragioni in modo facilmente comprensibile. A tal fine dispone
di una piccola équipe di collaboratori competenti che sotto la sua direzione
consentono alla Cancelleria di adempiere correttamente il suo ruolo di
sostegno dei dipartimenti e del Governo.

In questo spirito, il cancelliere François Couchepin ha concentrato i suoi
sforzi sui metodi di lavoro del Governo, su un potenziamento dei mezzi di
comunicazione tra il Consiglio federale e i cittadini e su una
riorganizzazione profonda dell´amministrazione.

Metodo di lavoro del Consiglio federale

Nonostante gli sforzi costanti dei precedenti cancellieri, il metodo di
lavoro del Consiglio federale era ancora troppo imperniato sulla condotta
dell´amministrazione federale. Era dunque necessario rifocalizzare
l´attività governativa sulla soluzione dei problemi politici essenziali e
fare in modo che al Consiglio federale fossero presentate proposte scevre di
difficoltà tecniche (in particolare giuridiche).

Il cancelliere ha pertanto proposto di rafforzare il ruolo della Conferenza
dei segretari generali e di incaricare questi ultimi, sotto l´autorità della
Cancelleria federale, di risolvere prima delle sedute del Consiglio federale
le principali divergenze tra i dipartimenti o, almeno, di evidenziare le
conseguenze politiche di eventuali divergenze.

È proprio a tal fine che il cancelliere Couchepin ha introdotto e fatto
accettare le seguenti riforme:

riforma dell´ordine del giorno delle sedute del Consiglio federale e
rafforzamento della Conferenza dei segretari generali;

modifica dell´ordinanza sulla delega di competenze;

descrizione, all´attenzione dei collaboratori dei dipartimenti, delle
procedure di preparazione degli affari che devono essere trattati dal
Consiglio federale e elaborazione di modelli di proposte (disponibili su
Intranet);

gestione informatica degli affari del Consiglio federale e della
Cancelleria;

procedura informatizzata di preparazione dei progetti legislativi fino alla
fornitura alla tipografia e la messa in rete.

D´altro canto, tutto il problema della pianificazione e del controllo del
seguito delle decisioni si trovava ancora in uno stadio embrionale. È stato
dunque necessario creare processi che consentissero al Consiglio federale di
fissare le sue priorità, di presentarle in modo chiaro e leggibile sia per
il Parlamento, la stampa e l´opinione pubblica, sia per l´am-ministrazione
stessa. In quest´ottica sono state introdotte le disposizioni seguenti:

nuove strutture e presentazione del rapporto del Consiglio federale sulle
linee direttive della sua politica per la legislatura;

definizione da parte del Consiglio federale di obiettivi annuali e rapporti
(bilancio) di esecuzione;

d´intesa con le commissioni della gestione, nuova presentazione dei rapporti
di gestione del Consiglio federale.

Comunicazione con i cittadini

Questi ultimi anni il ruolo dell´informazione si è sviluppato in modo
esponenziale. Ci si è resi conto che la comunicazione è diventata uno degli
elementi fondamentali della condotta strategica di un governo. Si è dunque
trattato di formare i quadri superiori degli stati maggiori dipartimentali,
ma anche di esercitarli ad una nuova concezione del loro lavoro che includa
il parametro "comunicazione" nella preparazione dei dossier destinati al
Governo.

A tal fine il cancelliere ha adottato le seguenti misure:

estensione dei compiti della Cancelleria federale nell´ambito
dell´informazione (svilup-po di strategie d´informazione, consulenza in
materia di relazioni pubbliche);

apertura del "Käfigturm" come luogo di comunicazione e forum di discussione
dell´am-ministrazione federale;

miglioramento dell´informazione in merito ai "Colloqui de Watteville";

ripresa della direzione della formazione strategica e direzione
dell´esercizio di condotta strategica del 1997.

Vi si è poi aggiunta la straordinaria espansione dei mezzi di comunicazione.
Salvo errore, la Cancelleria federale è stata la prima unità amministrativa
della Svizzera ad aprire una finestra Internet. Su impulso del cancelliere
Couchepin sono state adottate le seguenti misure legislative ed
amministrative:

revisione della legge sulle pubblicazioni;

apertura del primo sito Internet svizzero di un´amministrazione pubblica per
l´ammini-strazione federale (attualmente con circa 500´000 pagine
disponibili);

informatizzazione e messa in rete (Internet), gratuitamente, della Raccolta
sistematica del diritto federale, della Raccolta ufficiale e (dalla fine del
1999) del Foglio federale.

Misure interne nell´amministrazione e nella Cancelleria

Dopo aver deciso di procedere ad una profonda riforma dell´organizzazione
dell´am-ministrazione federale, il Consiglio federale ne ha affidato la
direzione esecutiva al cancelliere Couchepin. Coadiuvato da una delegazione
del Consiglio federale, il cancelliere ha dunque diretto l´operazione la cui
fase principale dovrebbe terminare il 31 dicembre 2000. Oltre ad attuare
modifiche organizzative in seno e tra i diversi dipartimenti, egli ha voluto
porre l´accento su una trasformazione della filosofia della funzione
pubblica e ha ottenuto che la riforma concerni anche e prioritariamente le
procedure di lavoro delle amministrazioni. Ha introdotto tali cambiamenti
nella Cancelleria federale. Dal canto loro, i dipartimenti li introducono
attualmente.

La riforma si è concretizzata nelle seguenti misure:

adozione della nuova legge sull´organizzazione del Governo e
dell´amministrazione (LOGA); difesa del disegno nelle commissioni e in
Parlamento e sua applicazione;

direzione della riorganizzazione dell´amministrazione federale;

riorganizzazione della Cancelleria e elaborazione di una nuova ordinanza del
Consiglio federale concernente l´organizzazione della medesima;

nuovi metodi di gestione e di lavoro della Cancelleria federale (gestione
con obiettivi e mediante processi);

modernizzazione e informatizzazione dell´archiviazione;

organizzazione dei compiti di coordinamento delle biblioteche
dell´amministrazione da parte della Biblioteca centrale del Parlamento e
dell´amministrazione;

programma di promovimento delle donne nella Cancelleria federale;

programma di formazione del personale;

apertura a Bellinzona di una sede della Sezione italiana dei Servizi
linguistici centrali;

sviluppo del servizio di terminologia plurilingue in collaborazione con
l´Unione europea e diversi Cantoni svizzeri;

partecipazione con la Germania e con l´Austria alla riforma dell´ortografia
tedesca e edizione di un relativo manuale in Svizzera, in collaborazione con
le cancellerie cantonali.

Diversi

Nel 1991 il Consiglio federale ha deciso di trasferire la responsabilità
della direzione dei lavori di costruzione della sua installazione protetta
dal Dipartimento militare alla Cancelleria federale. Nell´assumere la
direzione di questo progetto il cancelliere si è adoperato per realizzare
sostanziali economie per la Confederazione. Ha deciso di ridimensionare
l´opera e di trovare altri potenziali utenti che giustifichino la
costruzione che il Parlamento aveva deciso di terminare. Ha quindi potuto
ottenere una riduzione di 30 milioni di franchi rispetto ai costi
preventivati nel 1988 e ha potuto mettere a disposizione di altre unità
della Confederazione i locali protetti di cui avevano bisogno e dei quali
avrebbero dovuto assumere esse stesse la costruzione (permettendo
un´economia stimata a circa 100 milioni di franchi).

Infine, nell´ambito di diverse attribuzioni della Cancelleria federale, il
cancelliere ha:

condotto la riforma della legge sui diritti politici e preparato l´esame
attualmente in corso della possibilità di utilizzare i mezzi informatici non
solo per lo spoglio delle schede di votazioni ed elezioni, ma anche
nell´esercizio dei diritti politici da parte dei cittadini;

partecipato agli incontri degli alti responsabili dei Centri governativi
degli Stati dell´OCSE e organizzato il loro incontro annuale del 1998 a
Berna;

patrocinato uno dei quattro progetti della Confederazione ("Nuova
destiNazione: dialogo democratico") per l´Esposizione nazionale.

Cancelleria federale
Servizio d´informazione

Berna, 20 ottobre 1999

Conferenza stampa del 20 ottobre 1999

Ho informato questa mattina il Consiglio federale della mia decisione di non
solleci-tare il rinnovo del mio mandato. Ho comunicato la mia decisione al
Gruppo parla-mentare del mio partito, come pure alla presidenza
dell´Assemblea federale.

Dopo oltre 18 anni passati alla Cancelleria federale, di cui otto e mezzo
come cancel-liere, ritengo infatti che si tratti di una decisione legittima
a poche settimane dal mio 65esimo compleanno.

Ho avuto la gioia di servire il Consiglio federale e quindi il mio Paese. Ho
svolto la mia attività con convincimento e impegno: fu davvero
appassionante. Compito princi-pale della Cancelleria è di adoperarsi
affinché il Consiglio federale possa svolgere la sua attività nelle migliori
condizioni possibili e assumere il suo ruolo di Governo col-legiale sotto i
migliori auspici in un contesto sempre più difficile.

Durante questi otto anni ho dato la priorità a tre diversi aspetti:
l´efficienza dell´attività governativa, la pianificazione e la coerenza
dell´azione del Governo e la comunica-zione.

L´efficacia dell´attività del Consiglio federale dipende da numerosi
fattori. Fra quelli che ho potuto personalmente influenzare, citerò il fatto
di evitare al Consiglio federale le discussioni di dettaglio per
consentirgli di concentrarsi sulle questioni politiche di maggiore
importanza. Questo obiettivo è stato raggiunto per il tramite di due nuovi
strumenti.

Anzitutto le sedute di clausura, che consentono un approccio collegiale su
questioni che devono essere risolte in fase avanzata per poter preparare
decisioni concrete ulte-riori. La discussione è importante perché consente
di evidenziare la volontà collegiale rispetto alla volontà dipartimentale.
La moltiplicazione delle sedute di clausura nel corso degli ultimi anni si è
rivelata particolarmente utile.

Il secondo strumento consiste nel fatto di evitare al Consiglio federale le
discussioni tecniche o giuridiche perché possa concentrarsi sulle vere e
proprie poste politiche in gioco. Si tratta del ruolo della Conferenza dei
segretari generali, ruolo che questo or-ga-nismo ha assunto con sempre
maggiore impegno sotto la mia condotta.

Anche la pianificazione è un importante strumento per rendere l´attività
collegiale maggiormente politica, più coerente e quindi più visibile. Ho
concentrato i miei sforzi su un approccio diverso delle Grandi linee della
politica del Consiglio federale per la legislatura. Se in passato
l´amministrazione formulava tutta una serie di proposte che l´Esecutivo
poteva per lo più accettare o rifiutare, nel 1995 ha proposto una modifica
di questo approccio. È il Consiglio federale stesso che in occasione della
clausura di Cully ha discusso le priorità politiche per i prossimi quattro
anni. Il Consiglio federale allestisce l´elenco delle priorità della
prossima legislatura fondandosi su tali priorità. Successivamente
l´amministrazione propone i mezzi per attuare la politica approvata dal
Consiglio federale.

È una piccola rivoluzione passata praticamente inosservata. Se però
confrontate i rap-porti del 1991 e del 1995 potrete senza dubbio constatare
che il primitivo lungo cata-logo di misure si è trasformato in una decina di
punti salienti. Il Parlamento ha peraltro sostenuto questi sforzi, parimenti
trasparsi nei rapporti di gestione. Di fatto essi non costituiscono più
un´enumerazione esauriente delle preoccupazioni di tutti i settori
dell´amministrazione, ma sono divenuti documenti che esprimono in modo
succinto e leggibile le linee politiche scelte dal Governo.

Il medesimo approccio è stato applicato alla preparazione delle Linee
direttive 1999-2003 che il mio successore vi presenterà nel mese di marzo.

Ho inoltre proposto e ottenuto che il Consiglio federale elabori ogni anno
obiettivi an-nuali e che approvi quelli adottati dai Dipartimenti. È un
risultato importante nel senso che rafforza la condotta trasversale e
interdipartimentale della politica di Governo.

Queste innovazioni rafforzano la trasparenza e la leggibilità della politica
del Consi-glio federale nei confronti del Parlamento e dell´opinione
pubblica. La comunicazione è stata una della mia priorità costanti. Credo di
poter affermare che anche in questo set-tore sono stati compiuti importanti
passi. Anche grazie agli sforzi del vicecancel-liere Achille Casanova,
l´informazione sulle sedute del Consiglio federale è divenuta più continua,
più attiva e più trasparente. Il Consiglio federale è molto più sensibile e
at-tento che in passato alle necessità dell´informazione. Credo che le
vostre domande ot-tengano risposte soddisfacenti. Abbiamo anche potuto
profittare delle nuove tecno-lo-gie, soprattutto di Internet, riuscendo a
seguirne se non addirittura ad anticiparne lo sviluppo. L´amministrazione
federale offre oltre 500 000 pagine su Internet. Si tratta di pagine di
informazione che gli esperti considerano le più consultate della Svizzera.
Sono particolarmente soddisfatto che tutte le leggi siano accessibili agli
utenti e in forma gratuita, il che non è affatto evidente.

Questa nuova politica di informazione del Consiglio federale solleva un
certo numero di problemi. Ho pertanto incaricato il vicecancelliere Achille
Casanova di dirigere un gruppo di lavoro incaricato di studiare l´attività
del Consiglio federale e dell´ammini-strazione prima delle votazioni
federali. Si tratta di accertare in che forma e in quale intensità l´impegno
del Consiglio federale e dei suoi membri siano necessari se non addirittura
legittimi prima di una votazione federale. Anche in questo ambito occorre
giocare la carta della trasparenza.

Mi è capitato di leggere che ero un cancelliere che opera nell´ombra e che
teme la pub-blicità. È vero, ma sono convinto che l´operato di uno stato
maggiore è tanto più effi-cace quanto meno se ne parla. Come stato maggiore
del Consiglio federale la Can-celle-ria non deve condurre una politica. Di
fatto, se ne parla soltanto quando qualcosa non funziona! Sono
particolarmente fiero di avere fruito una sola volta durante questi otto
anni e mezzo del «privilegio» di figurare sui titoli dei giornali, quando la
versione francese del testo dell´iniziativa «abitazione in proprietà per
tutti» fu troncata rispetto alle altre versioni. Ne sono fiero proprio
perché in questa occasione abbiamo saputo reagire con misure trasparenti,
immediate ed efficaci che ci hanno consentito di evitare il peggio.

Conclusioni

Come detto in precedenza:

Il mio obiettivo di cancelliere era di fare in modo che il Consiglio
federale potesse operare nelle migliori condizioni possibili. È ovvio che
l´ambito giuridico e amministrativo svolge anch´esso un ruolo importante.
Dopo il rifiuto della prima LOGA e dei Segretari di Stato, ho tentato di
dare al Consiglio federale strumenti di condotta più moderni grazie a una
nuova LOGA. Credo di poter affermare che l´operazione sia riuscita e che la
nuova legge, purché venga applicata integralmente, offre al Consiglio
federale la flessibilità necessaria per poter fronteggiare anche situazioni
impreviste.

A questo proposito vorrei aggiungere quanto segue:

La scorsa settimana ho partecipato a Napoli a due giornate di lavoro dei
responsabili dei centri di Governo dei Paesi dell´OSCD. Due temi principali
erano all´ordine del giorno: il rafforzamento delle relazioni tra i Governi
e i cittadini e le relazioni trasversali tra i mini-steri. Posso affermare
che l´esempio della Svizzera - con le sue vaste procedure interne ed esterne
di consultazione - ha vivamente interessato i partecipanti. Credo che
nonostante le critiche sovente rivolte alla Svizzera, il nostro sistema di
governo è molto più moderno di quanto si afferma solitamente e che al di
fuori delle nostre frontiere è considerato come un sistema democratico molto
fine e avanzato.

Non dovremo scordarcene quando dovremo decidere la riforma degli strumenti
di condotta dello Stato.

Per concludere, tengo a ringraziarvi per tutto il lavoro che svolgete nel
vostro ruolo di tra-mite dell´informazione governativa e per la benevolenza
testimoniata a miei collaboratori e al sottoscritto durante questi otto anni
e mezzo. Grazie.