196.1
Sezione 1: Disposizioni generali
Sezione 2: Blocco di valori patrimoniali
Sezione 3: Provvedimenti di sostegno
Sezione 4: Confisca di valori patrimoniali
Sezione 5: Restituzione di valori patrimoniali
Sezione 6: Tutela giurisdizionale
Sezione 7: Assistenza tra autorità svizzere, trattamento dei...
Sezione 8: Disposizioni penali
Sezione 9: Disposizioni finali
del 18 dicembre 2015 (Stato 1° luglio 2016)
La presente legge disciplina il blocco, la confisca e la restituzione dei valori patrimoniali di persone politicamente esposte all’estero o di persone a loro vicine, se è presumibile che tali valori siano stati ottenuti mediante corruzione, amministrazione infedele o altri crimini.
Nella presente legge s’intende per:
1 In vista di un’eventuale collaborazione in materia di assistenza giudiziaria con lo Stato di provenienza, il Consiglio federale può ordinare il blocco di valori patrimoniali in Svizzera:
2 Il blocco è ammissibile unicamente alle condizioni seguenti:
3 Prima di ordinare il blocco e salvo se vi è pericolo nel ritardo, il Consiglio federale s’informa sulla posizione dei principali Stati partner e organizzazioni internazionali circa i provvedimenti di blocco. Di regola coordina la sua azione, dal punto di vista temporale e materiale, con l’azione di tali Stati e organizzazioni.
1 In vista dell’apertura di un procedimento di confisca, il Consiglio federale può disporre il blocco di valori patrimoniali in Svizzera:
2 Il blocco è ammissibile unicamente alle condizioni seguenti:
3 Il blocco è ammissibile anche se, dopo la presentazione di una domanda di assistenza giudiziaria, la collaborazione con lo Stato di provenienza è esclusa poiché sussistono motivi per ritenere che il procedimento nello Stato di provenienza non sia conforme ai principi procedurali determinanti di cui all’articolo 2 lettera a della legge del 20 marzo 19811 sull’assistenza internazionale in materia penale e sempre che la tutela degli interessi della Svizzera lo esiga.
1 Se il blocco di cui all’articolo 3 è disposto sotto forma di ordinanza (ordinanza di blocco), il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) può adeguare la lista nominativa delle persone interessate dal blocco in allegato a tale ordinanza. Dopo avere consultato gli altri dipartimenti interessati, può stralciare dalla lista o aggiungervi persone politicamente esposte all’estero o persone a loro vicine, se lo esige il coordinamento internazionale con i principali Stati partner e organizzazioni internazionali o la tutela degli interessi della Svizzera.
2 Il DFAE stralcia senza indugio dalla lista le persone nei confronti delle quali il blocco si rivela ingiustificato.
3 La lista nominativa delle persone in allegato all’ordinanza di blocco è pubblicata nella Raccolta ufficiale delle leggi federali. La lista può contenere dati personali e dati degni di particolare protezione, segnatamente riguardanti l’appartenenza attuale o passata a un partito o l’esistenza di procedimenti o sanzioni penali e amministrativi.
1 Il blocco dei valori patrimoniali di cui all’articolo 3 non può eccedere una durata di quattro anni. Il Consiglio federale può prorogarlo di volta in volta di un anno se lo Stato di provenienza ha espresso la propria volontà di collaborare nell’ambito dell’assistenza giudiziaria. La durata massima del blocco è di dieci anni.
2 I valori patrimoniali bloccati conformemente all’articolo 4 lo rimangono sino al passaggio in giudicato della decisione di confisca. Il blocco dei valori patrimoniali decade se non è introdotta un’azione di confisca entro dieci anni dal passaggio in giudicato della decisione di blocco pronunciata secondo l’articolo 4.
1 Le persone e istituzioni che detengono o gestiscono in Svizzera valori patrimoniali di persone sottoposte a un provvedimento di blocco di cui all’articolo 3 devono notificare senza indugio tali valori patrimoniali all’Ufficio di comunicazione in materia di riciclaggio di denaro (Ufficio di comunicazione).
2 Le persone e istituzioni che, pur non detenendo né gestendo in Svizzera tali valori patrimoniali, ne hanno conoscenza in virtù delle loro funzioni, devono notificarli senza indugio all’Ufficio di comunicazione.
3 In base alle indicazioni ricevute conformemente al capoverso 2, l’Ufficio di comunicazione può chiedere informazioni concernenti valori patrimoniali oggetto di un blocco disposto conformemente alla presente legge a qualsiasi persona e istituzione che potrebbe detenere o gestire tali valori.
4 Le persone e istituzioni di cui ai capoversi 1–3 devono inoltre, su richiesta dell’Ufficio di comunicazione, fornire tutte le informazioni e tutti i documenti relativi ai valori patrimoniali annunciati necessari all’esecuzione della presente legge, sempre che dispongano di tali informazioni.
5 Gli avvocati e i notai non sono sottoposti all’obbligo di notifica e di informazione nella misura in cui sono soggetti al segreto professionale ai sensi dell’articolo 321 del Codice penale1.
6 L’Ufficio di comunicazione trasmette al DFAE e all’Ufficio federale di giustizia (UFG) le informazioni ricevute conformemente ai capoversi 1–3. Il Consiglio federale disciplina le modalità di collaborazione nell’ambito della presente legge tra il DFAE, l’UFG e l’Ufficio di comunicazione.
1 Le persone e istituzioni che detengono o gestiscono in Svizzera valori patrimoniali di persone sottoposte a un provvedimento di blocco conformemente alla presente legge continuano ad amministrare i valori patrimoniali anche dopo il loro blocco. Informano senza indugio il DFAE in caso di rischio di rapido deprezzamento o di manutenzione costosa dei valori.
2 Le persone e istituzioni che amministrano i valori patrimoniali conformemente al capoverso 1 devono fornire al DFAE, su sua richiesta, tutte le informazioni e i documenti relativi al blocco e all’amministrazione dei valori patrimoniali.
3 I principi che disciplinano il collocamento dei valori patrimoniali sequestrati si applicano per analogia all’amministrazione dei valori patrimoniali bloccati conformemente alla presente legge.
4 Il DFAE può ordinare i provvedimenti necessari per prevenire un rischio di rapido deprezzamento o una manutenzione costosa dei valori, compresa la realizzazione immediata secondo le disposizioni della legge federale dell’11 aprile 18891 sulla esecuzione e sul fallimento. Ai proventi della realizzazione si applica il capoverso 1.
5 Se i valori patrimoniali sono bloccati anche nell’ambito di un procedimento penale o di assistenza giudiziaria, la loro amministrazione incombe esclusivamente all’autorità che dirige tale procedimento. Quest’ultima informa il DFAE prima di ordinare la revoca del blocco.
Eccezionalmente, in particolare nei casi di rigore o se lo esige la tutela di importanti interessi della Svizzera, il DFAE può autorizzare la liberazione di una parte dei valori patrimoniali bloccati.
1 Durante il blocco, il Consiglio federale può incaricare il DFAE di cercare una soluzione negoziale che consenta la restituzione integrale o parziale dei valori patrimoniali bloccati. Gli articoli 17–19 si applicano per analogia a tale restituzione.
2 La soluzione negoziale sottostà all’approvazione del Consiglio federale.
3 Se approva la soluzione negoziale, il Consiglio federale revoca il blocco dei valori patrimoniali.
La Confederazione può sostenere lo Stato di provenienza nei suoi sforzi per ottenere la restituzione di valori patrimoniali bloccati.
1 Dopo essersi consultati, il DFAE e l’UFG possono fornire assistenza tecnica allo Stato di provenienza.
2 In particolare possono:
3 Il DFAE coordina tali provvedimenti con gli altri dipartimenti interessati e può collaborare con istituzioni nazionali e internazionali qualificate ai fini della loro attuazione.
1 L’Ufficio di comunicazione può trasmettere al servizio omologo estero nello Stato di provenienza qualsiasi informazione, anche di natura bancaria, ottenuta in applicazione della presente legge per consentire a tale Stato di presentare una domanda di assistenza giudiziaria alla Svizzera o di completare una domanda non sufficientemente motivata.
2 Le informazioni che l’Ufficio di comunicazione ha ottenuto in applicazione della presente legge sono trasmesse alle condizioni e con le modalità di cui agli articoli 30, 31 lettere b e c nonché 32 capoverso 3 della legge del 10 ottobre 19971 sul riciclaggio di denaro. L’articolo 30 capoverso 4 lettera a numero 1 di detta legge non è applicabile.
3 Le informazioni ottenute in applicazione della presente legge non possono essere trasmesse all’estero se:
4 Le informazioni ottenute in applicazione della presente legge sono trasmesse sotto forma di rapporto. Se le circostanze lo esigono, la trasmissione allo Stato di provenienza può avvenire per tappe o essere subordinata a condizioni. Nel fissare le condizioni si tiene conto segnatamente del rispetto del diritto ad un processo equo nello Stato di provenienza.
5 Prima di trasmettere informazioni ottenute in applicazione della presente legge, l’Ufficio di comunicazione consulta l’UFG e il DFAE.
1 Il Consiglio federale può incaricare il Dipartimento federale delle finanze (DFF) di proporre dinanzi al Tribunale amministrativo federale un’azione di confisca dei valori patrimoniali bloccati.
2 Il Tribunale amministrativo federale dispone la confisca dei valori patrimoniali che:
3 Non può essere eccepita la prescrizione dell’azione penale o della pena.
4 In caso di ripresa del procedimento di assistenza giudiziaria internazionale in materia penale, il procedimento di confisca è sospeso sino all’esito del procedimento di assistenza giudiziaria.
1 La provenienza illecita dei valori patrimoniali è presunta se sono soddisfatte le condizioni seguenti:
2 La crescita è esorbitante se vi è una notevole sproporzione, inspiegabile in base all’esperienza normale e al contesto del Paese, tra il reddito legittimo conseguito dalla persona che ha la facoltà di disporre dei valori patrimoniali e l’aumento del patrimonio in questione.
3 La presunzione è infirmata se la liceità dell’acquisizione dei valori patrimoniali è dimostrata con una verosimiglianza preponderante.
Non possono essere confiscati i valori patrimoniali sui quali:
La restituzione dei valori patrimoniali mira a:
1 I valori patrimoniali confiscati sono restituiti mediante il finanziamento di programmi d’interesse pubblico.
2 Il Consiglio federale può concludere accordi per disciplinare le modalità della restituzione.
3 Tali accordi possono disciplinare segnatamente:
4 In assenza di un accordo con lo Stato di provenienza, il Consiglio federale stabilisce le modalità della restituzione. Può segnatamente restituire per il tramite di organismi internazionali o nazionali i valori patrimoniali confiscati e prevedere la supervisione da parte del DFAE.
5 Nei limiti del possibile, il Consiglio federale associa le organizzazioni non governative al processo di restituzione.
1 Un importo forfetario pari al 2,5 per cento al massimo dei valori patrimoniali confiscati può essere assegnato alla Confederazione o ai Cantoni a copertura delle spese di blocco, confisca e restituzione dei valori patrimoniali nonché di quelle dei provvedimenti di sostegno.
2 Il Consiglio federale stabilisce nel singolo caso l’ammontare dell’importo forfetario e le eventuali modalità di ripartizione tra la Confederazione e i Cantoni interessati, dopo averli sentiti.
1 Le persone fisiche e giuridiche i cui nomi sono elencati in allegato a un’ordinanza di blocco possono presentare al DFAE una domanda motivata di cancellazione del proprio nome.
2 Il DFAE decide in merito alla domanda.
1 Le decisioni adottate in virtù della presente legge sono impugnabili conformemente alle disposizioni generali sull’amministrazione della giustizia federale.
2 Il ricorso non ha effetto sospensivo. L’articolo 55 capoverso 2 della legge federale del 20 dicembre 19681 sulla procedura amministrativa non è applicabile.
3 Le ordinanze di blocco non sono impugnabili.
1 Spontaneamente o su richiesta, le autorità federali e cantonali comunicano al DFAE e al DFF le informazioni e i dati personali necessari all’esecuzione della presente legge.
2 Su richiesta, il DFAE comunica alle autorità federali di vigilanza nonché alle autorità federali e cantonali di assistenza giudiziaria e di perseguimento penale le informazioni e i dati personali di cui necessitano per adempiere i loro compiti legali.
3 L’UFG o l’autorità competente per il disbrigo della domanda di assistenza in materia penale informa il DFAE qualora:
Le autorità federali competenti possono trattare dati personali nella misura in cui sia necessario per l’esecuzione della presente legge e delle ordinanze di blocco. Esse possono trattare dati personali degni di particolare protezione solo se è indispensabile per la trattazione di un singolo caso.
Dopo aver consultato gli altri dipartimenti interessati, il DFAE trasmette ogni anno alle commissioni parlamentari competenti un rapporto sui provvedimenti adottati in applicazione della presente legge.
1 È punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria chiunque, intenzionalmente e senza l’autorizzazione del DFAE, esegue pagamenti o trasferimenti da conti bloccati oppure libera valori patrimoniali bloccati.
2 Se l’autore ha agito per negligenza, la pena è della multa sino a 250 000 franchi.
1 È punito con la multa sino a 250 000 franchi chiunque viola intenzionalmente gli obblighi di notifica e di informazione di cui all’articolo 7.
2 Se l’autore ha agito per negligenza, la pena è della multa sino a 100 000 franchi.
Si può prescindere dalla determinazione delle persone punibili e condannare in loro vece l’azienda al pagamento della multa se:
1 La legge federale del 22 marzo 19741 sul diritto penale amministrativo è applicabile alle infrazioni alle disposizioni penali della presente legge. Il DFF è l’autorità di perseguimento e di giudizio.
2 Se è stato chiesto il giudizio di un tribunale o se il DFF ritiene adempiuti i presupposti per una pena o misura privativa della libertà, il giudizio del reato compete alla giurisdizione federale. In tal caso il DFF trasmette gli atti al Ministero pubblico della Confederazione all’attenzione del Tribunale penale federale. La trasmissione degli atti funge da accusa. Gli articoli 73–82 della legge federale sul diritto penale amministrativo sono applicabili per analogia.
1 Se nell’ambito di una causa penale è data sia la competenza del DFF sia quella della giurisdizione federale o cantonale, il DFF può ordinare la riunione del perseguimento penale dinanzi all’autorità di perseguimento che già se ne occupa, sempreché:
2 Le contestazioni tra il DFF e il Ministero pubblico della Confederazione o le autorità cantonali sono decise dalla Corte dei reclami penali del Tribunale penale federale.
Il Consiglio federale emana le disposizioni di esecuzione.
1 La legge del 1° ottobre 20101 sulla restituzione degli averi di provenienza illecita è abrogata.
2 Gli atti normativi qui appresso sono modificati come segue:
...2
1 [RU 2011 275]
2 Le mod. possono essere consultate alla RU 2016 1803.
1 I valori patrimoniali che al momento dell’entrata in vigore della presente legge sono bloccati per decisione del Consiglio federale conformemente all’articolo 2 della legge del 1° ottobre 20101 sulla restituzione degli averi di provenienza illecita (LRAI) o all’articolo 184 capoverso 3 della Costituzione federale restano bloccati. Il blocco è equiparato a un blocco ordinato secondo l’articolo 4.
2 La presente legge si applica alle azioni di confisca presentate dinanzi al Tribunale amministrativo federale conformemente alla LRAI e ancora pendenti al momento dell’entrata in vigore della presente legge.
Data dell’entrata in vigore: 1° luglio 20163
1 RS 1012FF 2014 45553 DCF del 25 mag. 2016.
vom 18. Dezember 2015 (Stand am 1. Juli 2016)
Dieses Gesetz regelt die Sperrung, die Einziehung und die Rückerstattung von Vermögenswerten ausländischer politisch exponierter Personen oder ihnen nahestehender Personen, die vermutlich durch Korruption, ungetreue Geschäftsbesorgung oder andere Verbrechen erworben wurden.
In diesem Gesetz bedeuten:
1 Der Bundesrat kann im Hinblick auf eine allfällige Rechtshilfezusammenarbeit mit dem Herkunftsstaat die Sperrung von Vermögenswerten in der Schweiz anordnen:
2 Die Sperrung ist nur zulässig, wenn die folgenden Voraussetzungen erfüllt sind:
3 Vor der Anordnung einer Sperrung klärt der Bundesrat die Haltung der wichtigsten Partnerländer und internationalen Organisationen bezüglich Sperrungsmassnahmen ab, ausser es sei Gefahr im Verzug. In der Regel stimmt er seine Massnahmen in zeitlicher und inhaltlicher Hinsicht mit den Massnahmen dieser Länder und Organisationen ab.
1 Der Bundesrat kann im Hinblick auf die Einleitung eines Einziehungsverfahrens die Sperrung von Vermögenswerten in der Schweiz verfügen:
2 Die Sperrung ist nur zulässig, wenn die folgenden Voraussetzungen erfüllt sind:
3 Die Sperrung ist ebenfalls zulässig, wenn sich die Zusammenarbeit mit dem Herkunftsstaat nach erfolgter Einreichung eines Rechtshilfeersuchens als ausgeschlossen erweist, weil Gründe für die Annahme bestehen, dass das Verfahren im Herkunftsstaat den massgeblichen Verfahrensgrundsätzen nach Artikel 2 Buchstabe a des Rechtshilfegesetzes vom 20. März 19811 nicht entspricht, und sofern die Wahrung der Schweizer Interessen es erfordert.
1 Wenn die Sperrung nach Artikel 3 in Form einer Verordnung (Sperrungsverordnung) angeordnet wird, so kann das Eidgenössische Departement für auswärtige Angelegenheiten (EDA) die im Anhang dieser Verordnung aufgeführte Namensliste der von der Sperrung betroffenen Personen anpassen. Es kann nach Konsultation der anderen betroffenen Departemente ausländische politisch exponierte Personen oder ihnen nahestehende Personen streichen oder hinzufügen, wenn die internationale Koordination mit den wichtigsten Partnerländern und internationalen Organisationen oder die Wahrung der Schweizer Interessen es erfordern.
2 Das EDA streicht die Personen, gegenüber denen sich die Sperrung als unbegründet erweist, unverzüglich von der Liste.
3 Die im Anhang der Sperrungsverordnung aufgeführte Namensliste wird in der Amtlichen Sammlung des Bundesrechts veröffentlicht. Die Liste kann Personendaten und besonders schützenswerte Daten enthalten, insbesondere Angaben über die aktuelle oder frühere Mitgliedschaft in einer politischen Partei oder über strafrechtliche oder administrative Verfolgungen und Sanktionen.
1 Die Sperrung nach Artikel 3 ist auf höchstens vier Jahre zu befristen. Der Bundesrat kann die Sperrung um jeweils ein Jahr verlängern, sofern der Herkunftsstaat seinen Willen zur Rechtshilfezusammenarbeit ausgedrückt hat. Die maximale Sperrungsdauer beträgt zehn Jahre.
2 Die gemäss Artikel 4 gesperrten Vermögenswerte bleiben bis zum rechtskräftigen Entscheid über ihre Einziehung gesperrt. Wird innert zehn Jahren nach Eintritt der Rechtskraft der nach Artikel 4 verhängten Sperrungsverfügung kein Einziehungsverfahren eingeleitet, so wird die Sperrung hinfällig.
1 Personen und Institutionen, die in der Schweiz Vermögenswerte von Personen halten oder verwalten, die unter eine Sperrungsmassnahme nach Artikel 3 fallen, müssen diese der Meldestelle für Geldwäscherei (Meldestelle) unverzüglich melden.
2 Personen und Institutionen, die, ohne in der Schweiz solche Vermögenswerte zu halten oder zu verwalten, aufgrund ihrer Aufgaben von solchen Vermögenswerten wissen, müssen diese der Meldestelle unverzüglich melden.
3 Gestützt auf die gemäss Absatz 2 erhaltenen Informationen kann die Meldestelle von allen Personen und Institutionen, bei denen die Möglichkeit besteht, dass sie solche Vermögenswerte halten oder verwalten, Auskünfte über die nach diesem Gesetz gesperrten Vermögenswerte verlangen.
4 Die von den Absätzen 1–3 dieser Bestimmung betroffenen Personen und Institutionen müssen im Zusammenhang mit den gemeldeten Vermögenswerten der Meldestelle auf Verlangen ausserdem alle Auskünfte erteilen und alle Unterlagen einreichen, die zum Vollzug dieses Gesetzes erforderlich sind, sofern sie über diese Informationen verfügen.
5 Der Melde- und Auskunftspflicht nicht unterworfen sind Anwältinnen und Anwälte sowie Notarinnen und Notare, soweit ihre Tätigkeit dem Berufsgeheimnis nach Artikel 321 des Strafgesetzbuchs1 untersteht.
6 Die Meldestelle übermittelt die gemäss den Absätzen 1–3 erhaltenen Informationen dem EDA und dem Bundesamt für Justiz (BJ). Der Bundesrat regelt die Modalitäten der Zusammenarbeit zwischen dem EDA, dem BJ und der Meldestelle im Rahmen dieses Gesetzes.
1 Personen und Institutionen, die in der Schweiz Vermögenswerte von Personen halten oder verwalten, die unter eine Sperrungsmassnahme nach diesem Gesetz fallen, verwalten die Vermögenswerte nach deren Sperrung weiterhin. Sie informieren das EDA unverzüglich, falls ein rascher Wertverlust droht oder ein kostspieliger Unterhalt vorliegt.
2 Personen und Institutionen, die die Vermögenswerte nach Absatz 1 verwalten, reichen dem EDA auf dessen Verlangen alle Informationen und Unterlagen im Zusammenhang mit der Vermögenssperrung und -verwaltung ein.
3 Die Grundsätze für die Anlage beschlagnahmter Vermögenswerte gelten sinngemäss für die Verwaltung der nach diesem Gesetz gesperrten Vermögenswerte.
4 Das EDA kann die erforderlichen Massnahmen anordnen, um einen drohenden raschen Wertverlust oder einen kostspieligen Unterhalt zu verhindern, einschliesslich der sofortigen Verwertung nach den Bestimmungen des Bundesgesetzes vom 11. April 18891 über Schuldbetreibung und Konkurs. Absatz 1 ist auf den Verwertungserlös anwendbar.
5 Sind die Vermögenswerte auch im Rahmen eines Straf- oder Rechtshilfeverfahrens gesperrt, so obliegt ihre Verwaltung ausschliesslich der Behörde, die jenes Verfahren leitet. Diese informiert das EDA, bevor sie die Aufhebung der Sperrung der Vermögenswerte anordnet.
Das EDA kann ausnahmsweise die Freigabe einzelner gesperrter Vermögenswerte bewilligen, insbesondere in Härtefällen oder Fällen, in denen die Wahrung wichtiger Schweizer Interessen dies erfordert.
1 Der Bundesrat kann das EDA beauftragen, während der Sperrung eine gütliche Einigung zu suchen, die die vollständige oder teilweise Rückerstattung der gesperrten Vermögenswerte ermöglicht. Für diese Rückerstattung gelten die Artikel 17–19 sinngemäss.
2 Die gütliche Einigung bedarf der Genehmigung durch den Bundesrat.
3 Genehmigt der Bundesrat die gütliche Einigung, so hebt er die Sperrung auf.
Der Bund kann den Herkunftsstaat in dessen Bemühungen um Rückerstattung gesperrter Vermögenswerte unterstützen.
1 Das EDA und das BJ können nach gegenseitigen Konsultationen dem Herkunftsstaat technische Unterstützung leisten.
2 Sie können insbesondere:
3 Das EDA koordiniert die Massnahmen mit den anderen betroffenen Departementen und kann für deren Umsetzung mit geeigneten nationalen und internationalen Institutionen zusammenarbeiten.
1 Die Meldestelle kann Informationen, einschliesslich Bankinformationen, die sie in Anwendung dieses Gesetzes erlangt hat, an die entsprechende ausländische Meldestelle im Herkunftsstaat übermitteln, um dem Herkunftsstaat zu ermöglichen, ein Rechtshilfeersuchen an die Schweiz zu stellen oder ein unzureichend substantiiertes Rechtshilfeersuchen zu ergänzen.
2 Die Übermittlung der Informationen, welche die Meldestelle in Anwendung dieses Gesetzes erlangt hat, erfolgt gemäss den Bestimmungen und Modalitäten von Artikel 30, 31 Buchstaben b und c sowie 32 Absatz 3 des Geldwäschereigesetzes vom 10. Oktober 19971. Artikel 30 Absatz 4 Buchstabe a Ziffer 1 des Geldwäschereigesetzes ist nicht anwendbar.
3 Informationen, die in Anwendung dieses Gesetzes erlangt wurden, dürfen nicht ins Ausland übermittelt werden, wenn:
4 Informationen, die in Anwendung dieses Gesetzes erlangt wurden, sind in Berichtsform zu übermitteln. Liegen besondere Umstände vor, kann die Übermittlung an den Herkunftsstaat gestaffelt oder mit Auflagen erfolgen. Bei der Festlegung der Auflagen trägt die Meldestelle namentlich der Einhaltung des Rechts auf ein faires Verfahren im Herkunftsstaat Rechnung.
5 Vor der Übermittlung der in Anwendung dieses Gesetzes erlangten Informationen konsultiert die Meldestelle das BJ und das EDA.
1 Der Bundesrat kann das Eidgenössische Finanzdepartement (EFD) beauftragen, vor dem Bundesverwaltungsgericht Klage auf Einziehung gesperrter Vermögenswerte zu erheben.
2 Das Bundesverwaltungsgericht ordnet die Einziehung von Vermögenswerten an, die:
3 Es kann keine Verjährung der Strafverfolgung oder der Strafe geltend gemacht werden.
4 Das Einziehungsverfahren wird bei einer Wiederaufnahme des internationalen Rechtshilfeverfahrens in Strafsachen bis zum rechtskräftigen Entscheid darüber ausgesetzt.
1 Es gilt die Vermutung, dass Vermögenswerte unrechtmässig erworben wurden, wenn:
2 Der Vermögensanstieg ist ausserordentlich stark, wenn ein grosses, nicht durch die allgemeine Lebenserfahrung und den Kontext des Landes zu erklärendes Missverhältnis zwischen dem rechtmässigen Einkommen der Person, deren Verfügungsmacht die Vermögenswerte unterliegen, und dem fraglichen Vermögensanstieg besteht.
3 Die Vermutung wird umgestossen, wenn mit überwiegender Wahrscheinlichkeit nachgewiesen werden kann, dass die Vermögenswerte rechtmässig erworben wurden.
Nicht eingezogen werden können Vermögenswerte:
Die Rückerstattung von Vermögenswerten hat zum Ziel:
1 Die eingezogenen Vermögenswerte werden über die Finanzierung von Programmen von öffentlichem Interesse rückerstattet.
2 Zur Regelung der Rückerstattung kann der Bundesrat Abkommen abschliessen.
3 Solche Abkommen können insbesondere regeln:
4 Kommt keine Einigung mit dem Herkunftsstaat zustande, so legt der Bundesrat die Rückerstattungsmodalitäten selber fest. Er kann insbesondere die eingezogenen Vermögenswerte über internationale oder nationale Institutionen rückerstatten und eine Überwachung durch das EDA vorsehen.
5 Er bezieht die Nichtregierungsorganisationen so weit wie möglich in den Rückerstattungsprozess ein.
1 Zur Deckung der Kosten für die Sperrung, Einziehung und Rückerstattung von Vermögenswerten sowie für die Unterstützungsmassnahmen kann ein Pauschalbetrag von höchstens 2,5 Prozent der eingezogenen Vermögenswerte zugunsten des Bundes oder der Kantone abgezogen werden.
2 Der Bundesrat legt den Pauschalbetrag und gegebenenfalls die Modalitäten für dessen Aufteilung zwischen Bund und Kantonen nach deren Anhörung im Einzelfall fest.
1 Natürliche und juristische Personen, deren Namen im Anhang einer Sperrungsverordnung aufgeführt sind, können ein begründetes Gesuch um Streichung ihres Namens an das EDA richten.
2 Das EDA entscheidet über das Gesuch.
1 Gegen Verfügungen nach diesem Gesetz kann nach den allgemeinen Bestimmungen über die Bundesrechtspflege Beschwerde geführt werden.
2 Die Beschwerde hat keine aufschiebende Wirkung. Artikel 55 Absatz 2 des Verwaltungsverfahrensgesetzes vom 20. Dezember 19681 ist nicht anwendbar.
3 Nicht anfechtbar sind Sperrungsverordnungen.
1 Die Behörden des Bundes sowie der Kantone übermitteln dem EDA und dem EFD spontan oder auf Verlangen die für den Vollzug dieses Gesetzes erforderlichen Informationen und Personendaten.
2 Das EDA übermittelt den Aufsichtsbehörden des Bundes und den Rechtshilfe- und Strafverfolgungsbehörden des Bundes und der Kantone auf Verlangen Informationen und Personendaten, die diese zur Erfüllung ihrer gesetzlichen Aufgaben benötigen.
3 Das BJ oder die für die Ausführung eines Ersuchens um Zusammenarbeit in Strafsachen zuständige Behörde informiert das EDA, wenn:
Die zuständigen Behörden des Bundes dürfen Personendaten bearbeiten, soweit dies für den Vollzug dieses Gesetzes und der Sperrungsverordnungen erforderlich ist. Besonders schützenswerte Personendaten dürfen nur bearbeitet werden, wenn dies zur Behandlung des Einzelfalles unentbehrlich ist.
Das EDA übermittelt, nach Konsultation der anderen betroffenen Departemente, den zuständigen parlamentarischen Kommissionen jedes Jahr einen Bericht über die in Anwendung dieses Gesetzes getroffenen Massnahmen.
1 Wer vorsätzlich ohne Bewilligung des EDA Zahlungen oder Übertragungen aus gesperrten Konten tätigt oder gesperrte Vermögenswerte freigibt, wird mit Freiheitsstrafe bis zu drei Jahren oder Geldstrafe bestraft.
2 Wird die Tat fahrlässig begangen, so ist die Strafe Busse bis zu 250 000 Franken.
1 Wer vorsätzlich die Melde- und Auskunftspflicht nach Artikel 7 verletzt, wird mit Busse bis zu 250 000 Franken bestraft.
2 Wird die Tat fahrlässig begangen, so ist die Strafe Busse bis zu 100 000 Franken.
Von der Ermittlung der strafbaren Personen kann Umgang genommen und an ihrer Stelle der Geschäftsbetrieb zur Bezahlung der Busse verurteilt werden, wenn:
1 Für Widerhandlungen gegen die Strafbestimmungen dieses Gesetzes ist das Bundesgesetz vom 22. März 19741 über das Verwaltungsstrafrecht anwendbar. Verfolgende und urteilende Behörde ist das EFD.
2 Ist die gerichtliche Beurteilung verlangt worden oder hält das EFD die Voraussetzungen für eine Freiheitsstrafe oder eine freiheitsentziehende Massnahme für gegeben, so untersteht die strafbare Handlung der Bundesgerichtsbarkeit. In diesem Fall überweist das EFD die Akten der Bundesanwaltschaft zuhanden des Bundesstrafgerichts. Die Überweisung gilt als Anklage. Die Artikel 73–82 des Bundesgesetzes über das Verwaltungsstrafrecht gelten sinngemäss.
1 Sind in einer Strafsache sowohl die Zuständigkeit des EFD als auch Bundesgerichtsbarkeit oder kantonale Gerichtsbarkeit gegeben, so kann das EFD die Vereinigung der Strafverfolgung in der Hand der bereits mit der Sache befassten Strafverfolgungsbehörde anordnen, sofern:
2 Über Anstände zwischen dem EFD und der Bundesanwaltschaft oder den kantonalen Behörden entscheidet die Beschwerdekammer des Bundesstrafgerichts.
Der Bundesrat erlässt die Ausführungsbestimmungen.
1 Das Bundesgesetz vom 1. Oktober 20101 über die Rückerstattung unrechtmässig erworbener Vermögenswerte politisch exponierter Personen wird aufgehoben.
2 Die nachstehenden Erlasse werden wie folgt geändert:
1 [AS 2011 275]
2 Die Änderungen können unter AS 2016 1803 konsultiert werden.
1 Vermögenswerte, die beim Inkrafttreten dieses Gesetzes aufgrund einer Verfügung des Bundesrates nach Artikel 2 des Bundesgesetzes vom 1. Oktober 20101 (RuVG) über die Rückerstattung unrechtmässig erworbener Vermögenswerte politisch exponierter Personen oder gestützt auf Artikel 184 Absatz 3 der Bundesverfassung gesperrt sind, bleiben gesperrt. Die Sperrung ist einer nach Artikel 4 angeordneten Sperrung gleichgestellt.
2 Dieses Gesetz gilt für Klagen auf Einziehung, die vor dem Bundesverwaltungsgericht gestützt auf das RuVG eingereicht wurden und beim Inkrafttreten dieses Gesetzes noch hängig sind.
Datum des Inkrafttretens: 1. Juli 20163
1 SR 1012BBl 2014 52653 BRB vom 25. Mai 2016
du 18 décembre 2015 (Etat le 1er juillet 2016)
La présente loi règle le blocage, la confiscation et la restitution de valeurs patrimoniales de personnes politiquement exposées à l’étranger ou de leurs proches lorsqu’il y a lieu de supposer que ces valeurs ont été acquises par des actes de corruption ou de gestion déloyale ou par d’autres crimes.
Au sens de la présente loi, on entend par:
1 En vue de soutenir une éventuelle coopération dans le cadre de l’entraide judiciaire avec l’Etat d’origine, le Conseil fédéral peut ordonner le blocage en Suisse de valeurs patrimoniales:
2 Le blocage n’est admissible qu’aux conditions suivantes:
3 Avant d’ordonner le blocage et sauf s’il y a péril en la demeure, le Conseil fédéral se renseigne sur la position des principaux Etats partenaires et organisations internationales concernant les mesures de blocage. En règle générale, il coordonne son action du point de vue temporel et matériel avec l’action de ces Etats et organisations.
1 En vue de l’ouverture d’une procédure de confiscation, le Conseil fédéral peut décider du blocage en Suisse de valeurs patrimoniales:
2 Le blocage n’est admissible qu’aux conditions suivantes:
3 Le blocage est également admissible si, après le dépôt d’une demande d’entraide judiciaire, la coopération avec l’Etat d’origine s’avère exclue du fait qu’il existe des raisons de croire que la procédure dans l’Etat d’origine ne respecte pas les principes de procédure déterminants prévus à l’art. 2, let. a, de la loi du 20 mars 1981 sur l’entraide pénale internationale1 et pour autant que la sauvegarde des intérêts de la Suisse l’exige.
1 Lorsque le blocage prononcé en vertu de l’art. 3 revêt la forme d’une ordonnance (ordonnance de blocage), le Département fédéral des affaires étrangères (DFAE) peut adapter la liste nominative des personnes visées par le blocage des valeurs patrimoniales qui figure en annexe de cette ordonnance. Après consultation des autres départements concernés, il peut ajouter ou radier des personnes politiquement exposées à l’étranger ou leurs proches, si la coordination internationale avec les principaux Etats partenaires et organisations internationales ou la sauvegarde des intérêts de la Suisse l’exige.
2 Le DFAE radie sans délai de cette liste les personnes contre lesquelles le blocage s’avère infondé.
3 La liste nominative des personnes qui figure en annexe de l’ordonnance de blocage est publiée au Recueil officiel du droit fédéral. Elle peut contenir des données personnelles et des données sensibles, notamment quant à l’appartenance actuelle ou passée à un parti politique ou quant à l’existence de poursuites ou de sanctions pénales ou administratives.
1 La durée du blocage de valeurs patrimoniales prononcé en vertu de l’art. 3 est de quatre ans au plus. Le Conseil fédéral peut prolonger le blocage d’un an renouvelable si l’Etat d’origine a exprimé sa volonté de coopérer dans le cadre de l’entraide judiciaire. La durée maximale du blocage est de dix ans.
2 Les valeurs patrimoniales bloquées en application de l’art. 4 restent bloquées jusqu’à l’entrée en force de la décision relative à leur confiscation. Si aucune action en confiscation n’est ouverte dans un délai de dix ans à compter de l’entrée en force de la décision de blocage prononcée en vertu de l’art. 4, le blocage des valeurs patrimoniales est caduc.
1 Les personnes et les institutions qui détiennent ou gèrent en Suisse des valeurs patrimoniales de personnes tombant sous le coup d’une mesure de blocage au sens de l’art. 3 doivent les communiquer sans délai au Bureau de communication en matière de blanchiment d’argent (bureau de communication).
2 Les personnes et les institutions qui, sans détenir ou gérer en Suisse de telles valeurs patrimoniales, en ont connaissance de par leurs fonctions, doivent les communiquer immédiatement au bureau de communication.
3 Sur la base des indications reçues en vertu de l’al. 2, le bureau de communication peut demander des informations concernant des valeurs patrimoniales visées par un blocage prononcé en vertu de la présente loi à toute personne ou institution pouvant détenir ou gérer de telles valeurs.
4 Les personnes et les institutions visées aux al. 1 à 3 doivent, sur demande du bureau de communication, fournir en outre toutes les informations et tous les documents relatifs aux valeurs patrimoniales annoncées qui sont nécessaires à l’exécution de la présente loi, pour autant qu’elles disposent de ces informations.
5 Les avocats et les notaires ne sont pas soumis à l’obligation de communiquer et de renseigner dans la mesure où ils sont astreints au secret professionnel au sens de l’art. 321 du code pénal1.
6 Le bureau de communication transmet les informations reçues en vertu des al. 1 à 3 au DFAE et à l’Office fédéral de la justice (OFJ). Le Conseil fédéral règle les modalités de la collaboration, dans le cadre de la présente loi, entre le DFAE, l’OFJ et le bureau de communication.
1 Les personnes et les institutions qui détiennent ou gèrent en Suisse des valeurs patrimoniales faisant l’objet d’une mesure de blocage au sens de la présente loi continuent à les administrer après leur blocage. Elles informent sans délai le DFAE en cas de risque de dépréciation rapide des valeurs ou en présence d’un entretien dispendieux de celles-ci.
2 Les personnes et les institutions qui administrent les valeurs patrimoniales en vertu de l’al. 1 doivent, sur demande du DFAE, fournir à celui-ci toutes les informations et tous les documents relatifs au blocage et à la gestion des valeurs patrimoniales.
3 Les principes régissant le placement des valeurs patrimoniales séquestrées s’appliquent par analogie à l’administration des valeurs patrimoniales bloquées en vertu de la présente loi.
4 Le DFAE peut ordonner les mesures nécessaires pour prévenir un risque de dépréciation rapide des valeurs ou un entretien dispendieux de celles-ci, y compris la réalisation immédiate selon les dispositions de la loi fédérale du 11 avril 1889 sur la poursuite pour dettes et la faillite1. L’al. 1 s’applique au produit de la réalisation.
5 Si les valeurs patrimoniales sont également bloquées dans le cadre d’une procédure pénale ou d’une procédure d’entraide judiciaire, leur gestion incombe exclusivement à l’autorité qui dirige la procédure pénale ou de la procédure d’entraide judiciaire. Celle-ci informe le DFAE avant d’ordonner la levée du blocage.
Dans des cas exceptionnels, en particulier dans les cas de rigueur ou lorsque la sauvegarde d’importants intérêts de la Suisse l’exige, le DFAE peut autoriser la libération d’une partie des valeurs patrimoniales bloquées.
1 Pendant la durée du blocage, le Conseil fédéral peut charger le DFAE de rechercher une solution transactionnelle en vue de permettre la restitution intégrale ou partielle des valeurs patrimoniales bloquées. Les art. 17 à 19 s’appliquent par analogie à cette restitution.
2 La solution transactionnelle est soumise à l’approbation du Conseil fédéral.
3 Si le Conseil fédéral approuve la solution transactionnelle, il lève le blocage des valeurs patrimoniales.
La Confédération peut soutenir l’Etat d’origine dans ses efforts pour obtenir la restitution des valeurs patrimoniales bloquées.
1 Le DFAE et l’OFJ peuvent, après s’être consultés, fournir une assistance technique à l’Etat d’origine.
2 Ils peuvent notamment:
3 Le DFAE coordonne ces mesures avec les autres départements concernés et peut collaborer avec des institutions nationales et internationales qualifiées en vue de leur exécution.
1 Le bureau de communication peut transmettre à son homologue étranger dans l’Etat d’origine toute information, y compris bancaire, qu’il a obtenue en application de la présente loi, pour permettre à cet Etat d’adresser une demande d’entraide judiciaire à la Suisse ou de compléter une demande insuffisamment étayée.
2 La transmission des informations que le bureau de communication a obtenues en application de la présente loi a lieu selon les conditions et les modalités des art. 30, 31, let. b et c, et 32, al. 3, de la loi du 10 octobre 1997 sur le blanchiment d’argent1. L’art. 30, al. 4, let. a, ch. 1, de ladite loi ne s’applique pas.
3 Les informations obtenues en application de la présente loi ne peuvent être transmises à l’étranger si:
4 Les informations obtenues en application de la présente loi doivent être transmises sous forme de rapport. Si les circonstances l’exigent, la transmission d’informations à l’Etat d’origine peut être échelonnée ou soumise à conditions. En déterminant les conditions, le bureau de communication tient notamment compte du respect du droit à un procès équitable dans l’Etat d’origine.
5 Avant de transmettre des informations obtenues en application de la présente loi, le bureau de communication consulte l’OFJ ainsi que le DFAE.
1 Le Conseil fédéral peut charger le Département fédéral des finances (DFF) d’ouvrir devant le Tribunal administratif fédéral une action en confiscation des valeurs patrimoniales bloquées.
2 Le Tribunal administratif fédéral prononce la confiscation des valeurs patrimoniales qui:
3 La prescription de l’action pénale ou de la peine ne peut être invoquée.
4 En cas de reprise de la procédure d’entraide judiciaire internationale en matière pénale, la procédure en confiscation est suspendue jusqu’à droit connu.
1 L’origine illicite des valeurs patrimoniales est présumée lorsque les conditions suivantes sont remplies:
2 L’accroissement est exorbitant s’il y a une disproportion importante, ne s’expliquant pas par l’expérience générale de la vie et le contexte du pays, entre le revenu légitime acquis par la personne qui a le pouvoir de disposition sur les valeurs patrimoniales et l’augmentation du patrimoine en cause.
3 La présomption est renversée si la licéité de l’acquisition des valeurs patrimoniales est démontrée avec une vraisemblance prépondérante.
Les valeurs patrimoniales ne peuvent pas être confisquées dans les cas suivants:
La restitution des valeurs patrimoniales poursuit les buts suivants:
1 La restitution des valeurs patrimoniales confisquées s’effectue par le financement de programmes d’intérêt public.
2 Le Conseil fédéral peut conclure des accords afin de régler les modalités de la restitution.
3 De tels accords peuvent porter notamment sur les éléments suivants:
4 A défaut d’accord avec l’Etat d’origine, le Conseil fédéral fixe les modalités de la restitution. Il peut notamment restituer les valeurs patrimoniales confisquées par l’entremise d’organismes internationaux ou nationaux et prévoir une supervision par le DFAE.
5 Il associe autant que possible les organisations non gouvernementales au processus de restitution.
1 Un montant forfaitaire correspondant à 2,5 % au plus des valeurs patrimoniales confisquées peut être attribué à la Confédération ou aux cantons pour couvrir les frais de blocage, de confiscation et de restitution de valeurs patrimoniales, ainsi que les frais des mesures de soutien.
2 Le Conseil fédéral fixe au cas par cas le montant du forfait et les éventuelles modalités de partage entre la Confédération et les cantons concernés, après avoir entendu ceux-ci.
1 Les personnes physiques et morales dont le nom figure en annexe d’une ordonnance de blocage peuvent déposer une requête motivée de radiation de leur nom auprès du DFAE.
2 Le DFAE statue sur la demande.
1 Conformément aux dispositions générales de la procédure fédérale, un recours peut être déposé contre les décisions prises en vertu de la présente loi.
2 Le recours n’a pas d’effet suspensif. L’art. 55, al. 2, de la loi fédérale du 20 décembre 1968 sur la procédure administrative1 n’est pas applicable.
3 Les ordonnances de blocage ne sont pas sujettes à recours.
1 Les autorités fédérales et cantonales transmettent les informations et les données personnelles nécessaires à l’exécution de la présente loi au DFAE et au DFF, spontanément ou à la demande de ceux-ci.
2 Le DFAE transmet aux autorités fédérales de surveillance ainsi qu’aux autorités fédérales et cantonales d’entraide judiciaire et de poursuite pénale qui en font la demande les informations et les données personnelles nécessaires à l’accomplissement de leurs tâches légales.
3 L’OFJ ou l’autorité chargée de l’exécution d’une demande d’entraide judiciaire en matière pénale informe le DFAE si:
Les autorités compétentes de la Confédération peuvent traiter des données personnelles lorsque l’exécution de la présente loi et des ordonnances de blocage l’exige. Elles peuvent traiter des données sensibles lorsque cela est indispensable au règlement de cas particuliers.
Le DFAE transmet chaque année un rapport sur les mesures prises en application de la présente loi aux commissions parlementaires compétentes, après avoir consulté les autres départements concernés.
1 Est puni d’une peine privative de liberté de trois ans au plus ou d’une peine pécuniaire quiconque effectue intentionnellement et sans autorisation du DFAE des paiements ou des transferts depuis des comptes bloqués ou libère des valeurs patrimoniales.
2 Si l’auteur agit par négligence, il est puni d’une amende de 250 000 francs au plus.
1 Est puni d’une amende de 250 000 francs au plus quiconque viole intentionnellement les obligations de communiquer et de renseigner énoncées à l’art. 7.
2 Si l’auteur agit par négligence, il est puni d’une amende de 100 000 francs au plus.
Il est loisible de renoncer à poursuivre les personnes punissables et de condamner à leur place l’entreprise au paiement de l’amende, si les conditions suivantes sont remplies:
1 La loi fédérale du 22 mars 1974 sur le droit pénal administratif1 est applicable aux infractions à la présente loi. Le DFF est l’autorité de poursuite et de jugement compétente.
2 Si un jugement par un tribunal a été demandé ou si le DFF estime que les conditions requises pour infliger une peine ou une mesure privative de liberté sont remplies, le jugement relève de la juridiction fédérale. Dans ce cas, le DFF dépose le dossier auprès du Ministère public de la Confédération, qui le transmet au Tribunal pénal fédéral. Le renvoi pour jugement tient lieu d’accusation. Les art. 73 à 82 de la loi fédérale sur le droit pénal administratif sont applicables par analogie.
1 Lorsqu’une affaire pénale relève à la fois de la compétence du DFF et de la juridiction fédérale ou cantonale, le DFF peut ordonner la jonction des procédures devant l’autorité de poursuite pénale déjà saisie de l’affaire, pour autant que les conditions suivantes soient remplies:
2 La Cour des plaintes du Tribunal pénal fédéral tranche les contestations entre le DFF et le Ministère public de la Confédération ou les autorités cantonales.
Le Conseil fédéral édicte les dispositions d’exécution.
1 La loi du 1er octobre 2010 sur la restitution des avoirs illicites1 est abrogée.
2 Les actes mentionnés ci-après sont modifiés comme suit:
1 [RO 2011 275]
2 Les mod. peuvent être consultées au RO 2016 1803.
1 Les valeurs patrimoniales bloquées au moment de l’entrée en vigueur de la présente loi par une décision du Conseil fédéral fondée sur l’art. 2 de la loi du 1er octobre 2010 sur la restitution des avoirs illicites (LRAI)1 ou sur l’art. 184, al. 3, de la Constitution restent bloquées. Le blocage est assimilé à un blocage prononcé en vertu de l’art. 4.
2 La présente loi s’applique aux actions en confiscation introduites devant le Tribunal administratif fédéral sur la base de la LRAI et qui sont encore pendantes lors de l’entrée en vigueur de la présente loi.
Date de l’entrée en vigueur: 1er juillet 20163
1* Les termes désignant des personnes s’appliquent également aux femmes et aux hommes. RS 1012FF 2014 51213 ACF du 25 mai 2016.
English is not an official language of the Swiss Confederation. This translation is provided for information purposes only and has no legal force.
of 18 December 2015 (Status as of 1 July 2016)
This Act governs the freezing, confiscation and restitution of assets held by foreign politically exposed persons or their close associates, where there is reason to assume that those assets were acquired through acts of corruption, criminal mismanagement or by other felonies.
Within the meaning of the present Act,
1 In order to support future cooperation within the framework of mutual legal assistance proceedings with the country of origin, the Federal Council may order the freezing of assets in Switzerland:
2 An asset freeze shall be admissible if the following conditions are met:
3 Prior to ordering an asset freeze, and barring exigent circumstances, the Federal Council shall inquire into the position of Switzerland’s main partner countries, and of international organisations, with regard to freezing orders. As a rule, it shall coordinate the timing and substance of the measures it orders with measures taken by those countries and organisations.
1 The Federal Council may order an asset freeze in Switzerland in anticipation of initiating proceedings for the confiscation of assets:
2 An asset freeze shall be admissible if the following conditions are met:
3 An asset freeze shall also be admissible where, following receipt of a request for mutual legal assistance, cooperation with the country of origin proves to be impossible because there are reasons to believe that proceedings in the country of origin do not satisfy the essential principles of procedure foreseen in Article 2 letter a of the Mutual Assistance Act of 20 March 19811 and where the safeguarding of Switzerland's interests so requires.
1 Where the asset freeze ordered pursuant to Article 3 of this Act takes the form of an administrative ordinance (asset freeze ordinance), the Federal Department of Foreign Affairs (FDFA) may amend the list of persons named in the asset freeze, as appended to that ordinance. Following consultation with the other departments concerned, the FDFA may add or remove the names of foreign politically exposed persons or their close associates where international coordination with the main partner countries and international organisations or the safeguarding of Switzerland’s interests so requires.
2 The FDFA shall immediately remove from that list the names of those persons against whom the freeze is found to be groundless.
3 The list of the names of persons appended to the asset freeze ordinance shall be published in the Official Compilation of Federal Legislation. It may include personal and sensitive data concerning, in particular, current or past membership of a political party or the existence of pending criminal or administrative proceedings or sanctions.
1 A freeze ordered pursuant to Article 3 shall be limited to a maximum duration of four years. The Federal Council may extend the freeze for an additional year, renewable annually, where the country of origin has expressed its willingness to cooperate within the framework of mutual legal assistance proceedings. The maximum duration of the asset freeze is ten years.
2 Assets frozen pursuant to Article 4 shall remain frozen until such time as the decision concerning their confiscation becomes enforceable. Where no proceedings for confiscation of the assets have been instigated within a period of 10 years from the date the freezing order issued pursuant to Article 4 becomes enforceable, the freeze on the assets shall be lifted.
1 Persons or institutions who hold or manage in Switzerland assets of persons affected by an asset freeze within the meaning of Article 3 must immediately report these assets to the Money Laundering Reporting Office Switzerland (MROS).
2 Persons or institutions that neither hold nor manage such assets in Switzerland, but who have knowledge thereof by virtue of the functions they perform, must report the assets immediately to MROS.
3 Based on reports received pursuant to paragraph 2, MROS may request information from any person or institution that may hold or manage assets covered by a freeze ordered under the provisions of the present Act.
4 Persons or institutions subject to the terms of paragraphs 1 to 3 have the further duty to produce, at the request of MROS, all information and documents relating to the reported assets as may be required for the enforcement of the present Act, to the extent that they possess any such information.
5 Lawyers and notaries are not subject to the duty to report and inform where they are constrained by the duty of professional confidentiality within the meaning of Article 321 of the Swiss Criminal Code.1
6 MROS shall transmit the information received pursuant to the provisions of paragraphs 1 to 3 to the FDFA and the Federal Office of Justice (FOJ). The Federal Council shall determine the procedures for cooperation in the framework of this Act between the FDFA, the FOJ and the MROS.
1 Persons and institutions who hold or manage in Switzerland assets that have been made subject to a freezing order pursuant to the terms of this Act shall continue to administer them once the order has been issued. They shall inform the FDFA immediately where the value of the assets is at risk of declining rapidly or the cost of maintaining the assets is excessive.
2 Persons and institutions who administer frozen assets pursuant to paragraph 1 shall provide the FDFA, on its request, with all information and documents relating to the freezing and management of the assets in question.
3 The principles that govern the investment of seized assets apply mutatis mutandis to the administration of assets frozen under the provisions of this Act.
4 The FDFA may order the measures necessary to avoid the risk of a rapid decline in the value of the assets or excessive maintenance costs, including the immediate liquidation of the assets pursuant to the provisions of the Federal Act of 11 April 18891 on Debt Enforcement and Bankruptcy. The terms of paragraph 1 also apply to the liquidation proceeds.
5 Where a freeze on the assets has also been imposed within the framework of criminal proceedings or of mutual legal assistance proceedings, management of the assets is the responsibility solely of the authority overseeing the criminal proceedings or the mutual legal assistance proceedings. That authority shall inform the FDFA before ordering the freeze to be lifted.
In exceptional cases, in particular in cases of hardship or where the safeguarding of important Swiss interests so requires, the FDFA may authorise the release of a portion of the frozen assets.
1 Throughout the period in which the asset freeze is in force, the Federal Council may instruct the FDFA to seek an amicable settlement so as to permit the full or partial restitution of the frozen assets. Articles 17 through 19 apply mutatis mutandis to this restitution.
2 Any amicable settlement is subject to the approval of the Federal Council.
3 If the Federal Council approves the amicable settlement, it shall lift the freeze on the assets.
The Confederation may provide the country of origin with assistance in its efforts to obtain restitution of the frozen assets.
1 The FDFA and the FOJ may, after consulting one another, provide the country of origin with technical assistance.
2 They may, in particular:
3 The FDFA shall coordinate these measures with the other departments concerned and may cooperate with qualified domestic and international institutions for their implementation.
1 MROS may transmit to its counterpart abroad in the country of origin any information, including bank information, that it has obtained under the provisions of this Act in order to permit that country to prepare a request for mutual legal assistance from Switzerland or to complete an insufficiently substantiated request.
2 The transmission of information obtained by MROS under the provisions of this Act shall proceed subject to the terms set out in Article 30, Article 31 letter b and c and Article 32 paragraph 3 of the Anti-Money Laundering Act of 10 October 19971. Article 30 paragraph 4 letter a number 1 of that Act does not apply.
3 The information obtained under the provisions of this Act shall not be transmitted abroad if:
4 The information obtained under the provisions of this Act shall be transmitted in the form of a report. If required by the circumstances, the transmission of information to the country of origin may take place in stages or be subject to conditions. In defining the conditions, MROS shall take particular account of the need to respect the right to a fair trial in the country of origin.
5 Before transmitting information obtained under the provisions of the present Act, the MROS shall consult with both the FOJ and the FDFA.
1 The Federal Council may instruct the Federal Department of Finance (FDF) to take legal action before the Federal Administrative Court for the confiscation of frozen assets.
2 The Federal Administrative Court shall order the confiscation of assets:
3 No statute of limitations in respect of criminal prosecution or penalties may be applied.
4 Should mutual legal assistance proceedings in criminal matters resume, confiscation proceedings shall be suspended until such time as a final decision has been reached in those proceedings.
1 There shall be a presumption that assets are of illicit origin where the following conditions are fulfilled:
2 An increase shall be considered inordinate where there is a significant disproportion, inconsistent with ordinary experience and the prevailing circumstances in the country, between the income legitimately earned by the person with the power of disposal over the assets and the growth in that person’s wealth.
3 This presumption shall be reversed where it has been demonstrated with overwhelming probability that the assets in question were acquired legitimately.
Assets may not be confiscated in the following cases:
The restitution of assets is made in pursuit of the following objectives:
1 The restitution of confiscated assets is made through the financing of programmes of public interest.
2 The Federal Council may conclude agreements governing the restitution of assets.
3 Such agreements may cover, in particular:
4 In the absence of an agreement with the country of origin, the Federal Council shall determine the process of restitution. It may, in particular, return confiscated assets via international or national organisations, and provide for the supervision of the FDFA.
5 To the extent possible, it shall include non-governmental organisations in the restitution process.
1 A lump-sum amount not exceeding 2.5% of the value of the confiscated assets may be deducted by the Confederation or to the cantons to cover costs incurred in proceedings for the freezing, confiscation and restitution of the assets, and in implementation of support measures.
2 The Federal Council shall determine on a case-by-case basis the amount to be deducted and the details of any sharing arrangements between the Confederation and the cantons concerned, in consultation with the latter.
1 Natural persons and legal entities whose names have been included in the appendix to an asset freeze ordinance may submit to the FDFA a substantiated request for the removal of their names from the list.
2 The FDFA shall rule on the request.
1 In accordance with the general provisions on the administration of federal justice, decisions issued pursuant to this Act shall be subject to appeal.
2 The appeal does not have suspensive effect. Article 55 paragraph 2 of the Administrative Procedure Act of 20 December 19681 does not apply.
3 Freeze ordinances shall not be subject to appeal.
1 Federal and cantonal authorities shall transmit to the FDFA and the FDF, on their own initiative or on request, the information and personal data necessary for this Act to be enforced.
2 The FDFA shall transmit to the federal supervisory authorities and to federal and cantonal authorities responsible in matters of mutual legal assistance and criminal prosecution, at their request, the information and personal data they require to carry out their legal tasks.
3 The FOJ or the authority entrusted with the execution of a request for mutual legal assistance in criminal matters shall inform the FDFA where:
The competent federal authorities may process personal data where the enforcement of this Act and of asset freeze ordinances so requires. They may process sensitive personal data where this is indispensable in the handling of specific individual cases.
The FDFA, after consulting the other departments concerned, shall submit annually, to the competent parliamentary committees, a report on the measures taken in application of the present Act.
1 Any person who wilfully and without authorisation from the FDFA executes payments or transfers from frozen accounts or releases frozen assets shall be liable to a custodial sentence not exceeding three years or to a monetary penalty.
2 Where the act is committed through negligence, the penalty shall be a fine not exceeding CHF 250,000.
1 Any person who wilfully violates the duty to report and to provide information as set out in Article 7 shall be liable to a fine not exceeding CHF 250,000.
2 Where the act is committed through negligence, the penalty shall be a fine not exceeding CHF 100,000.
Ascertaining the criminal liability of persons may be dispensed with and instead the business operations may be ordered to pay the fine where the following conditions are met:
1 The Federal Act of 22 March 1974 on Administrative Criminal Law1 applies to violations of this Act. The FDF shall be the authority responsible for prosecution and judgment.
2 Where a court judgment has been requested, or where the FDF considers that the requisite conditions for a custodial sentence or other custodial measures are satisfied, the federal courts have jurisdiction. In such cases, the FDF shall refer the case file to the Office of the Attorney General of Switzerland for proceedings before the Federal Criminal Court. This referral shall constitute the formal bringing of charges. Articles 73 to 82 of the Federal Act on Administrative Criminal Law apply mutatis mutandis.
1 Where a criminal case is subject to the jurisdiction of the FDF and the jurisdiction of the federal or cantonal authorities, the FDF may order that the proceedings be consolidated under the prosecuting authority already handling the case, provided that the following conditions are met:
2 The Appeals Chamber of the Federal Criminal Court shall decide on any disputes between the FDF and the Office of the Attorney General or the cantonal authorities.
The Federal Council shall enact the implementing provisions.
1 The Federal Act of 1 October 20101 on the Restitution of Illicit Assets is repealed.
2 The federal acts listed below shall be amended as follows:
1 [ HYPERLINK "http://intranet.admin.ch/ch/d/as/2011/275.pdf" ]
2 The amendments may be consulted under AS 2016 1803.
1 Assets already frozen when this Act enters into force under an order by the Federal Council based on Article 2 of the Federal Act of 1 October 20101 on the Restitution of Illicit Assets (RIAA) or on Article 184 paragraph 3 of the Federal Constitution shall remain frozen. Such asset freezes shall be considered a freeze ordered pursuant to Article 4.
2 This Act applies to legal actions for the confiscation of assets brought before the Federal Administrative Court under the provisions of the RIAA and which are still pending when the present Act enters into force.
1 HYPERLINK "http://intranet.admin.ch/ch/d/as/2011/275.pdf"
Commencement date: 1 July 20163
1 SR 1012BBl 2014 51213 Federal Council Decree of 25 May 2016