941.204
Capitolo 1: Disposizioni generali
Capitolo 2: Vendita di merce sfusa
Capitolo 3: Imballaggi preconfezionati
Capitolo 4: Bottiglie impiegate come recipienti di misura
Capitolo 5: Obblighi dei fabbricanti, degli importatori e di...
Capitolo 6: Controlli ufficiali
Capitolo 7: Disposizioni finali
Allegato 1
Allegato 2
Allegato 3
Allegato 4
del 5 settembre 2012 (Stato 1° gennaio 2020)
1 La presente ordinanza disciplina:
2 La presente ordinanza non si applica:
1 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 ott. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (RU 2019 3493).
2 Introdotta dal n. I dell’O del 30 ott. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (RU 2019 3493).
3 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 ott. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (RU 2019 3493).
4 Nuovo testo giusta l’all. 8 n. II 5 dell’O del 14 nov. 2018 sull’autorizzazione dei medicamenti, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 5029).
5 RS 812.212.21
6RU 2001 3420
Nella presente ordinanza si intende per:
1 Nel commercio, la quantità della merce misurabile è determinata in base al peso, al volume, alla superficie, alla lunghezza o al numero di pezzi. È determinante la quantità netta della merce.
2 Se le condizioni ambientali incidono sul volume della merce, per la determinazione della quantità fanno stato le seguente temperature:
| 20 °C; |
| 15 °C. |
3 Per peso si intende l’indicazione della bilancia senza correzione della spinta aerostatica.
4 Il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) può prevedere che:
1 La quantità deve essere indicata in unità legali secondo l’ordinanza del 23 novembre 19941 sulle unità o in base al numero di pezzi.
2 L’indicazione della quantità deve essere precisa. Non è consentito indicare margini di oscillazione o utilizzare espressioni come «circa».
3 Un’eventuale quantità minima indicata deve essere raggiunta in ogni singolo caso. Deve essere riconoscibile che è indicata la quantità minima.
4 La quantità può essere indicata nelle unità non metriche usuali all’estero, oltre che nelle unità di cui al capoverso 1.
1 Nella vendita di merce sfusa la quantità è misurata mediante strumenti di misurazione conformi ai requisiti dell’ordinanza del 15 febbraio 20061 sugli strumenti di misurazione e delle pertinenti disposizioni esecutive del DFGP. Se presente, il consumatore deve poter osservare il processo di misurazione o effettuarlo da sé.2
2 Il DFGP può prevedere eccezioni, in particolare per la merce solitamente venduta al pezzo.
1 RS 941.210
2 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 ott. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (RU 2019 3493).
Chi offre merce parzialmente imballata, confezionata in assenza del consumatore, deve mettere a disposizione del consumatore nel punto di vendita uno strumento di misura idoneo, conforme ai requisiti dell’ordinanza del 15 febbraio 20061 sugli strumenti di misurazione e delle pertinenti disposizioni esecutive del DFGP, affinché possa controllare o far controllare la quantità.
La quantità può essere indicata altrove che sulla merce, a condizione che la concordanza tra l’indicazione e la merce possa essere garantita.
Gli ortaggi da fiore come carciofi, cavolfiori e broccoli sotto pellicola protettiva trasparente possono essere venduti secondo le disposizioni sulla vendita di merce sfusa anche se sono offerti in un imballaggio preconfezionato secondo l’articolo 2 lettera b. In questo caso non si applicano le disposizioni del capitolo 3.
1 Introdotto dal n. I dell’O del 30 ott. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (RU 2019 3493).
1 In esercizi di ristorazione, take—away e simili, nonché in occasione di manifestazioni pubbliche, le bevande vendute in contenitori aperti possono essere servite soltanto in misure per lo spaccio conformi ai requisiti dell’ordinanza del 15 febbraio 20061 sugli strumenti di misurazione e delle pertinenti disposizioni esecutive del DFGP. Fanno eccezione le bevande calde, i cocktail e le bevande preparate con acqua o servite con ghiaccio.
2 L’indicazione di quantità non è richiesta per i cibi serviti od offerti in self service, venduti per asporto o forniti a domicilio da esercizi di ristorazione, take—away e simili, nonché in occasione di manifestazioni pubbliche.
3 Chi offre cibi in self service secondo il capoverso 2 indicandone un prezzo di base, deve usare, per la determinazione del peso, bilance conformi ai requisiti dell’ordinanza del 15 febbraio 2006 sugli strumenti di misurazione e delle pertinenti disposizioni esecutive del DFGP. Il DFGP disciplina il modo in cui deve essere determinato il peso.
1 I distributori automatici devono indicare la quantità fornita.
2 Trattandosi di distributori automatici, le misure per lo spaccio o i distributori devono essere conformi ai requisiti dell’ordinanza del 15 febbraio 20061 sugli strumenti di misurazione e delle pertinenti disposizioni esecutive del DFGP.
3 I capoversi 1 e 2 non si applicano alle bevande preparate nel distributore con acqua, come il caffè.
1 La quantità nominale della merce liquida è indicata in base al volume nominale, la quantità nominale delle altre merci in base al peso nominale, a meno che le pratiche commerciali prevedano l’indicazione del peso nominale per la merce liquida e l’indicazione del volume nominale per le altre merci.
2 La quantità nominale può essere indicata, in deroga al capoverso 1, in base alla superficie o alla lunghezza, purché questo corrisponda alle pratiche commerciali.
3 Se l’indicazione del numero di pezzi è più confacente al contenuto di un imballaggio preconfezionato di merce che non sia una derrata alimentare, la quantità nominale può essere indicata in base al numero di pezzi. Tale indicazione non è necessaria se il consumatore può constatare facilmente il numero di pezzi. Il DFGP può specificare le merci per le quali è possibile di norma indicare il numero di pezzi.
4 Il DFGP può specificare le derrate alimentari per le quali la quantità nominale può essere indicata in numero di pezzi.
5 Se la quantità nominale è indicata più volte, ad esempio in base al peso e al volume, ogni indicazione deve adempiere i requisiti della presente ordinanza.
1 Gli imballaggi preconfezionati devono recare le seguenti scritte:
2 Per gli imballaggi preconfezionati con indicazione della quantità in base al peso o al volume la quantità nominale deve essere espressa in chilogrammi o grammi, litri, centilitri o millilitri, seguita dalla sigla o dal nome dell’unità. La scritta deve avere le seguenti dimensioni:
3 Per gli imballaggi preconfezionati che indicano la quantità in base alla superficie, alla lunghezza o al numero di pezzi la scritta della quantità nominale deve avere caratteri alti almeno 2 mm.
4 Le scritte devono essere apposte in modo indelebile, perfettamente leggibile e ben visibile. Sono leggibili senza dover aprire o spiegare l’imballaggio.
Il marchio di conformità europeo previsto all’allegato 1 può essere apposto sugli imballaggi preconfezionati della stessa quantità nominale che adempiono i requisiti della direttiva 76/211/CEE1.
1 Direttiva del Consiglio, del 20 gen. 1976, per il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati Membri relative al precondizionamento in massa o in volume di alcuni prodotti in imballaggi preconfezionati (76/211/CEE), GU L 46 del 21.2.1976, pag. 1; modificata l’ultima volta dalla direttiva 2007/45/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 set. 2007, GU L 247 del 21.9.2007, pag. 17.
1 Qualora un imballaggio multiplo sia costituito da imballaggi contenenti la stessa merce e non destinati a essere venduti singolarmente, deve essere indicata la quantità nominale globale.
2 Qualora un imballaggio multiplo sia costituito da imballaggi contenenti merce diversa e non destinati a essere venduti singolarmente o qualora un imballaggio multiplo contenga merce diversa imballata separatamente, sull’imballaggio multiplo deve essere indicata la quantità nominale della singola merce.
3 Qualora un imballaggio multiplo sia costituito da imballaggi recanti indicazioni sufficienti per la loro vendita singola, sull’imballaggio multiplo deve essere apposta almeno una delle seguenti scritte:
4 È possibile rinunciare alle indicazioni di cui al capoverso 3 se:
Sugli imballaggi preconfezionati di cibi costituiti da prodotti alimentari diversi e imballati separatamente deve essere indicata la quantità nominale globale.
La quantità nominale di imballaggi preconfezionati di vino e bevande spiritose è retta dalla direttiva 2007/45/CE1, se questi imballaggi preconfezionati:
1 Direttiva 2007/45/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 set. 2007, che reca disposizioni sulle quantità nominali dei prodotti preconfezionati, abroga le direttive 75/106/CEE e 80/232/CEE del Consiglio e modifica la direttiva 76/211/CEE del Consiglio, GU L 247 del 21.9.2007, pag. 17.
1 Se una derrata alimentare solida è immersa in un liquido di copertura, l’imballaggio preconfezionato deve indicare, oltre alla quantità nominale, anche il peso sgocciolato.
2 Sono considerati liquidi di copertura le soluzioni saline o zuccherine acquose, l’aceto o, nel caso di frutta e verdura, i loro succhi.
3 Il peso sgocciolato deve essere indicato in modo facilmente riconoscibile e chiaramente leggibile nelle immediate vicinanze della quantità nominale e con una grandezza di carattere non inferiore. Se indicato, il volume del recipiente deve figurare nell’unità millilitro come segue:
Nell’indicazione della quantità nominale di merce surgelata non può essere computato il ghiaccio che non fa parte della merce.
Oltre alla quantità nominale, sugli imballaggi preconfezionati di aerosol deve essere indicata la capacità totale. La scritta deve essere strutturata in modo tale da non essere confusa con l’indicazione della quantità nominale del contenuto.
1 Al momento della prima immissione in commercio, gli imballaggi preconfezionati contenenti la medesima quantità nominale e contrassegnati in base al peso o al volume devono adempiere i seguenti requisiti:
2 Gli imballaggi preconfezionati con uno scarto per difetto che supera più del doppio lo scarto per difetto tollerato possono essere immessi in commercio soltanto dopo rettificazione dell’indicazione della quantità.
3 I valori degli scarti per difetto tollerati sono i seguenti:
Quantità nominale Qn in grammi o millilitri | Scarto per difetto tollerato | |
in % di Qn | in g o ml | |
5–50 | 9 | – |
50–100 | – | 4,5 |
100–200 | 4,5 | – |
200–300 | – | 9 |
300–500 | 3 | – |
500–1000 | – | 15 |
1 000–10 000 | 1,5 | – |
10 000–15 000 | – | 150 |
15 000–50 000 | 1 | – |
3bis Lo scarto per difetto tollerato per gli imballaggi preconfezionati di spezie, erbe aromatiche e canapa con un quantità nominale inferiore a 5 g o 5 ml è pari al 9 per cento della quantità nominale.3
4 Gli scarti per difetto tollerati indicati in per cento devono essere arrotondati per eccesso al decimo di grammo o di millilitro.
1 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 ott. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (RU 2019 3493).
2 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 ott. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (RU 2019 3493).
3 Introdotto dal n. I dell’O del 30 ott. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (RU 2019 3493).
1 Negli imballaggi preconfezionati contenenti la stessa quantità nominale il cui contenuto è indicato in base alla lunghezza o alla superficie, il contenuto effettivo al momento della prima immissione in commercio non può essere inferiore alla quantità nominale.
2 Gli imballaggi preconfezionati il cui contenuto è indicato in base alla lunghezza devono adempiere i seguenti requisiti:
3 Per gli imballaggi preconfezionati il cui contenuto è indicato in base alla superficie è tollerato uno scarto per difetto non superiore al 3 per cento.
Gli imballaggi preconfezionati il cui contenuto è indicato in base al numero di pezzi devono adempiere i seguenti requisiti:
1 Gli imballaggi preconfezionati contenenti la stessa quantità nominale il cui contenuto effettivo è indicato in base al peso sgocciolato devono, al momento della prima immissione in commercio, adempiere i seguenti requisiti:
2 Gli imballaggi preconfezionati che presentano uno scarto per difetto che supera di più del doppio lo scarto per difetto tollerato secondo l’articolo 19 capoversi 3 e 3bis possono essere immessi in commercio soltanto dopo rettificazione dell’indicazione della quantità.3
3 Il DFGP disciplina:
1 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 ott. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (RU 2019 3493).
2 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 ott. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (RU 2019 3493).
3 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 ott. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (RU 2019 3493).
Il DFGP disciplina la procedura volta a definire il contenuto effettivo degli imballaggi preconfezionati di merce surgelata.
1 Gli imballaggi preconfezionati il cui contenuto diminuisce con il tempo per ragioni naturali devono adempiere i requisiti posti alla quantità nominale:
2 Il DFGP disciplina come tenere conto del calo naturale di peso.
1 Cfr. nota a piè di pagina relativa all’art. 12.
Il contenuto effettivo di imballaggi preconfezionati di aerosol è definito dalla sostanza attiva e dal gas propellente.
Alle bombole, ad esempio le bombole in acciaio, in alluminio o in composito, per gas liquidi come il propano o il butano, si applicano, in deroga all’articolo 19, i seguenti requisiti:
1 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 ott. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (RU 2019 3493).
1 Negli imballaggi preconfezionati contenenti quantità nominali divergenti indicate in base al peso, gli scarti per difetto al momento della prima immissione in commercio non possono superare i seguenti valori:
2 Non è ammesso sfruttare in modo sistematico gli scarti per difetto. Il DFGP può disciplinare i dettagli.
Le bottiglie impiegate come recipienti di misura sono recipienti che adempiono i seguenti requisiti:
1 Le bottiglie impiegate come recipienti di misura devono essere contrassegnate con la capacità nominale, la capacità rasobordo, il vuoto e la capacità effettiva. Tutte le indicazioni devono riferirsi a una temperatura di 20 °C.
2 La capacità nominale è il volume di liquido indicato sulla bottiglia che questa deve contenere quando è riempita in condizioni normali.
3 La capacità rasobordo è il volume di liquido contenuto nella bottiglia riempita sino al piano del bordo.
4 Il vuoto è la differenza tra la capacità nominale e la capacità rasobordo.
5 La capacità effettiva è il volume di liquido realmente contenuto nella bottiglia riempita esattamente nelle condizioni corrispondenti teoricamente alla capacità nominale.
1 La distanza tra il livello di riempimento teorico corrispondente alla capacità nominale e il piano del bordo nonché il vuoto devono essere pressoché costanti per tutte le bottiglie fabbricate secondo uno stesso progetto.
2 Le bottiglie impiegate come recipienti di misura possono presentare le seguenti differenze massime tra la capacità effettiva e la capacità nominale:
Capacità nominale in ml | Errore massimo tollerato | |
in % della capacità nominale | in ml | |
50–100 | – | 3 |
100–200 | 3 | – |
200–300 | – | 6 |
300–500 | 2 | – |
500–1000 | – | 10 |
1000–5000 | 1 | – |
3 Alla capacità rasobordo si applicano gli errori massimi uguali alla capacità nominale corrispondente.
4 Non è ammesso sfruttare in modo sistematico l’errore massimo tollerato.
1 Ogni bottiglia impiegata come recipiente di misura deve recare, chiaramente visibili, leggibili e indelebili, le seguenti scritte:
2 Per le scritte di cui al capoverso 1 lettera a numero 1 e lettera b valgono le seguenti altezze minime:
3 Sulla bottiglia possono figurare anche altre indicazioni, a condizione che non diano luogo a confusione con le indicazioni di cui ai capoversi 1 e 2.
Sono responsabili del rispetto della presente ordinanza:
1 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 ott. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (RU 2019 3493).
2 Introdotta dal n. I dell’O del 30 ott. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (RU 2019 3493).
1 Le persone responsabili devono controllare che il contenuto effettivo di un imballaggio preconfezionato sia esatto.
2 Qualora i fabbricanti in Svizzera effettuino il controllo con strumenti di misurazione, questi devono essere appropriati allo scopo e conformi ai requisiti dell’ordinanza del 15 febbraio 20061 sugli strumenti di misurazione e delle pertinenti disposizioni esecutive del DFGP.
3 Il controllo può essere effettuato per campionamento.
4 Qualora il contenuto effettivo non venga misurato, il fabbricante deve provvedere in altro modo affinché il contenuto corrisponda effettivamente al valore indicato.
5 In caso di importazione da uno Stato non membro dello Spazio economico europeo l’importatore, anziché effettuare il controllo, può dimostrare di essersi munito di tutte le garanzie che gli consentono di assumersi la responsabilità.
6 Per le merci la cui quantità è indicata in base al volume, il controllo non è necessario se per la produzione degli imballaggi preconfezionati sono usate e riempite conformemente alle disposizioni legali bottiglie impiegate come recipienti di misura che adempiono i requisiti degli articoli 28–31.
8 Il DFGP può disciplinare i particolari delle procedure di controllo.
1 Fatto salvo il capoverso 2, i Cantoni controllano il rispetto della presente ordinanza. Designano l’autorità competente.
2 L’Istituto federale di metrologia è competente nei seguenti settori parziali:
3 L’Istituto federale di metrologia sorveglia l’attività di controllo dei Cantoni.
4 Il DFGP elabora annualmente un programma con i punti fondamentali su cui vertono i controlli e l’attività di vigilanza dell’Istituto federale di metrologia. Quest’ultimo stila un rapporto sull’attuazione del programma e sull’attività dei Cantoni.
5 Su richiesta dell’Istituto federale di metrologia, gli uffici doganali possono collaborare al controllo degli imballaggi preconfezionati e delle bottiglie impiegate come recipienti di misura.
1 L’autorità competente controlla per campionamento la conformità degli imballaggi preconfezionati e delle bottiglie impiegate come recipienti di misura alle disposizioni della presente ordinanza:
1bis Gli imballaggi preconfezionali e le bottiglie impiegate come recipienti di misura necessari per il controllo devono essere messi gratuitamente a disposizione dell’autorità competente.1
2 Il controllo degli imballaggi preconfezionati è retto dall’allegato 3, quello delle bottiglie impiegate come recipienti di misura dall’allegato 4.
3 I controlli avvengono:
4 Se gli imballaggi preconfezionati o le bottiglie impiegate come recipienti di misura non sono conformi alle disposizioni della presente ordinanza, l’autorità competente propone all’interessato uno dei seguenti provvedimenti:
5 Se l’interessato non approva la misura proposta, l’autorità competente emana una decisione.
6 Sono fatti salvi ulteriori provvedimenti in virtù dell’articolo 19 LOTC.
1 Introdotto dal n. I dell’O del 30 ott. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (RU 2019 3493).
L’autorità competente controlla per campionamento, presso i punti di vendita pubblici, che:
La riscossione degli emolumenti per i controlli di cui agli articoli 35 e 36 è retta dall’ordinanza del 23 novembre 20052 sugli emolumenti di verificazione e dall’ordinanza del 5 luglio 20063 sugli emolumenti dell’Istituto federale di metrologia.
L’ordinanza dell’8 giugno 19981 sulle dichiarazioni è abrogata.
1 [RU 1998 1614, 2010 2631 all. n. 5]
Le ordinanze qui appresso sono modificate come segue:
1 Le mod. possono essere consultate alla RU 2012 5275.
1 Se, per ragioni igieniche, nella vendita di merce sfusa è necessario un foglio di carta, un sacchetto, un vasetto o una vaschetta per pesare la merce, fino al 31 dicembre 2013 il peso di detto imballaggio può essere compreso nel peso netto della merce se non supera il 3 per cento del peso di quest’ultima oppure se non supera 3 g per quantità di merce inferiore a 100 g. Per la vendita di merce sfusa alle bancarelle e presso le fattorie senza bilance con la funzione tara è previsto un termine transitorio fino al 31 dicembre 2017.
2 Gli imballaggi preconfezionati fabbricati secondo il diritto previgente possono essere immessi in commercio fino al 31 dicembre 2014.
La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2013.
(art. 12)
Il seguente marchio di conformità è definito nell’articolo 3 e nell’allegato I numero 3.3 della direttiva 76/211/CEE1 e nell’allegato II della direttiva 2009/34/CE2. L’illustrazione è puramente informativa.
1 Cfr. nota a piè di pagina relativa all’art. 12.
2 Direttiva 2009/34/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 apr. 2009, per il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative alle disposizioni comuni agli strumenti di misura ed ai metodi di controllo metrologico (rifusione), GU L 106 del 28.4.2009, pag. 7.
(art. 31)
(art. 35)
Nel presente allegato i simboli seguenti significano:
Dimensione della partita | Campione | Numero di imballaggi preconfezionati difettosi | |||
Ordine di prelievo | Dimensione | Dimensione cumulata | Criterio di accettazione | Criterio di rigetto | |
da 100 a 500 | 1. | 30 | 30 | 1 | 3 |
2. | 30 | 60 | 4 | 5 | |
da 501 a 3200 | 1. | 50 | 50 | 2 | 5 |
2. | 50 | 100 | 6 | 7 | |
3201 e più | 1. | 80 | 80 | 3 | 7 |
2. | 80 | 160 | 8 | 9 | |
Dimensione della partita | Dimensione del campione | Numero di imballaggi preconfezionati difettosi | |
Criterio di accettazione | Criterio di rigetto | ||
da 2 a 50 | 100 % della dimensione della partita | 1 | 2 |
da 51 a 99 | 100 % della dimensione della partita | 2 | 3 |
Dimensione della partita | Dimensione del campione | Numero di imballaggi preconfezionati difettosi | |
Criterio di accettazione | Criterio di rigetto | ||
< 20 | 100 % della dimensione della partita | 0 | 1 |
≥20 | 20 | 1 | 2 |
Dimensione della partita | Dimensione del campione | Numero di imballaggi preconfezionati difettosi | |
Criterio di accettazione | Criterio di rigetto | ||
< 100 | 5 | 0 | 1 |
≥100 | 20 | 1 | 2 |
Dimensione della partita | Campione | Accettazione | ||
Ordine di prelievo | Dimensione | Dimensione cumulata | ||
da 100 a 500 | 1. | 30 | 30 |
|
2. | 30 | 60 |
| |
da 501 a 3200 | 1. | 50 | 50 |
|
2. | 50 | 100 |
| |
3201 e più | 1. | 80 | 80 |
|
2. | 80 | 160 |
| |
Dimensione della partita | Dimensione del campione | Accettazione |
da 2 a 99 | 100 % della dimensione della partita |
|
Dimensione della partita | Dimensione del campione | Accettazione |
< 20 | 100 % della dimensione della partita |
|
≥20 | 20 |
|
Dimensione della partita | Dimensione del campione | Accettazione |
< 100 | 5 |
|
≥100 | 20 |
|
Dimensione della partita | Dimensione del campione | a |
≤50 | 3 | 1.0 |
da 51 a 150 | 5 | 0.35 |
da 151 a 500 | 8 | 0.2 |
da 501 a 3200 | 13 | 0.15 |
da 3201 a 10 000 | 20 | 0.1 |
10 001 e più | 30 | 0.085 |
Numero di bombole per gas da controllare | Numero di bombole per gas difettose | |||
Ordine di prelievo | Dimensione | Dimensione cumulata | Criterio di accettazione | Criterio di rigetto |
1. | 5 | 5 | 0 | 5 |
2. | 6 | 11 | 4 | 5 |
1 Nuovo testo giusta il n. II cpv. 1 dell’O del 30 ott. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (RU 2019 3493).
(art. 35)
1 Aggiornato dal n. II cpv. 2 dell’O del 30 ott. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (RU 2019 3493).
2 RS 941.210
vom 5. September 2012 (Stand am 1. Januar 2020)
1 Diese Verordnung regelt:
2 Nicht dieser Verordnung unterstehen:
1 Fassung gemäss Ziff. I der V vom 30. Okt. 2019, in Kraft seit 1. Jan. 2020 (AS 2019 3493).
2 Eingefügt durch Ziff. I der V vom 30. Okt. 2019, in Kraft seit 1. Jan. 2020 (AS 2019 3493).
3 Fassung gemäss Ziff. I der V vom 30. Okt. 2019, in Kraft seit 1. Jan. 2020 (AS 2019 3493).
4 Fassung gemäss Anhang 8 Ziff. II 5 der Arzneimittel-Bewilligungsverordnung vom 14. Nov. 2018, in Kraft seit 1. Jan. 2019 (AS 2018 5029).
5 SR 812.212.21
6AS 2001 3420
In dieser Verordnung bedeuten:
1 Im Handel ist die Menge von messbaren Waren nach Gewicht, Volumen, Fläche, Länge oder Stückzahl zu bestimmen. Massgebend ist die Nettomenge einer Ware.
2 Soweit die Umgebungsbedingungen das Volumen einer Ware beeinflussen, sind folgende Temperaturen bei der Bestimmung der Menge massgebend:
| 20 °C; |
| 15 °C. |
3 Als Gewicht gilt die Anzeige der Waage ohne Korrektur des Luftauftriebs.
4 Das Eidgenössische Justiz- und Polizeidepartement (EJPD) kann vorsehen:
1 Die Mengenangabe muss in gesetzlichen Einheiten nach der Einheitenverordnung vom 23. November 19941 oder durch Angabe der Stückzahl erfolgen.
2 Die Mengenangabe muss genau sein. Sie darf keine Mengenbereiche und Ausdrücke wie «ca.» enthalten.
3 Wird eine Mindestmenge angegeben, so muss sie in jedem einzelnen Fall erreicht werden. Es muss erkennbar sein, dass die Mindestmenge angegeben wird.
4 Die Mengenangabe darf zusätzlich zur Mengenangabe nach Absatz 1 in nicht metrischen Einheiten erfolgen, die im Ausland üblich sind.
1 Messbare Waren, die im Offenverkauf angeboten werden, müssen mit Messmitteln abgemessen werden, die den Anforderungen der Messmittelverordnung vom 15. Februar 20061 und den entsprechenden Ausführungsbestimmungen des EJPD genügen. Ist die Konsumentin oder der Konsument anwesend, so muss sie oder er den Messvorgang beobachten können oder selbst vornehmen.2
2 Das EJPD kann Ausnahmen vorsehen, namentlich für Waren, die üblicherweise nach Stückzahl verkauft werden.
1 SR 941.210
2 Fassung gemäss Ziff. I der V vom 30. Okt. 2019, in Kraft seit 1. Jan. 2020 (AS 2019 3493).
Wer teilweise verpackte Waren anbietet, die in Abwesenheit der Konsumentin oder des Konsumenten abgefüllt werden, muss der Konsumentin oder dem Konsumenten am Verkaufsort ermöglichen, mit einem geeigneten Messmittel, das den Anforderungen der Messmittelverordnung vom 15. Februar 20061 und den entsprechenden Ausführungsbestimmungen des EJPD genügt, die Menge zu prüfen oder prüfen zu lassen.
Die Mengenangabe kann an einem anderen Ort als auf der Ware erfolgen, sofern sie der entsprechenden Ware eindeutig zugeordnet werden kann.
Blütengemüse wie Artischocken, Blumenkohl und Broccoli in durchsichtiger Schutzfolie dürfen auch dann nach den Bestimmungen über den Offenverkauf angeboten werden, wenn eine Fertigpackung nach Artikel 2 Buchstabe b vorliegt. In diesem Fall gelten für sie die Bestimmungen des 3. Kapitels nicht.
1 Eingefügt durch Ziff. I der V vom 30. Okt. 2019, in Kraft seit 1. Jan. 2020 (AS 2019 3493).
1 In Restaurationsbetrieben, Take-Aways und ähnlichen Einrichtungen sowie an öffentlichen Veranstaltungen dürfen offen ausgeschenkte Getränke nur in Schankgefässen abgegeben werden, die den Anforderungen der Messmittelverordnung vom 15. Februar 20061 und den entsprechenden Ausführungsbestimmungen des EJPD genügen. Ausgenommen sind Heissgetränke, Cocktails und mit Wasser angesetzte oder mit Eis vermischte Getränke.
2 Keine Mengenangabe ist erforderlich für Speisen, die in Restaurationsbetrieben, Take-Aways und ähnlichen Einrichtungen sowie an öffentlichen Veranstaltungen serviert oder zur Selbstbedienung angeboten, zum Mitnehmen verkauft oder ausgeliefert werden.
3 Wer nach Absatz 2 Speisen zur Selbstbedienung anbietet und dafür einen Grundpreis angibt, muss zur Bestimmung des Gewichts Waagen einsetzen, die den Anforderungen der Messmittelverordnung vom 15. Februar 2006 und den entsprechenden Ausführungsbestimmungen des EJPD genügen. Das EJPD regelt, wie das Gewicht zu bestimmen ist.
1 Warenautomaten müssen die abgegebene Menge anzeigen.
2 Bei Ausschankautomaten müssen die Schankgefässe oder die Automaten den Anforderungen der Messmittelverordnung vom 15. Februar 20061 und den entsprechenden Ausführungsbestimmungen des EJPD genügen.
3 Die Absätze 1 und 2 sind nicht anwendbar auf Getränke, die im Automaten mit Wasser angesetzt werden, wie Kaffee.
1 Als Nennfüllmenge ist bei flüssigen Waren das Nennvolumen anzugeben, bei anderen Waren das Nenngewicht, es sei denn die Handelsbräuche sehen für flüssige Waren die Angabe des Nenngewichts oder für andere Waren die Angabe des Nennvolumens vor.
2 Soweit es den Handelsbräuchen entspricht, darf abweichend von Absatz 1 als Nennfüllmenge die Fläche oder die Länge angegeben werden.
3 Kommt es bei Fertigpackungen von anderen Waren als Lebensmitteln vor allem auf die Anzahl der darin enthaltenen Stücke an, darf als Nennfüllmenge die Stückzahl angegeben werden. Diese Angabe kann entfallen, wenn die Konsumentin oder der Konsument die Stückzahl leicht selbst feststellen kann. Das EJPD kann Waren bezeichnen, für die typischerweise die Stückzahl angegeben werden darf.
4 Das EJPD kann Lebensmittel bezeichnen, bei denen als Nennfüllmenge die Stückzahl angegeben werden darf.
5 Wird die Nennfüllmenge mehrfach angegeben, wie nach Gewicht und nach Volumen, so muss jede Angabe den Anforderungen dieser Verordnung genügen.
1 Fertigpackungen müssen mit folgenden Aufschriften versehen werden:
2 Bei Fertigpackungen mit einer Mengenangabe nach Gewicht oder Volumen muss die Nennfüllmenge ausgedrückt werden in den Einheiten Kilogramm oder Gramm, Liter, Zentiliter oder Milliliter, gefolgt von der Abkürzung oder dem Namen der Einheit. Die Aufschrift muss folgende Mindesthöhe haben:
3 Bei Fertigpackungen mit einer Mengenangabe nach Fläche, Länge oder Stückzahl muss die Aufschrift für die Nennfüllmenge eine Mindesthöhe von 2 mm haben.
4 Die Aufschriften müssen unverwischbar, deutlich lesbar und gut sichtbar sein. Sie müssen lesbar sein, ohne dass die Verpackung geöffnet oder aufgeklappt werden muss.
Werden die Anforderungen nach der Richtlinie 76/211/EWG1 erfüllt, so darf auf Fertigpackungen gleicher Nennfüllmenge das europäische Konformitätskennzeichen nach Anhang 1 angebracht werden.
1 Richtlinie des Rates vom 20. Jan. 1976 zur Angleichung der Rechtsvorschriften der Mitgliedstaaten über die Abfüllung bestimmter Erzeugnisse nach Gewicht oder Volumen in Fertigpackungen (76/211/EWG), ABl. L 46 vom 21.2.1976, S. 1; zuletzt geändert durch Richtlinie 2007/45/EG des Europäischen Parlaments und des Rates vom 5. Sept. 2007, ABl. L 247 vom 21.9.2007, S. 17.
1 Besteht eine Mehrfachpackung aus nicht zum Einzelverkauf bestimmten Packungen derselben Ware, so ist die gesamte Nennfüllmenge anzugeben.
2 Besteht eine Mehrfachpackung aus nicht zum Einzelverkauf bestimmten Packungen mit verschiedenartigen Waren oder sind in einer Mehrfachpackung verschiedenartige Waren gesondert abgefüllt, so sind auf der Mehrfachpackung die Nennfüllmengen der einzelnen Waren anzugeben.
3 Besteht eine Mehrfachpackung aus Packungen mit für den Einzelverkauf genügenden Mengenangaben, so ist auf der Mehrfachpackung zusätzlich eine der folgenden Aufschriften anzubringen:
4 Auf die Angabe nach Absatz 3 kann verzichtet werden, wenn:
Auf Fertigpackungen von Mahlzeiten, die aus verschiedenen und voneinander gesondert abgefüllten Nahrungsmitteln bestehen, ist die gesamte Nennfüllmenge anzugeben.
Die Nennfüllmenge von Fertigpackungen von Wein und Spirituosen richtet sich nach der Richtlinie 2007/45/EG1, wenn:
1 Richtlinie 2007/45/EG des Europäischen Parlaments und des Rates vom 5. Sept. 2007 zur Festlegung von Nennfüllmengen für Erzeugnisse in Fertigpackungen, zur Aufhebung der Richtlinien 75/106/EWG und 80/232/EWG des Rates und zur Änderung der Richtlinie 76/211/EWG des Rates, ABl. L 247 vom 21.9.2007, S. 17
1 Befindet sich ein festes Lebensmittel in einer Aufgussflüssigkeit, so ist auf der Fertigpackung neben der gesamten Nennfüllmenge auch das Abtropfgewicht anzugeben.
2 Als Aufgussflüssigkeiten gelten namentlich Wasser, wässrige Lösungen von Zucker oder Salz, Essig sowie bei Obst und Gemüse Frucht- und Gemüsesäfte.
3 Das Abtropfgewicht ist leicht erkennbar und deutlich lesbar in unmittelbarer Nähe der Nennfüllmenge und in mindestens gleicher Schriftgrösse anzugeben. Wird zusätzlich das Behältnisvolumen angegeben, so muss dieses in der Einheit Milliliter wie folgt angegeben werden:
Bei der Angabe der Nennfüllmenge von tiefgekühlten Waren darf Eis, das nicht zur Ware gehört, nicht eingerechnet werden.
Neben der Nennfüllmenge ist auf Fertigpackungen von Aerosolen das Gesamtfassungsvermögen der Packung anzugeben. Die Aufschrift ist so zu gestalten, dass sie nicht mit der Angabe der Nennfüllmenge des Inhalts verwechselt werden kann.
1 Nach Gewicht oder Volumen gekennzeichnete Fertigpackungen gleicher Nennfüllmenge müssen zur Zeit des erstmaligen Inverkehrbringens folgende Anforderungen erfüllen:
2 Fertigpackungen mit einer Minusabweichung, die die zulässige Minusabweichung um mehr als das Zweifache übersteigt, dürfen nur mit korrigierter Mengenangabe in Verkehr gebracht werden.
3 Die zulässigen Minusabweichungen betragen:
Nennfüllmenge Qn in Gramm oder Milliliter | Zulässige Minusabweichung | |
in % von Qn | in g oder ml | |
5–50 | 9 | – |
50–100 | – | 4,5 |
100–200 | 4,5 | – |
200–300 | – | 9 |
300–500 | 3 | – |
500–1000 | – | 15 |
1 000–10 000 | 1,5 | – |
10 000–15 000 | – | 150 |
15 000–50 000 | 1 | – |
3bis Bei Fertigpackungen von Gewürzen, Kräutern sowie Cannabis mit einer Nennfüllmenge von weniger als 5 g oder 5 ml beträgt die zulässige Minusabweichung 9 Prozent der Nennfüllmenge.3
4 Die zulässigen Minusabweichungen, die in Prozent angegeben sind, sind auf Zehntelgramm beziehungsweise Zehntelmilliliter aufzurunden.
1 Fassung gemäss Ziff. I der V vom 30. Okt. 2019, in Kraft seit 1. Jan. 2020 (AS 2019 3493).
2 Fassung gemäss Ziff. I der V vom 30. Okt. 2019, in Kraft seit 1. Jan. 2020 (AS 2019 3493).
3 Eingefügt durch Ziff. I der V vom 30. Okt. 2019, in Kraft seit 1. Jan. 2020 (AS 2019 3493).
1 Bei nach Länge oder Fläche gekennzeichneten Fertigpackungen gleicher Nennfüllmenge darf die Füllmenge zur Zeit des erstmaligen Inverkehrbringens im Mittel nicht kleiner sein als die Nennfüllmenge.
2 Bei nach Länge gekennzeichneten Fertigpackungen sind folgende Anforderungen einzuhalten:
3 Bei nach Fläche gekennzeichneten Fertigpackungen ist eine Minusabweichung von höchstens 3 Prozent zulässig.
Bei nach Stückzahl gekennzeichneten Fertigpackungen gleicher Nennfüllmenge sind folgende Anforderungen einzuhalten:
1 Nach Abtropfgewicht gekennzeichnete Fertigpackungen gleicher Nennfüllmenge müssen zur Zeit des erstmaligen Inverkehrbringens folgende Anforderungen erfüllen:
2 Fertigpackungen mit einer Minusabweichung, welche die zulässige Minusabweichung nach Artikel 19 Absätze 3 und 3bis um mehr als das Zweifache übersteigt, dürfen nur mit korrigierter Mengenangabe in Verkehr gebracht werden.3
3 Das EJPD regelt:
1 Fassung gemäss Ziff. I der V vom 30. Okt. 2019, in Kraft seit 1. Jan. 2020 (AS 2019 3493).
2 Fassung gemäss Ziff. I der V vom 30. Okt. 2019, in Kraft seit 1. Jan. 2020 (AS 2019 3493).
3 Fassung gemäss Ziff. I der V vom 30. Okt. 2019, in Kraft seit 1. Jan. 2020 (AS 2019 3493).
Das EJPD regelt, nach welchem Verfahren die Füllmenge von Fertigpackungen von tiefgekühlten Waren bestimmt wird.
1 Fertigpackungen von Waren, deren Menge mit der Zeit auf natürliche Weise abnimmt, müssen die Anforderungen an die Füllmenge zum folgenden Zeitpunkt erfüllen:
2 Das EJPD regelt, wie der Schwund berücksichtigt wird.
1 Siehe Fussnote zu Art. 12.
Die Füllmenge von Fertigpackungen von Aerosolen bestimmt sich aus dem Wirkstoff und dem Treibgas.
Für Gasflaschen wie Stahl-, Aluminium- oder Composite-Flaschen mit Flüssiggas wie Propan oder Butan gelten abweichend von Artikel 19 die folgenden Anforderungen:
1 Fassung gemäss Ziff. I der V vom 30. Okt. 2019, in Kraft seit 1. Jan. 2020 (AS 2019 3493).
1 Bei nach Gewicht gekennzeichneten Fertigpackungen ungleicher Nennfüllmenge dürfen zur Zeit des erstmaligen Inverkehrbringens folgende Minusabweichungen nicht überschritten werden:
2 Die Minusabweichungen dürfen nicht systematisch ausgenutzt werden. Das EJPD kann das Nähere regeln.
Massbehältnis-Flaschen sind Behältnisse, die folgende Voraussetzungen erfüllen:
1 Massbehältnis-Flaschen müssen durch das Nennvolumen, das Randvollvolumen, den Leerraum und das Füllvolumen gekennzeichnet werden. Alle Angaben müssen sich auf eine Temperatur von 20 °C beziehen.
2 Als Nennvolumen gilt das auf der Flasche angegebene Flüssigkeitsvolumen, das die Flasche enthalten soll, wenn sie unter normalen Bedingungen gefüllt wird.
3 Als Randvollvolumen gilt das Flüssigkeitsvolumen, das die Flasche enthält, wenn sie bis zur oberen Randebene gefüllt ist.
4 Als Leerraum gilt die Differenz zwischen dem Nennvolumen und dem Randvollvolumen.
5 Als Füllvolumen gilt das Flüssigkeitsvolumen, das die Flasche bei genauer Einhaltung der theoretischen Füllbedingungen für das Erreichen des Nennvolumens tatsächlich enthält.
1 Der Abstand zwischen der theoretischen Füllhöhe beim Nennvolumen und der oberen Randebene sowie der Leerraum müssen für alle nach der gleichen Zeichnung hergestellten Flaschen annähernd konstant sein.
2 Massbehältnis-Flaschen dürfen höchstens folgende Plus- oder Minusabweichungen zwischen dem Füllvolumen und dem Nennvolumen aufweisen:
Nennvolumen in ml | Fehlergrenzen | |
in % des Nennvolumens | in ml | |
50–100 | – | 3 |
100–200 | 3 | – |
200–300 | – | 6 |
300–500 | 2 | – |
500–1000 | – | 10 |
1000–5000 | 1 | – |
3 Für das Randvollvolumen gelten die gleichen Fehlergrenzen wie für das Nennvolumen.
4 Die Fehlergrenzen dürfen nicht systematisch ausgenutzt werden.
1 Massbehältnis-Flaschen müssen unverwischbar, deutlich lesbar und gut sichtbar folgende Aufschriften tragen:
2 Für die Aufschriften nach Absatz 1 Buchstaben a Ziffer 1 und b gelten folgende Mindesthöhen:
3 Andere Angaben dürfen auf der Flasche angebracht werden, wenn eine Verwechslung mit den Angaben nach den Absätzen 1 und 2 ausgeschlossen ist.
Verantwortlich für die Einhaltung dieser Verordnung sind:
1 Fassung gemäss Ziff. I der V vom 30. Okt. 2019, in Kraft seit 1. Jan. 2020 (AS 2019 3493).
2 Eingefügt durch Ziff. I der V vom 30. Okt. 2019, in Kraft seit 1. Jan. 2020 (AS 2019 3493).
1 Die verantwortlichen Personen müssen prüfen, ob die Füllmenge einer Fertigpackung stimmt.
2 Verwenden Hersteller in der Schweiz für die Prüfung Messmittel, so müssen diese für den vorgesehenen Verwendungszweck geeignet sein und den Anforderungen der Messmittelverordnung vom 15. Februar 20061 und den entsprechenden Ausführungsbestimmungen des EJPD genügen.
3 Die Prüfung kann stichprobenweise erfolgen.
4 Wird die Füllmenge nicht gemessen, so muss der Hersteller auf andere Weise dafür sorgen, dass die Füllmenge tatsächlich den angegebenen Wert hat.
5 Bei der Einfuhr aus Staaten ausserhalb des Europäischen Wirtschaftsraums kann der Importeur anstelle einer Prüfung auch nachweisen, dass er über hinreichende Garantien verfügt, um seine Verantwortung wahrnehmen zu können.
6 Bei Waren, deren Menge nach Volumen angegeben ist, ist eine Prüfung nicht nötig, wenn bei der Herstellung der Fertigpackungen Massbehältnis-Flaschen verwendet und ordnungsgemäss gefüllt werden, die den Anforderungen nach den Artikeln 28–31 genügen.
7 Bei der Herstellung von Fertigpackungen gleicher Nennfüllmenge in der Schweiz sind die Ergebnisse der Prüfungen aufzuzeichnen und für die zuständige Stelle (Art. 34) bereitzuhalten. Die Aufbewahrungsfrist beträgt:
8 Das EJPD kann die Verfahren der Prüfung näher regeln.
1 Die Kantone kontrollieren unter Vorbehalt von Absatz 2 die Einhaltung dieser Verordnung. Sie bezeichnen die zuständige Behörde.
2 Das Eidgenössische Institut für Metrologie ist für folgende Teilbereiche zuständig:
3 Es beaufsichtigt die Kontrolltätigkeit der Kantone.
4 Das EJPD stellt jährlich ein Programm auf, in dem es Schwerpunkte der Kontrollen und der Aufsichtstätigkeit des Eidgenössischen Instituts für Metrologie festlegt. Dieses erstattet dem EJPD Bericht über die Umsetzung des Programms und die Tätigkeit der Kantone.
5 Die Zollstellen können auf Ersuchen des Eidgenössischen Instituts für Metrologie bei Kontrollen von Fertigpackungen und Massbehältnis-Flaschen mitwirken.
1 Die zuständige Stelle kontrolliert die Übereinstimmung der Fertigpackungen und der Massbehältnis-Flaschen mit den Vorschriften dieser Verordnung stichprobenweise:
1bis Die für die Kontrolle erforderlichen Fertigpackungen und Massbehältnis-Flaschen müssen der zuständigen Stelle kostenlos zur Verfügung gestellt werden.1
2 Die Kontrolle der Fertigpackungen richtet sich nach Anhang 3, diejenige der Massbehältnis-Flaschen nach Anhang 4.
3 Die Kontrollen erfolgen:
4 Entsprechen Fertigpackungen oder Massbehältnis-Flaschen den Vorschriften dieser Verordnung nicht, so schlägt die zuständige Stelle der betroffenen Person eine der folgenden Massnahmen vor:
5 Stimmt die betroffene Person der vorgeschlagenen Massnahme nicht zu, so erlässt die zuständige Stelle eine Verfügung.
6 Weitere Massnahmen nach Artikel 19 THG bleiben vorbehalten.
1 Eingefügt durch Ziff. I der V vom 30. Okt. 2019, in Kraft seit 1. Jan. 2020 (AS 2019 3493).
Die zuständige Stelle kontrolliert bei öffentlichen Verkaufsstellen stichprobenweise, ob:
Die Erhebung der Gebühren für Kontrollen nach den Artikeln 35 und 36 richtet sich nach der Eichgebührenverordnung vom 23. November 20052 und nach der Verordnung vom 5. Juli 20063 über die Gebühren des Eidgenössischen Instituts für Metrologie.
Die Deklarationsverordnung vom 8. Juni 19981 wird aufgehoben.
1 [AS 1998 1614, 2010 2631 Anhang Ziff. 5]
Die nachstehenden Verordnungen werden wie folgt geändert:
1 Die Änderungen können unter AS 2012 5275 konsultiert werden.
1 Im Offenverkauf dürfen bis zum 31. Dezember 2013 aus hygienischen Gründen notwendige Verpackungsmaterialien wie Trennpapiere, Schutzsäcke, Becher oder Schalen, die mit der Ware gewogen werden, zur Nettoware geschlagen werden, sofern sie nicht mehr als 3 Prozent des Warengewichts oder bei Gewichten unter 100 g nicht mehr als 3 g ausmachen. Im Offenverkauf an Marktständen und ab Hof mit Waagen ohne Taravorrichtung gilt eine Übergangsfrist bis zum 31. Dezember 2017.
2 Nach bisherigem Recht hergestellte Fertigpackungen dürfen bis zum 31. Dezember 2014 in Verkehr gebracht werden.
Diese Verordnung tritt am 1. Januar 2013 in Kraft.
(Art. 12)
(Art. 31)
(Art. 35)
In diesem Anhang bedeuten:
Losumfang | Stichprobe | Anzahl der fehlerhaften Fertigpackungen | |||
Reihenfolge | Umfang | Kumulierter Umfang | Annahmezahl | Ablehnungszahl | |
100 bis 500 | 1. | 30 | 30 | 1 | 3 |
2. | 30 | 60 | 4 | 5 | |
501 bis 3200 | 1. | 50 | 50 | 2 | 5 |
2. | 50 | 100 | 6 | 7 | |
3201 und mehr | 1. | 80 | 80 | 3 | 7 |
2. | 80 | 160 | 8 | 9 | |
Losumfang | Umfang der Stichprobe | Anzahl der fehlerhaften Fertigpackungen | |
Annahmezahl | Ablehnungszahl | ||
2 bis 50 | 100 % des Losumfangs | 1 | 2 |
51 bis 99 | 100 % des Losumfangs | 2 | 3 |
Losumfang | Umfang der Stichprobe | Anzahl der fehlerhaften Fertigpackungen | |
Annahmezahl | Ablehnungszahl | ||
< 20 | 100 % des Losumfangs | 0 | 1 |
≥20 | 20 | 1 | 2 |
Losumfang | Umfang der Stichprobe | Anzahl der fehlerhaften Fertigpackungen | |
Annahmezahl | Ablehnungszahl | ||
< 100 | 5 | 0 | 1 |
≥100 | 20 | 1 | 2 |
Losumfang | Stichprobe | Annahme | ||
Reihenfolge | Umfang | Kumulierter Umfang | ||
100 bis 500 | 1. | 30 | 30 |
|
2. | 30 | 60 |
| |
501 bis 3200 | 1. | 50 | 50 |
|
2. | 50 | 100 |
| |
3201 und mehr | 1. | 80 | 80 |
|
2. | 80 | 160 |
| |
Losumfang | Umfang der Stichprobe | Annahme |
2 bis 99 | 100 % des Losumfangs |
|
Losumfang | Umfang der Stichprobe | Annahme |
< 20 | 100 % des Losumfangs |
|
≥20 | 20 |
|
Losumfang | Umfang der Stichprobe | Annahme |
< 100 | 5 |
|
≥100 | 20 |
|
Losumfang | Umfang der Stichprobe | a |
≤50 | 3 | 1.0 |
51 bis 150 | 5 | 0.35 |
151 bis 500 | 8 | 0.2 |
501 bis 3200 | 13 | 0.15 |
3201 bis 10 000 | 20 | 0.1 |
10 001 und mehr | 30 | 0.085 |
Anzahl zu prüfender Gasflaschen | Anzahl der fehlerhaften Gasflaschen | |||
Reihenfolge | Umfang | Kumulierter Umfang | Annahmezahl | Ablehnungszahl |
1. | 5 | 5 | 0 | 5 |
2. | 6 | 11 | 4 | 5 |
1 Fassung gemäss Ziff. II Abs. 1 der V vom 30. Okt. 2019, in Kraft seit 1. Jan. 2020 (AS 2019 3493).
(Art. 35)
1 Bereinigt gemäss Ziff. II Abs. 2 der V vom 30. Okt. 2019, in Kraft seit 1. Jan. 2020 (AS 2019 3493).
2 SR 941.210
du 5 septembre 2012 (Etat le 1er janvier 2020)
1 La présente ordonnance règle:
2 Ne sont pas soumis aux dispositions de la présente ordonnance:
1 Nouvelle teneur selon le ch. I de l’O du 30 oct. 2019, en vigueur depuis le 1er janv. 2020 (RO 2019 3493).
2 Introduite par le ch. I de l’O du 30 oct. 2019, en vigueur depuis le 1er janv. 2020 (RO 2019 3493).
3 Nouvelle teneur selon le ch. I de l’O du 30 oct. 2019, en vigueur depuis le 1er janv. 2020 (RO 2019 3493).
4 Nouvelle teneur selon l’annexe 8 ch. II 5 de l’O du 14 nov. 2018 sur les autorisations dans le domaine des médicaments, en vigueur depuis le 1er janv. 2019 (RO 2018 5029).
5 RS 812.212.21
6RO 2001 3420
Au sens de la présente ordonnance, on entend par:
1 Nouvelle teneur selon le ch. I de l’O du 30 oct. 2019, en vigueur depuis le 1er janv. 2020 (RO 2019 3493).
1 Dans le commerce, les quantités de marchandises doivent être mesurées d’après le poids, le volume, la surface, la longueur ou le nombre de pièces. La quantité nette de marchandise est déterminante.
2 Dans la mesure où les conditions ambiantes influent sur le volume d’une marchandise, les températures ci-après sont déterminantes pour la détermination d’une quantité:
3 Le poids est égal à l’indication de la balance sans correction de la poussée aérostatique.
4 Le Département fédéral de justice et police (DFJP) peut prévoir:
1 La quantité doit être déclarée en unités légales selon l’ordonnance du 23 novembre 1994 sur les unités1 ou en nombre de pièces.
2 La déclaration de la quantité doit être précise. Elle ne doit contenir aucune étendue de quantité ni termes comme «environ».
3 La quantité minimale déclarée doit être atteinte dans chaque cas. La déclaration d’une quantité minimale doit être reconnaissable comme telle.
4 Une indication de quantité exprimée en unités non métriques, en usage à l’étranger, peut figurer en plus de la déclaration de quantité définie à l’al. 1.
1 Les marchandises mesurables offertes dans la vente en vrac doivent être mesurées à l’aide d’un instrument de mesure satisfaisant aux exigences de l’ordonnance du 15 février 2006 sur les instruments de mesure1 et aux dispositions d’exécution du DFJP. Si le consommateur est présent, il doit pouvoir observer la prise de mesure ou l’effectuer lui-même.2
2 Le DFJP peut prévoir des exceptions, notamment pour les marchandises habituellement vendues à la pièce.
1 RS 941.210
2 Nouvelle teneur selon le ch. I de l’O du 30 oct. 2019, en vigueur depuis le 1er janv. 2020 (RO 2019 3493).
Toute personne qui offre des marchandises partiellement emballées à la vente, qui sont conditionnées hors de la présence du consommateur, doit fournir à celui-ci la possibilité de contrôler ou de faire contrôler au point de vente, la quantité contenue au moyen d’un instrument de mesure approprié répondant aux exigences de l’ordonnance du 15 février 2006 sur les instruments de mesure1 et aux dispositions d’exécution du DFJP.
La déclaration de quantité peut figurer à un endroit autre que sur la marchandise, pour autant que la déclaration corresponde à la marchandise.
Les légumes-fleurs tels que les artichauts, les choux-fleurs et les brocolis sous film protecteur transparent peuvent être proposés à la vente selon les dispositions de la vente en vrac, même lorsqu’ils sont offerts dans un préemballage au sens de l’art. 2, let. b. Dans ce cas, les dispositions du chap. 3 ne sont pas applicables.
1 Introduit par le ch. I de l’O du 30 oct. 2019, en vigueur depuis le 1er janv. 2020 (RO 2019 3493).
1 Les boissons débitées en vrac dans l’hôtellerie et la restauration, dans les magasins de vente à l’emporter ou établissements analogues ainsi que dans les manifestations publiques, doivent être servies dans des récipients qui satisfont aux exigences de l’ordonnance du 15 février 2006 sur les instruments de mesure1 et aux dispositions d’exécution du DFJP. Sont exclus les boissons chaudes, les cocktails et les boissons préparées avec de l’eau ou additionnées de glace.2
2 Aucune déclaration de quantité n’est requise pour les mets qui sont servis ou proposés en libre-service dans les entreprises de restauration, les magasins de vente à l’emporter ou des établissements analogues ainsi que dans les manifestations publiques, de même pour ceux qui sont vendus à l’emporter ou livrés.3
3 Les établissements qui, selon l’al. 2, offrent des mets dans un restaurant libre-service en indiquant un prix unitaire correspondant sont tenus, pour déterminer le poids de la marchandise, d’utiliser un instrument de mesure qui satisfait aux exigences de l’ordonnance du 15 février 2006 sur les instruments de mesure et aux dispositions d’exécution du DFJP. Le DFJP fixe les modalités relatives à la détermination du poids.
1 RS 941.210
2 Nouvelle teneur selon le ch. I de l’O du 30 oct. 2019, en vigueur depuis le 1er janv. 2020 (RO 2019 3493).
3 Nouvelle teneur selon le ch. I de l’O du 30 oct. 2019, en vigueur depuis le 1er janv. 2020 (RO 2019 3493).
1 Les distributeurs automatiques doivent indiquer la quantité fournie.
2 Les distributeurs automatiques de boissons ou les récipients utilisés doivent répondre aux exigences de l’ordonnance du 15 février 2006 sur les instruments de mesure1 et aux dispositions d’exécution du DFJP.
3 Les al. 1 et 2 ne s’appliquent pas aux boissons qui sont préparées avec de l’eau dans le distributeur telles que le café.
1 Le volume nominal doit être indiqué comme quantité nominale pour les marchandises liquides, et le poids nominal pour les autres, à moins que les usages commerciaux prévoient la déclaration du poids nominal pour les marchandises liquides et la déclaration du volume nominal pour les autres.
2 La surface ou la longueur peut être indiqué comme quantité nominale, en dérogation à l’al. 1, dans la mesure où cela correspond aux usages commerciaux.
3 Lorsque le nombre de pièces contenu dans un préemballage de marchandises autres que des denrées alimentaires est important pour le consommateur, le nombre de pièces peut être déclaré comme quantité nominale. L’indication du nombre de pièces n’est pas nécessaire si le consommateur peut constater facilement lui-même le nombre de pièces contenues. Le DFJP peut spécifier les marchandises dont le nombre de pièces peut être indiqué.
4 Le DFJP peut désigner les denrées alimentaires dont le nombre de pièces peut être indiqué comme quantité nominale.
5 Lorsque le contenu nominal est déclaré plusieurs fois, par exemple d’après le poids et le volume, chaque déclaration doit satisfaire aux exigences de la présente ordonnance.
1 Les préemballages doivent porter les inscriptions suivantes:
2 Sur les préemballages dont la quantité est déclarée d’après le poids ou le volume, la quantité nominale doit être exprimée en unités kilogramme ou gramme, litre, centilitre ou millilitre, suivie par la forme courte ou le nom de l’unité correspondante. L’inscription doit avoir les dimensions suivantes:
3 Sur les préemballages de marchandises vendues à la surface, à la longueur ou au nombre de pièces, la déclaration de la quantité nominale doit avoir une hauteur minimale de 2 mm.
4 Les inscriptions doivent être apposées de manière indélébile, à un endroit bien visible et parfaitement lisible. Elles doivent pouvoir être lues sans qu’il soit nécessaire d’ouvrir ou de déplier l’emballage.
La marque de conformité européenne prévue à l’annexe 1 peut être apposée sur les préemballages de même quantité nominale qui satisfont aux exigences de la Directive 76/211/CEE1.
1 Directive du Conseil du 20 janv. 1976 concernant le rapprochement des législations des Etats membres relatives au préconditionnement en masse ou en volume de certains produits en préemballages, JO L 46 du 21.2.1976, p.1; modifiée en dernier lieu par la Directive 2007/45/CE du Parlement européen et du Conseil, du 5 sept. 2007, JO L 247 du 21.09.2007, p.17
1 Les préemballages multiples qui contiennent au moins deux emballages de la même marchandise non destinés à être vendus individuellement doivent porter la déclaration de la quantité nominale totale.
2 Les préemballages multiples qui contiennent au moins deux emballages de marchandises différentes non destinés à être vendus individuellement ou remplis de marchandises séparées doivent porter la déclaration de la quantité nominale de chaque marchandise.
3 Les préemballages multiples qui contiennent au moins deux emballages munis d’une déclaration de quantité suffisante pour la vente individuelle doivent porter une des inscriptions supplémentaires suivantes:
4 La déclaration prévue à l’al. 3 n’est pas nécessaire:
Les préemballages multiples contenant des denrées alimentaires différentes et incluses séparément doivent porter la déclaration de la quantité nominale totale.
La quantité nominale des préemballages de vins et de spiritueux est régie par la Directive 2007/45/CE1, lorsque ces préemballages:
1 Directive 2007/45/CE du Parlement européen et du Conseil du 5 sept. 2007 fixant les régles relatives aux quantités nominales des produits en préemballages, abrogeant les directives 75/106/CEE et 80/232/CEE du Conseil, et modifiant la directive 76/211/CEE du Conseil, de JO L 247, du 21.9.2007, p. 17.
1 Outre la déclaration de la quantité nominale totale, les denrées fermes conditionnées dans un milieu liquide doivent porter une déclaration du poids égoutté.
2 On entend par milieu liquide l’eau, les solutions aqueuses de sucre et de sel, les jus de fruits et de légumes uniquement dans les fruits et légumes en conserve ou le vinaigre.
3 La déclaration du poids égoutté doit être apposée à côté de la quantité nominale; elle doit être lisible, aisément reconnaissable et avoir une dimension au moins égale à celle-ci. Si, en plus, il convient d’indiquer le volume, celui-ci sera exprimé en ml comme suit:
La quantité nominale d’un produit surgelé indiquée exclut la glace qui ne fait pas partie de la marchandise.
1 Nouvelle teneur selon le ch. I de l’O du 30 oct. 2019, en vigueur depuis le 1er janv. 2020 (RO 2019 3493).
Outre la quantité nominale, la capacité totale doit être indiquée sur les préemballages d’aérosols. L’inscription doit être propre à empêcher toute confusion avec la quantité nominale du contenu.
1 Les préemballages de même quantité nominale marqués d’après le poids ou le volume doivent satisfaire aux exigences ci-après au moment de leur première mise sur le marché:
2 Les préemballages qui présentent un écart en moins supérieur de deux fois à l’écart toléré ne peuvent être mis sur le marché qu’à la condition que la déclaration de quantité soit modifiée.3
3 Les valeurs des écarts tolérés en moins sont les suivantes:
Quantité nominale Qn en g ou ml | Écart toléré en moins | |
en % de Qn | en g ou ml | |
5 à 50 | 9 | – |
50 à 100 | – | 4,5 |
100 à 200 | 4,5 | – |
200 à 300 | – | 9 |
300 à 500 | 3 | – |
500 à 1000 | – | 15 |
1 000 à 10 000 | 1,5 | – |
10 000 à 15 000 | – | 150 |
15 000 à 50 000 | 1 | – |
3bis Pour les préemballages d’épices, d’herbes aromatiques et de cannabis dont la quantité nominale est inférieure à 5 g ou 5 ml, l’écart toléré en moins est de 9 % de la quantité nominale.4
4 Les écarts tolérés en moins indiqués en pour-cent doivent être arrondis vers le haut au dixième de gramme ou de millilitre.
1 Nouvelle teneur selon le ch. I de l’O du 30 oct. 2019, en vigueur depuis le 1er janv. 2020 (RO 2019 3493).
2 Nouvelle teneur selon le ch. I de l’O du 30 oct. 2019, en vigueur depuis le 1er janv. 2020 (RO 2019 3493).
3 Nouvelle teneur selon le ch. I de l’O du 30 oct. 2019, en vigueur depuis le 1er janv. 2020 (RO 2019 3493).
4 Introduit selon le ch. I de l’O du 30 oct. 2019, en vigueur depuis le 1er janv. 2020 (RO 2019 3493).
1 Le contenu moyen des préemballages de même quantité nominale marqués d’après la longueur ou la surface ne doit pas être inférieur à la quantité nominale.
2 Les préemballages marqués d’après la longueur doivent satisfaire aux exigences suivantes:
3 L’écart toléré en moins sur les préemballages marqués d’après la surface ne peut excéder 3 %.
Les préemballages de même quantité nominale marqués d’après le nombre de pièces doivent satisfaire aux exigences suivantes:
1 Nouvelle teneur selon le ch. I de l’O du 30 oct. 2019, en vigueur depuis le 1er janv. 2020 (RO 2019 3493).
1 Lorsqu’ils sont mis pour la première fois sur le marché, les préemballages de même quantité nominale marqués d’après le poids égoutté doivent satisfaire aux exigences suivantes:
2 Les préemballages qui présentent un écart en moins supérieur de deux fois à la valeur fixée à l’art. 19, al. 3 et 3bis, ne peuvent être mis sur le marché qu’à la condition que la déclaration de quantité soit modifiée.3
3 Le DFJP fixe:
1 Nouvelle teneur selon le ch. I de l’O du 30 oct. 2019, en vigueur depuis le 1er janv. 2020 (RO 2019 3493).
2 Nouvelle teneur selon le ch. I de l’O du 30 oct. 2019, en vigueur depuis le 1er janv. 2020 (RO 2019 3493).
3 Nouvelle teneur selon le ch. I de l’O du 30 oct. 2019, en vigueur depuis le 1er janv. 2020 (RO 2019 3493).
Le DFJP régle la procédure visant à déterminer le contenu des préemballages de marchandises surgelées.
1 Les préemballages de marchandises dont le contenu perd naturellement du poids avec le temps doivent satisfaire aux exigences applicables au contenu:
2 Le DFJP règle la procédure visant à calculer la perte de poids.
1 Voir note à l’art. 12.
Le contenu des préemballages d’aérosols est composé de la substance active et du gaz propulseur.
Les bouteilles en matières telles que l’acier, l’aluminium ou le composite contenant des gaz liquéfiés comme le propane ou le butane doivent, en dérogation à l’art. 19, satisfaire aux exigences suivantes:
1 Nouvelle teneur selon le ch. I de l’O du 30 oct. 2019, en vigueur depuis le 1er janv. 2020 (RO 2019 3493).
1 L’écart toléré en moins des préemballages de quantité nominale variable marqués d’après le poids ne doit pas dépasser les valeurs ci-après lorsqu’ils sont mis pour la première fois sur le marché:
2 Il est interdit de tirer avantage systématiquement des écarts tolérés en moins. Le DFJP peut régler les modalités.
Sont considérés comme récipients-mesures les bouteilles:
1 Les bouteilles récipients-mesures sont caractérisées par la capacité nominale, la capacité d’arasement, le vide et la capacité effective. Ces capacités sont toutes établies à la température de 200 C.
2 La capacité nominale est le volume de liquide indiqué sur la bouteille que celle-ci doit contenir dans des conditions normales.
3 La capacité d’arasement correspond au volume de liquide que la bouteille contient quand elle est elle remplie à ras bord.
4 Le vide correspond à la différence entre la capacité nominale et la capacité à ras bord.
5 La capacité effective d’une bouteille est le volume de liquide qu’elle contient réellement quand elle est remplie exactement dans les conditions qui correspondent théoriquement à la capacité nominale.
1 La distance entre le niveau de remplissage théorique à la capacité nominale et le plan d’arasement ainsi que le vide doivent être sensiblement constants pour toutes les bouteilles fabriquées conformément au même plan.
2 Les bouteilles récipients-mesures ne doivent pas dépasser les erreurs maximales tolérées en plus ou en moins ci-après, c’est-à-dire la différence entre la capacité effective et la capacité nominale:
Capacité nominale en ml | Erreurs maximales tolérées | |
en % du volume nominal | en ml | |
de 50 à 100 | – | 3 |
de 100 à 200 | 3 | – |
de 200 à 300 | – | 6 |
de 300 à 500 | 2 | – |
de 500 à 1000 | – | 10 |
de 1000 à 5000 | 1 | – |
3 L’erreur maximale tolérée pour la capacité à ras bords et pour la capacité nominale est identique.
4 La mise à profit systématique des tolérances est interdite.
1 Une bouteille récipient-mesure doit porter de manière indélébile les inscriptions suivantes, à un endroit facilement lisible et visible:
2 Les inscriptions prévues à l’al. 1, let. a, ch. 1 et b doivent avoir la hauteur minimale suivante:
3 D’autres inscriptions peuvent être portées sur la bouteille, à condition qu’elles ne donnent pas lieu à confusion avec les inscriptions prévues aux al. 1 et 2.
Sont responsables du respect des dispositions de la présente ordonnance:
1 Nouvelle teneur selon le ch. I de l’O du 30 oct. 2019, en vigueur depuis le 1er janv. 2020 (RO 2019 3493).
2 Nouvelle teneur selon le ch. I de l’O du 30 oct. 2019, en vigueur depuis le 1er janv. 2020 (RO 2019 3493).
3 Introduite par le ch. I de l’O du 30 oct. 2019, en vigueur depuis le 1er janv. 2020 (RO 2019 3493).
1 Les personnes responsables vérifient que le contenu d’un préemballage est exact.
2 Lorsqu’un fabricant qui procède en Suisse au contrôle du contenu emploie un instrument de mesure celui-ci doit être approprié à la nature des opérations à effectuer et satisfaire aux exigences de l’ordonnance du 15 février 2006 sur les instruments de mesure1 et aux dispositions d’exécution du DFJP.
3 Le contrôle peut être effectué par échantillonnage.
4 Lorsque le contenu effectif n’est pas mesuré, le fabricant veille d’une autre façon à ce que le contenu soit conforme à la valeur indiquée.
5 En ce qui concerne les importations en provenance de pays qui ne font pas partie de l’Espace économique européen, l’importateur peut, au lieu d’effectuer un contrôle, fournir la preuve qu’il s’est entouré de toutes les garanties lui permettant d’assumer sa responsabilité.
6 Un contrôle n’est pas requis s’agissant des marchandises dont la quantité est indiquée d’après le volume, lorsque le fabricant de préemballages utilise et remplit des bouteilles récipients-mesures conformes aux exigences selon les art. 28 à 31.
7 S’agissant de la fabrication de préemballages de même quantité nominale en Suisse, les résultats des contrôles doivent être conservés et gardés à la disposition de l’autorité compétente selon l’art. 34. Le délai de conservation des résultats est de:
8 Le DFJP peut préciser les procédures de contrôle.
1 Les cantons contrôlent que les dispositions de la présente ordonnance sont respectées, sous réserve de l’al. 2. Ils désignent l’autorité compétente à cet effet.
2 Les contrôles ci-après relèvent de la compétence de l’Institut fédéral de métrologie:
3 L’Institut fédéral de métrologie surveille l’activité de contrôle des cantons.
4 Le DFJP établit chaque année un programme dans lequel il fixe les priorités des contrôles et de l’activité de surveillance incombant à l’Institut fédéral de métrologie. Celui-ci établit à l’intention du DFJP un rapport sur la mise en oeuvre du programme et sur l’activité des cantons.
5 À la demande de l’Institut fédéral de métrologie, les services douaniers peuvent participer aux contrôles de préemballages et de bouteilles récipients-mesures.
1 L’autorité compétente contrôle par échantillonnage que les préemballages et les bouteilles récipients-mesures satisfassent aux dispositions de la présente ordonnance:
1bis Les préemballages et les bouteilles récipients-mesures nécessaires au contrôle doivent être mis gratuitement à la disposition de l’autorité compétente.1
2 Les contrôles des préemballages et des bouteilles récipients-mesures sont réglés respectivement aux annexes 3 et 4.
3 Les contrôles ont lieu:
4 Lorsque des préemballages ou des bouteilles récipients-mesures ne satisfont pas aux exigences de la présente ordonnance, l’autorité compétente propose à la personne concernée l’exécution d’une des mesures suivantes:
5 Si la personne concernée s’oppose à la mesure proposée, l’autorité compétente rend une décision.
6 D’autres mesures selon l’art. 19 LETC sont réservées.
1 Introduit par le ch. I de l’O du 30 oct. 2019, en vigueur depuis le 1er janv. 2020 (RO 2019 3493).
L’autorité compétente contrôle par échantillonnage auprès des points de vente publics si:
La perception des émoluments pour les contrôles prévus aux art. 35 et 36 est régie par l’ordonnance du 23 novembre 2005 sur les émoluments de vérification2 et par l’ordonnance du 5 juillet 2006 sur les émoluments de l’Institut fédéral de métrologie3.
L’ordonnance du 8 juin 1998 sur les déclarations1 est abrogée.
1 [RO 1998 1614, 2010 2631 annexe ch. 5]
1 Si, dans la vente en vrac, un emballage tel qu’une feuille de protection, un sac, un gobelet ou une barquette est requis pour des raisons d’hygiène, l’emballage pesé avec la marchandise peut, jusqu’au 31 décembre 2013, être compris dans le poids de la marchandise jusqu’à concurrence de 3 % ou de 3 g pour les poids nets inférieurs à 100 g. Dans la vente en vrac sur les stands de marché et au départ de la ferme avec des balances sans dispositif de tare, un délai de transition jusqu’au 31 décembre 2017 est applicable.
2 Les préemballages fabriqués selon l’ancien droit peuvent être mis sur le marché jusqu’au 31 décembre 2014.
La présente ordonnance entre en vigueur le 1er janvier 2013.
(art. 12)
(art. 31)
(art. 35)
Au sens de la présente annexe, on entend par:
Effectif du lot | Échantillon | Nombre de préemballages défectueux | |||
Ordre | Effectif | Effectif cumulé | Critère d’acceptation | Critère de rejet | |
100 à 500 | 1. | 30 | 30 | 1 | 3 |
2. | 30 | 60 | 4 | 5 | |
501 à 3200 | 1. | 50 | 50 | 2 | 5 |
2. | 50 | 100 | 6 | 7 | |
3201 et plus | 1. | 80 | 80 | 3 | 7 |
2. | 80 | 160 | 8 | 9 | |
Effectif du lot | Effectif de l’échantillon | Nombre de préemballages défectueux | |
Critère d’acceptation | Critère de rejet | ||
2 à 50 | 100 % de l’effectif du lot | 1 | 2 |
51 à 99 | 100 % de l’effectif du lot | 2 | 3 |
Effectif du lot | Effectif de l’échantillon | Nombre de préemballages défectueux | |
Critère d’acceptation | Critère de rejet | ||
< 20 | 100 % de l’effectif du lot | 0 | 1 |
≥20 | 20 | 1 | 2 |
Effectif du lot | Effectif de l’échantillon | Nombre de préemballages défectueux | |
Critère d’acceptation | Critère de rejet | ||
< 100 | 5 | 0 | 1 |
≥100 | 20 | 1 | 2 |
Effectif du lot | Échantillon | Acceptation | ||
Ordre | Effectif | Effectif cumulé | ||
100 à 500 | 1. | 30 | 30 |
|
2. | 30 | 60 |
| |
501 à 3200 | 1. | 50 | 50 |
|
2. | 50 | 100 |
| |
3201 et plus | 1. | 80 | 80 |
|
2. | 80 | 160 |
| |
Effectif du lot | Effectif de l’échantillon | Acceptation |
2 à 99 | 100 % de l’effectif du lot |
|
Effectif du lot | Effectif de l’échantillon | Acceptation |
< 20 | 100 % de l’effectif du lot |
|
≥20 | 20 |
|
Effectif du lot | Effectif de l’échantillon | Acceptation |
< 100 | 5 |
|
≥ 100 | 20 |
|
Effectif du lot | Effectif de l’échantillon | a |
≤50 | 3 | 1.0 |
51 à 150 | 5 | 0.35 |
151 à 500 | 8 | 0.2 |
501 à 3200 | 13 | 0.15 |
3201 à 10 000 | 20 | 0.1 |
10 001 et plus | 30 | 0.085 |
Nombre de bouteilles de gaz à contrôler | Nombre de bouteilles de gaz défectueuses | |||
Ordre | Effectif | Effectif cumulé | Critère d’acceptation | Critère de rejet |
1. | 5 | 5 | 0 | 5 |
2. | 6 | 11 | 4 | 5 |
1 Nouvelle teneur selon le ch. II al. 1 de l’O du 30 oct. 2019, en vigueur depuis le 1er janv. 2020 (RO 2019 3493).
(art. 35)
1 Mise à jour par le ch. II al. 2 de l’O du 30 oct. 2019, en vigueur depuis le 1er janv. 2020 (RO 2019 3493).
2 RS 941.210