672.913.610
Sezione 1: Imposta svizzera a titolo di precauzione (prevent...
Sezione 2: Imposte germaniche alla fonte riscosse su dividen...
Sezione 3: Scambio di informazioni generale
Sezione 4: Scambio di informazioni in caso di delitti in mat...
Sezione 5: Disposizioni finali
del 30 aprile 2003 (Stato 5 dicembre 2006)
Il Consiglio federale svizzero,
visto il decreto federale del 22 giugno 19511 concernente l’esecuzione delle convenzioni internazionali conchiuse dalla Confederazione per evitare i casi di doppia imposizione; in esecuzione della convenzione dell’11 agosto 19712 tra la Confederazione Svizzera e la Repubblica federale di Germania per evitare la doppia imposizione in materia di imposte sul reddito e sulla sostanza (convenzione),
ordina:
1 Lo sgravio delle imposte sui dividendi e sugli interessi, previsto negli articoli 10 e 11 della convenzione, è concesso dalla Svizzera sotto forma di rimborso totale o parziale dell’imposta preventiva. Sono riservate le disposizioni degli articoli 3 e 3a.1
2 La presente ordinanza non si applica al rimborso dell’imposta preventiva cui le persone residenti nella Repubblica federale di Germania possono pretendere già in virtù della legislazione federale svizzera.
1 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 22 dic. 2004 (RU 2005 19).
1 L’istanza di rimborso dell’imposta preventiva va presentata dagli aventi diritto residenti nella Repubblica federale di Germania su modulo 85.
2 Il richiedente deve fare l’istanza in doppio e sottomettere i due esemplari al competente ufficio finanziario germanico. Quest’ultimo trattiene l’esemplare a lui destinato e ritorna al richiedente l’esemplare per l’Amministrazione federale delle contribuzioni con l’attestazione prevista sul modulo.
3 Il richiedente deve presentare l’esemplare dell’istanza con l’attestazione all’Amministrazione federale delle contribuzioni, Berna, nei tre anni successivi alla fine dell’anno civile in cui i dividendi o gli interessi sono scaduti.
4 L’Amministrazione federale delle contribuzioni verifica la fondatezza e l’esattezza dell’istanza. Essa domanda direttamente al richiedente le informazioni e le prove che fossero necessarie.2
5 L’Amministrazione federale delle contribuzioni notifica per scritto il risultato della verifica al richiedente e paga l’ammontare del rimborso all’indirizzo indicato nell’istanza.3
6 Se l’istanza è respinta in tutto o in parte, il richiedente può esigere dall’Amministrazione federale delle contribuzioni una decisione, che deve essere notificata, con indicazione dei motivi e dei rimedi giuridici.4
1 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 22 dic. 2004 (RU 2005 19).
2 Introdotto dal n. I dell’O del 22 dic. 2004 (RU 2005 19).
3 Introdotto dal n. I dell’O del 22 dic. 2004 (RU 2005 19).
4 Introdotto dal n. I dell’O del 22 dic. 2004 (RU 2005 19).
1 Su istanza l’Amministrazione federale delle contribuzioni può rilasciare a una società svizzera l’autorizzazione di versare senza la ritenuta dell’imposta preventiva i dividendi pagati a una società di capitali tedesca, purché siano adempiute le condizioni dell’articolo 10 paragrafo 3 della convenzione.
2 L’istanza deve essere presentata su modulo ufficiale prima della scadenza dei dividendi.
3 L’Amministrazione federale delle contribuzioni verifica l’istanza. Un’autorizzazione può essere rilasciata solo quando è accertato che la società di capitali tedesca, a carico della quale dovrebbe essere trasferita l’imposta, ha diritto al previsto sgravio da questa imposta a titolo di partecipazione determinante secondo l’articolo 10 paragrafo 3 della convenzione. L’autorizzazione viene notificata per scritto ed è valida tre anni.
4 Se l’istanza è respinta in tutto o in parte, la società svizzera può esigere dall’Amministrazione federale delle contribuzioni una decisione, che deve essere notificata con indicazione dei motivi e dei rimedi giuridici.
5 Se i presupposti per il diritto alla procedura di dichiarazione non sono più adempiuti, la società svizzera che paga i dividendi deve informarne tempestivamente l’Amministrazione federale delle contribuzioni.
1 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 22 dic. 2004 (RU 2005 19).
1 Se dispone di un’autorizzazione, la società svizzera che paga i dividendi ne dichiara spontaneamente entro 30 giorni il pagamento mediante il modulo 108. Esso deve essere presentato all’Amministrazione federale delle contribuzioni unitamente al modulo ufficiale di riscossione.
2 Il capoverso 1 è valido anche quando non è stata presentata nessuna istanza di autorizzazione o non è ancora stata presa nessuna decisione. In assenza di istanza di autorizzazione, questa deve essere presentata unitamente al modulo 108. Se il controllo dell’Amministrazione federale delle contribuzioni dimostra un abuso della procedura di dichiarazione, l’imposta preventiva e un eventuale interesse di mora devono essere riscossi posticipatamente. Se la riscossione posticipata è contestata, l’Amministrazione federale delle contribuzioni emana una decisione.
3 L’Amministrazione federale delle contribuzioni può trasmettere copia del modulo 108 all’autorità tedesca competente.
1 Introdotto dal n. I dell’O del 22 dic. 2004 (RU 2005 19).
I ricorsi contro le decisioni dell’Amministrazione federale delle contribuzioni sono retti dalle disposizioni generali concernenti l’organizzazione giudiziaria.
1 Nuovo testo giusta il n. II 51 dell'O dell'8 nov. 2006 concernente l’adeguamento di ordinanze del Consiglio federale alla revisione totale dell’organizzazione giudiziaria federale, in vigore dal 1° gen. 2007 (RU 2006 4705).
Le persone residenti in Svizzera, che pretendono gli sgravi delle imposte germaniche alla fonte previste negli articoli 10 a 12 della convenzione, devono chiedere tali sgravi per mezzo dei seguenti moduli:
a. | R-D 1: | Dividenden und Zinsen, natürliche Personen; | |
b. | R-D 2: | Dividenden und Zinsen, juristische Personen und Personengesellschaften; | |
c. | R-D 3: | Lizenzgebühren, natürliche Personen; | |
d. | R-D 4: | Lizenzgebühren, juristische Personen und Personengesellschaften; | |
e. | R-D 5: | Dividenden, Kapitalgesellschaften mit unmittelbarer Beteiligung von mindestens 10 Prozent, |
emessi a tali scopi dalle autorità germaniche.
1 L’istanza deve essere presentata nel numero di esemplari prescritto, completamente riempita e con i fogli supplementari e gli allegati necessari, all’autorità fiscale cantonale competente per il richiedente.
2 Se, nell’istanza, viene richiesto il rimborso di imposte già riscosse, l’istanza stessa deve allora pervenire all’autorità fiscale cantonale al più tardi il 1° ottobre del quarto anno civile successivo al pagamento dei dividendi, degli interessi o dei canoni.
1 L’autorità fiscale cantonale, alla quale è stata presentata l’istanza, verifica se le condizioni per lo sgravio delle imposte germaniche sono soddisfatte.
2 Se l’istanza è fondata, l’autorità fiscale cantonale lo attesta sugli esemplari dell’istanza destinati alle autorità germaniche e all’Amministrazione federale delle contribuzioni. L’autorità fiscale cantonale conserva nei suoi atti un esemplare dell’istanza.
3 L’autorità fiscale cantonale invia gli esemplari attestati:
4 Le autorità fiscali cantonali e l’Amministrazione federale delle contribuzioni hanno il diritto di procedere a inchieste complementari.
1 Da parte svizzera, solo l’Amministrazione federale delle contribuzioni è competente a comunicare alle autorità germaniche le informazioni previste nell’articolo 27 lettera a della convenzione. Le richieste d’informazione da parte germanica, che pervengono ad altre autorità, devono essere trasmesse all’Amministrazione federale delle contribuzioni.
2 L’Amministrazione federale delle contribuzioni decide sulle contestazioni che sorgono in merito alla comunicazione d’informazioni di tale genere.
3 Il ricorso contro la decisione dell’Amministrazione federale delle contribuzioni è retto dalle disposizioni generali concernenti l’organizzazione giudiziaria.1
1 Nuovo testo giusta il n. II 51 dell'O dell'8 nov. 2006 concernente l’adeguamento di ordinanze del Consiglio federale alla revisione totale dell’organizzazione giudiziaria federale, in vigore dal 1° gen. 2007 (RU 2006 4705).
1 Le richieste delle competenti autorità germaniche per lo scambio di informazioni secondo l’articolo 27 paragrafo 1 lettera b della convenzione in caso di delitti in materia di frode fiscale sono oggetto di un esame preliminare dell’Amministrazione federale delle contribuzioni.
2 Se una richiesta di scambio di informazioni non può essere soddisfatta, l’Amministrazione federale delle contribuzioni ne informa la competente autorità germanica. Quest’ultima può completare la sua richiesta.
3 Se l’esame preliminare dimostra che l’adempimento delle condizioni dell’articolo 27 paragrafo 1 lettera b della convenzione, in correlazione con il numero 3 del protocollo, è attendibile, l’Amministrazione federale delle contribuzioni informa della presentazione della richiesta e delle informazioni volute la persona che in Svizzera dispone delle relative informazioni (detentore delle informazioni). Il resto del contenuto della richiesta non deve essere comunicato al detentore delle informazioni.
4 L’Amministrazione federale delle contribuzioni chiede contemporaneamente al detentore delle informazioni di trasmetterle le informazioni e d’invitare una persona interessata con domicilio all’estero a designare in Svizzera un mandatario autorizzato a ricevere le notificazioni.
1 Se il detentore delle informazioni trasmette all’Amministrazione federale delle contribuzioni le informazioni richieste, quest’ultima le esamina ed emette una decisione finale.
2 Se il detentore delle informazioni o la persona interessata, rispettivamente il mandatario autorizzato a ricevere le notificazioni, non acconsentono a fornire le informazioni richieste entro un termine di 14 giorni, l’Amministrazione federale delle contribuzioni emette nei confronti del detentore delle informazioni una decisione con la quale esige la consegna delle informazioni indicate nella richiesta germanica.
1 L’Amministrazione federale delle contribuzioni notifica parimenti alla persona interessata o al suo mandatario autorizzato a ricevere le notificazioni, la decisione indirizzata al detentore delle informazioni nonché copia della richiesta della competente autorità germanica, a meno che nella richiesta non venga espressamente chiesta la segretezza.
2 Se una persona interessata con domicilio all’estero non ha designato un mandatario autorizzato a ricevere le notificazioni, la notificazione deve essere eseguita dalla competente autorità germanica secondo il diritto germanico. Contemporaneamente, l’Amministrazione federale delle contribuzioni fissa alla persona un termine per acconsentire allo scambio di informazioni o per designare un mandatario autorizzato a ricevere le notificazioni.
3 La persona interessata può partecipare alla procedura e consultare gli atti. La consultazione degli atti e la partecipazione alla procedura possono essere rifiutate soltanto:
4 Oggetti, documenti e atti che sono stati consegnati all’Amministrazione federale delle contribuzioni o che quest’ultima si è procurata non possono essere utilizzati ai fini dell’applicazione del diritto fiscale svizzero. È fatto salvo l’articolo 16 paragrafo 4.
1 Se le informazioni richieste nella decisione non sono fornite all’Amministrazione federale delle contribuzioni entro il termine fissato, possono essere prese misure coercitive. Al riguardo si può procedere alla perquisizione domiciliare nonché al sequestro di oggetti, documenti e atti in forma scritta o su supporti di immagini o di dati.
2 Le misure coercitive devono essere ordinate dal direttore dell’Amministrazione federale delle contribuzioni o dal suo sostituto. Esse devono essere eseguite da persone particolarmente istruite a tale scopo.
3 In caso di pericolo imminente e se una misura non può essere ordinata tempestivamente, la persona istruita può di sua iniziativa eseguire una misura coercitiva. La misura deve essere approvata entro tre giorni dal direttore dell’Amministrazione federale delle contribuzioni o dal suo sostituto.
4 La polizia dei Cantoni e dei Comuni sostiene l’Amministrazione federale delle contribuzioni nell’esecuzione delle misure coercitive.
1 Si può procedere alla perquisizione di locali soltanto se è probabile che in essi si trovino gli oggetti, i documenti e gli atti che sono in relazione con la richiesta di scambio di informazioni.
2 L’esecuzione della perquisizione è disciplinata nell’articolo 49 della legge federale del 22 marzo 19741 sul diritto penale amministrativo.
1 La perquisizione di oggetti, documenti e atti deve essere effettuata con il massimo riguardo per i segreti privati.
2 Si possono sequestrare unicamente oggetti, documenti e atti che, in relazione con la richiesta di informazione, potrebbero essere significativi.
3 Prima della perquisizione, al possessore degli oggetti, dei documenti e degli atti o al detentore delle informazioni deve essere data l’occasione di esprimersi sul loro contenuto. Il detentore delle informazioni deve collaborare alle operazioni di localizzazione e identificazione degli oggetti, dei documenti e degli atti.
4 Il possessore o il detentore delle informazioni deve assumersi le spese provocate dalle misure coercitive.
1 Se la persona interessata acconsente di fornire le informazioni alla competente autorità germanica, può informarne per scritto l’Amministrazione federale delle contribuzioni. Tale consenso è irrevocabile.
2 L’Amministrazione federale delle contribuzioni constata per scritto il consenso e chiude la procedura con la trasmissione delle informazioni alla competente autorità.1
3 Se il consenso riguarda solo una parte delle informazioni, i rimanenti oggetti, documenti e atti vengono trasmessi con decisione finale conformemente agli articoli 10 e seguenti.
1 L’Amministrazione federale delle contribuzioni emette una decisione finale motivata. In essa si pronuncia sull’esistenza di una frode fiscale e decide in merito alla trasmissione di oggetti, documenti e atti alla competente autorità germanica.
2 La decisione è notificata alla persona interessata o al suo mandatario autorizzato a ricevere le notificazioni.
3 Se una persona interessata con domicilio all’estero non ha designato alcun mandatario autorizzato a ricevere le notificazioni, la notificazione avviene con pubblicazione nel Foglio federale.
4 Dopo il passaggio in giudicato della decisione finale nonché nel quadro dell’esecuzione semplificata di cui all’articolo 15, le informazioni trasmesse alla competente autorità germanica possono essere utilizzate dall’Amministrazione federale delle contribuzioni.
1 La decisione finale dell’Amministrazione federale delle contribuzioni relativa alla trasmissione delle informazioni può essere impugnata con ricorso secondo le disposizioni generali concernenti l’organizzazione giudiziaria.1
2 Anche il detentore delle informazioni è autorizzato al ricorso, per quanto faccia valere interessi propri.
4 Ogni decisione anteriore alla decisione finale, compresa quella relativa a misure coercitive, è immediatamente esecutiva e può essere impugnata solo congiuntamente alla decisione finale.
1 Nuovo testo giusta il n. II 51 dell'O dell'8 nov. 2006 concernente l’adeguamento di ordinanze del Consiglio federale alla revisione totale dell’organizzazione giudiziaria federale, in vigore dal 1° gen. 2007 (RU 2006 4705).
2 Abrogato dal n. II 51 dell'O dell'8 nov. 2006 concernente l’adeguamento di ordinanze del Consiglio federale alla revisione totale dell’organizzazione giudiziaria federale, con effetto dal 1° gen. 2007 (RU 2006 4705).
L’ordinanza del 7 febbraio 19731 concernente la convenzione germano-svizzera di doppia imposizione è abrogata.
1 [RU 1973 296]
1 La procedura di cui all’articolo 3 è applicabile ai dividendi che scadono dopo il 30 giugno 2003.
2 Nel caso di dividendi ai sensi dell’articolo 3 scaduti tra il 1° gennaio 2002 e il 30 giugno 2003, è concesso, su istanza, un rimborso del 35 per cento. Qualora sia già stato effettuato un rimborso del 30 per cento, il rimanete 5 per cento sarà rimborsato previa ulteriore istanza.
La presente ordinanza entra in vigore il 1° luglio 2003.
1 RS 672.22 RS 0.672.913.62
vom 30. April 2003 (Stand am 5. Dezember 2006)
Der Schweizerische Bundesrat,
gestützt auf den Bundesbeschluss vom 22. Juni 19511 über die Durchführung von zwischenstaatlichen Abkommen des Bundes zur Vermeidung der Doppelbesteuerung, in Ausführung des Abkommens vom 11. August 19712 zwischen der Schweizerischen Eidgenossenschaft und der Bundesrepublik Deutschland zur Vermeidung der Doppelbesteuerung auf dem Gebiete der Steuern vom Einkommen und vom Vermögen (Abkommen),
verordnet:
1 Die in den Artikeln 10 und 11 des Abkommens vorgesehene Entlastung von Steuern von Dividenden und Zinsen wird von schweizerischer Seite durch volle oder teilweise Erstattung der Verrechnungssteuer gewährt. Die Artikel 3 und 3a bleiben vorbehalten.1
2 Diese Verordnung findet keine Anwendung auf die Erstattung der Verrechnungssteuer, die die in der Bundesrepublik Deutschland ansässigen Personen schon nach der schweizerischen Bundesgesetzgebung beanspruchen können.
1 Fassung gemäss Ziff. I der V vom 22. Dez. 2004 (AS 2005 19).
1 Der in der Bundesrepublik Deutschland ansässige Anspruchsberechtigte2 hat die Erstattung der Verrechnungssteuer mit Formular 85 zu beantragen.
2 Der Antragsteller hat den Antrag im Doppel auszufüllen und beide Ausfertigungen dem für ihn zuständigen deutschen Finanzamt zu unterbreiten. Dieses behält eine Ausfertigung und gibt das für die Eidgenössische Steuerverwaltung bestimmte Exemplar mit der auf dem Formular vorgesehenen Bestätigung dem Antragsteller zurück.
3 Der Antragsteller hat die bestätigte Ausfertigung des Antrages innert drei Jahren nach Ablauf des Kalenderjahres, in dem die Dividenden oder Zinsen fällig geworden sind, der Eidgenössischen Steuerverwaltung in Bern einzureichen.
4 Die Eidgenössische Steuerverwaltung prüft den Antrag auf seine Berechtigung und seine Richtigkeit. Notwendige ergänzende Auskünfte und Beweismittel holt sie direkt beim Antragsteller ein.3
5 Die Eidgenössische Steuerverwaltung teilt das Prüfungsergebnis dem Antragsteller schriftlich mit und überweist den Erstattungsbetrag an die im Antrag angegebene Adresse.4
6 Wird ein Antrag ganz oder teilweise abgewiesen, so kann der Antragsteller von der Eidgenössischen Steuerverwaltung einen Entscheid verlangen. Dieser wird mit einer Begründung und einer Rechtsmittelbelehrung eröffnet.5
1 Fassung gemäss Ziff. I der V vom 22. Dez. 2004 (AS 2005 19).
2 In dieser Verordnung werden Personen geschlechtergerecht bezeichnet, sofern dadurch die Lesbarkeit nicht beeinträchtigt wird. Wo Personenbezeichnungen nur in der maskulinen Form stehen, sind, sofern darunter natürliche Personen verstanden werden, stets solche beiderlei Geschlechts gemeint.
3 Eingefügt durch Ziff. I der V vom 22. Dez. 2004 (AS 2005 19).
4 Eingefügt durch Ziff. I der V vom 22. Dez. 2004 (AS 2005 19).
5 Eingefügt durch Ziff. I der V vom 22. Dez. 2004 (AS 2005 19).
1 Die Eidgenössische Steuerverwaltung kann einer schweizerischen Gesellschaft auf Gesuch hin die Bewilligung erteilen, die einer deutschen Kapitalgesellschaft ausgerichteten Dividenden ohne Abzug der Verrechnungssteuer auszurichten, wenn die Voraussetzungen nach Artikel 10 Absatz 3 des Abkommens erfüllt sind.
2 Das Gesuch ist vor Fälligkeit der Dividenden mit amtlichem Formular einzureichen.
3 Die Eidgenössische Steuerverwaltung prüft das Gesuch. Eine Bewilligung wird nur erteilt, wenn feststeht, dass die deutsche Kapitalgesellschaft, auf die die Steuer zu überwälzen wäre, nach Artikel 10 Absatz 3 des Abkommens Anspruch auf die für wesentliche Beteiligungen vorgesehene Entlastung von dieser Steuer hat. Die Bewilligung wird schriftlich mitgeteilt und gilt drei Jahre.
4 Wird das Gesuch ganz oder teilweise abgelehnt, so kann die schweizerische Gesellschaft von der Eidgenössischen Steuerverwaltung einen Entscheid verlangen. Dieser wird ihr mit einer Begründung und einer Rechtsmittelbelehrung eröffnet.
5 Die die Dividenden zahlende schweizerische Gesellschaft muss der Eidgenössischen Steuerverwaltung unverzüglich Meldung erstatten, sobald die Voraussetzungen für die Beanspruchung des Meldeverfahrens nicht mehr erfüllt sind.
1 Fassung gemäss Ziff. I der V vom 22. Dez. 2004 (AS 2005 19).
1 Verfügt die die Dividenden zahlende schweizerische Gesellschaft über eine Bewilligung, so meldet sie die Ausrichtung der Dividende unaufgefordert und innert 30 Tagen mit Formular 108. Dieses ist zusammen mit dem amtlichen Erhebungsformular bei der Eidgenössischen Steuerverwaltung einzureichen.
2 Absatz 1 gilt auch, wenn ein Bewilligungsgesuch nicht eingereicht oder noch nicht darüber entschieden wurde. Liegt ein Bewilligungsgesuch nicht vor, so ist dieses zusammen mit dem Formular 108 nachzureichen. Ergibt die Prüfung der Eidgenössischen Steuerverwaltung, dass vom Meldeverfahren zu Unrecht Gebrauch gemacht wurde, so werden die Verrechnungssteuer und ein allfälliger Verzugszins nacherhoben. Wird die Nacherhebung bestritten, so trifft die Eidgenössische Steuerverwaltung einen Entscheid.
3 Die Eidgenössische Steuerverwaltung kann den zuständigen deutschen Behörden Doppel der Formulare 108 übermitteln.
1 Eingefügt durch Ziff. I der V vom 22. Dez. 2004 (AS 2005 19).
Entscheide der Eidgenössischen Steuerverwaltung unterliegen der Beschwerde nach den allgemeinen Bestimmungen über die Bundesrechtspflege.
1 Fassung gemäss Ziff. II 51 der V vom 8. Nov. 2006 über die Anpassung von Bundesratsverordnungen an die Totalrevision der Bundesrechtspflege, in Kraft seit 1. Jan. 2007 (AS 2006 4705).
In der Schweiz ansässige Personen, welche die in den Artikeln 10–12 des Abkommens vorgesehenen Entlastungen von den deutschen Quellensteuern beanspruchen wollen, haben dies auf den folgenden von den deutschen Behörden herausgegebenen Formularen zu beantragen:
a. | R-D 1: | Dividenden und Zinsen, natürliche Personen; | |
b. | R-D 2: | Dividenden und Zinsen, juristische Personen und Personengesellschaften; | |
c. | R-D 3: | Lizenzgebühren, natürliche Personen; | |
d. | R-D 4: | Lizenzgebühren, juristische Personen und Personengesellschaften; | |
e. | R-D 5: | Dividenden, Kapitalgesellschaften mit unmittelbarer Beteiligung von mindestens 10 Prozent. |
1 Der Antrag ist in der vorgeschriebenen Anzahl Ausfertigungen, vollständig ausgefüllt und mit den erforderlichen Beilagen der für den Antragsteller zuständigen kantonalen Steuerbehörde zu unterbreiten.
2 Wird im Antrag die Erstattung bereits erhobener Steuern verlangt, so soll er der kantonalen Steuerbehörde spätestens am 1. Oktober des vierten auf den Zufluss der Dividenden, Zinsen oder Lizenzgebühren folgenden Kalenderjahres zukommen.
1 Die kantonale Steuerbehörde, welcher der Antrag unterbreitet wird, prüft, ob die Voraussetzungen für die Entlastung von den deutschen Steuern erfüllt sind.
2 Ist der Antrag begründet, so bescheinigt dies die kantonale Steuerbehörde auf den für die deutschen Behörden und die Eidgenössische Steuerverwaltung bestimmten Ausfertigungen des Antrags. Eine Ausfertigung des Antrags behält sie bei ihren Akten.
3 Die kantonale Steuerbehörde sendet die bescheinigten Ausfertigungen:
4 Die kantonalen Steuerbehörden und die Eidgenössische Steuerverwaltung sind berechtigt, ergänzende Erhebungen anzustellen.
1 Für die Erteilung der in Artikel 27 Absatz 1 Buchstabe a des Abkommens vor-gesehenen Auskünfte an die deutschen Behörden ist auf schweizerischer Seite die Eidgenössische Steuerverwaltung zuständig. Deutsche Auskunftsbegehren, die bei anderen Behörden eingehen, sind an die Eidgenössische Steuerverwaltung weiterzuleiten.
2 Über Anstände, die sich wegen der Erteilung solcher Auskünfte ergeben, entscheidet die Eidgenössische Steuerverwaltung.
3 Der Entscheid der Eidgenössischen Steuerverwaltung unterliegt der Beschwerde nach den allgemeinen Bestimmungen über die Bundesrechtspflege.1
1 Fassung gemäss Ziff. II 51 der V vom 8. Nov. 2006 über die Anpassung von Bundesratsverordnungen an die Totalrevision der Bundesrechtspflege, in Kraft seit 1. Jan. 2007 (AS 2006 4705).
1 Ersuchen der zuständigen deutschen Behörden um Informationsaustausch bei Betrugsdelikten nach Artikel 27 Absatz 1 Buchstabe b des Abkommens werden von der Eidgenössischen Steuerverwaltung vorgeprüft.
2 Kann einem Ersuchen um Informationsaustausch nicht entsprochen werden, so teilt die Eidgenössische Steuerverwaltung dies der zuständigen deutschen Behörde mit. Diese kann ihr Ersuchen ergänzen.
3 Zeigt die Vorprüfung, dass die Erfüllung der Voraussetzungen nach Artikel 27 Absatz 1 Buchstabe b des Abkommens in Verbindung mit Ziffer 3 Buchstabe a des Protokolls glaubhaft gemacht ist, so informiert die Eidgenössische Steuerverwaltung diejenige Person, die in der Schweiz über die einschlägigen Informationen verfügt (Informationsinhaber), über den Eingang des Ersuchens und über die darin verlangten Informationen. Der übrige Inhalt des Ersuchens darf dem Informationsinhaber nicht mitgeteilt werden.
4 Die Eidgenössische Steuerverwaltung ersucht den Informationsinhaber gleichzeitig, ihr die Informationen zuzustellen und eine betroffene Person mit ausländischem Wohnsitz aufzufordern, in der Schweiz einen Zustellungsbevollmächtigten zu bezeichnen.
1 Übergibt der Informationsinhaber die verlangten Informationen der Eidgenössischen Steuerverwaltung, so prüft diese die Informationen und erlässt eine Schlussverfügung.
2 Stimmt der Informationsinhaber oder die betroffene Person oder ihr Zustellungsbevollmächtigter der Übergabe der verlangten Informationen innerhalb von 14 Tagen nicht zu, so erlässt die Eidgenössische Steuerverwaltung gegenüber dem Informationsinhaber eine Verfügung, mit der sie die Herausgabe der im deutschen Ersuchen bezeichneten Informationen verlangt.
1 Die Eidgenössische Steuerverwaltung eröffnet die an den Informationsinhaber gerichtete Verfügung sowie eine Kopie des Ersuchens der zuständigen deutschen Behörde auch der betroffenen Person oder deren Zustellungsbevollmächtigtem, sofern im Ersuchen nicht ausdrücklich die Geheimhaltung verlangt wird.
2 Hat eine betroffene Person mit ausländischem Wohnsitz keinen Zustellungsbevollmächtigten bezeichnet, so ist die Eröffnung von der zuständigen deutschen Behörde nach deutschem Recht vorzunehmen. Gleichzeitig setzt die Eidgenössische Steuerverwaltung der Person eine Frist zur Zustimmung zum Informationsaustausch oder zur Bestellung eines Zustellungsbevollmächtigten.
3 Die betroffene Person kann sich am Verfahren beteiligen und Einsicht in die Akten nehmen. Die Akteneinsicht und die Teilnahme am Verfahren dürfen nur verweigert werden:
4 Gegenstände, Dokumente und Unterlagen, die der Eidgenössischen Steuerverwaltung ausgehändigt oder von ihr beschafft wurden, dürfen nicht zur Durchsetzung des schweizerischen Steuerrechts verwendet werden. Artikel 16 Absatz 4 bleibt vorbehalten.
1 Werden die in der Verfügung verlangten Informationen nicht innert der verfügten Frist der Eidgenössischen Steuerverwaltung übergeben, so können Massnahmen unter Anwendung von Zwang durchgeführt werden. Dabei können Hausdurchsuchungen vorgenommen sowie Gegenstände, Dokumente und Unterlagen in Schriftform oder auf Bild- oder Datenträgern beschlagnahmt werden.
2 Zwangsmassnahmen sind vom Direktor der Eidgenössischen Steuerverwaltung oder von dessen Stellvertreter anzuordnen. Sie sind von besonders ausgebildeten Personen durchzuführen.
3 Ist Gefahr im Verzug und kann eine Massnahme nicht rechtzeitig angeordnet werden, so darf die besonders ausgebildete Person von sich aus eine Zwangsmassnahme durchführen. Die Massnahme ist innert drei Tagen vom Direktor der Eidgenössischen Steuerverwaltung oder von seinem Stellvertreter zu genehmigen.
4 Die Polizei der Kantone und Gemeinden unterstützt die Eidgenössische Steuerverwaltung bei der Durchführung der Zwangsmassnahmen.
1 Räume dürfen nur durchsucht werden, wenn es wahrscheinlich ist, dass sich darin die im Zusammenhang mit dem Ersuchen um Informationsaustausch stehenden Gegenstände, Dokumente oder Unterlagen befinden.
2 Die Durchführung richtet sich nach Artikel 49 des Bundesgesetzes vom 22. März 19741 über das Verwaltungsstrafrecht.
1 SR 313.0
1 Gegenstände, Dokumente und Unterlagen sind mit grösster Schonung der Privatgeheimnisse zu durchsuchen.
2 Es dürfen nur Gegenstände, Dokumente und Unterlagen beschlagnahmt werden, die im Zusammenhang mit dem Ersuchen um Informationsaustausch von Bedeutung sein könnten.
3 Dem Inhaber der Gegenstände, Dokumente und Unterlagen oder dem Informationsinhaber ist Gelegenheit zu geben, sich vor der Durchführung über ihren Inhalt auszusprechen. Der Informationsinhaber muss bei der Lokalisierung und Identifizierung der Gegenstände, Dokumente und Unterlagen mitwirken.
4 Kosten, die dem Inhaber oder dem Informationsinhaber aus den Zwangsmassnahmen entstehen, sind von diesen selber zu tragen.
1 Stimmt die betroffene Person der Aushändigung der Informationen an die zuständige deutsche Behörde zu, so kann sie die Eidgenössische Steuerverwaltung darüber schriftlich informieren. Die Zustimmung ist unwiderruflich.
2 Die Eidgenössische Steuerverwaltung hält die Zustimmung schriftlich fest und schliesst das Verfahren durch Übermittlung der Informationen an die zuständige Behörde.
3 Betrifft die Zustimmung nur einen Teil der Informationen, so werden die restlichen Gegenstände, Dokumente oder Unterlagen nach den Artikeln 10 ff. beschafft und mittels Schlussverfügung übermittelt.
1 Die Eidgenössische Steuerverwaltung erlässt eine begründete Schlussverfügung. Darin äussert sie sich zur Frage, ob ein Abgabebetrug vorliegt, und entscheidet über die Übermittlung von Gegenständen, Dokumenten und Unterlagen an die zuständige deutsche Behörde.
2 Die Verfügung wird der betroffenen Person oder ihrem Zustellungsbevollmächtigten eröffnet.
3 Hat eine betroffene Person mit ausländischem Wohnsitz keinen Zustellungsbevollmächtigten bezeichnet, so erfolgt die Eröffnung durch Publikation im Bundesblatt.
4 Nach Eintritt der Rechtskraft der Schlussverfügung sowie im Rahmen der vereinfachten Ausführung nach Artikel 15 können die der zuständigen deutschen Behörde übermittelten Informationen von der Eidgenössischen Steuerverwaltung verwendet werden.
1 Die Schlussverfügung der Eidgenössischen Steuerverwaltung über die Übermittlung von Informationen unterliegt der Beschwerde nach den allgemeinen Bestimmungen über die Bundesrechtspflege.1
2 Zur Beschwerde ist auch der Informationsinhaber befugt, soweit er eigene Interessen geltend macht.
4 Jede der Schlussverfügung vorangehende Verfügung, einschliesslich einer Verfügung über Zwangsmassnahmen, ist sofort vollstreckbar und kann nur zusammen mit der Schlussverfügung angefochten werden.
1 Fassung gemäss Ziff. II 51 der V vom 8. Nov. 2006 über die Anpassung von Bundesratsverordnungen an die Totalrevision der Bundesrechtspflege, in Kraft seit 1. Jan. 2007 (AS 2006 4705).
2 Aufgehoben durch Ziff. II 51 der V vom 8. Nov. 2006 über die Anpassung von Bundesratsverordnungen an die Totalrevision der Bundesrechtspflege, mit Wirkung seit 1. Jan. 2007 (AS 2006 4705).
Die Verordnung vom 7. Februar 19731 zum schweizerisch-deutschen Doppelbesteuerungsabkommen wird aufgehoben.
1 [AS 1973 296]
1 Das in Artikel 3 festgelegte Verfahren ist anwendbar auf Dividenden, die nach dem 30. Juni 2003 fällig werden.
2 Im Falle von Dividenden nach Artikel 3, die zwischen dem 1. Januar 2002 und dem 30. Juni 2003 fällig geworden sind, wird auf Antrag hin eine Rückerstattung von 35 Prozent gewährt. Sofern bereits eine Erstattung von 30 Prozent erfolgt ist, werden die restlichen 5 Prozent auf zusätzlichen Antrag hin erstattet.
Diese Verordnung tritt am 1. Juli 2003 in Kraft.
du 30 avril 2003 (Etat le 1er janvier 2007)
Le Conseil fédéral suisse,
vu l’arrêté fédéral du 22 juin 1951 concernant l’exécution des conventions internationales conclues par la Confédération en vue d’éviter les doubles impositions1, vu la Convention du 11 août 1971 entre la Confédération suisse et la République fédérale d’Allemagne en vue d’éviter les doubles impositions en matière d’impôts sur le revenu et sur la fortune (Convention)2,
arrête:
1 Le dégrèvement des impôts sur les dividendes et les intérêts, que prévoient les art. 10 et 11 de la Convention, est accordé par la Suisse sous forme de remboursement entier ou partiel de l’impôt anticipé. Les art. 3 et 3a sont réservés.1
2 La présente ordonnance n’est pas applicable au remboursement de l’impôt anticipé auquel des résidents de la République fédérale d’Allemagne peuvent prétendre en vertu de la législation fédérale suisse.
1 Nouvelle teneur selon le ch. I de l’O du 22 déc. 2004, en vigueur depuis le 1er janv. 2005 (RO 2005 19).
1 L’ayant droit, qui est un résident de la République fédérale d’Allemagne, doit demander le remboursement de l’impôt anticipé au moyen de la formule 85.
2 Le requérant doit remplir la demande en double et remettre les deux exemplaires au Finanzamt (bureau des finances) allemand compétent. Celui-ci conserve un exemplaire et renvoie au requérant l’exemplaire destiné à l’Administration fédérale des contributions avec l’attestation prévue sur la formule.
3 Le requérant doit présenter l’exemplaire certifié de la demande à l’Administration fédérale des contributions à Berne dans les trois ans suivant la fin de l’année civile en laquelle les dividendes ou les intérêts sont échus.
4 L’Administration fédérale des contributions vérifie le bien-fondé et l’exactitude de la demande. Elle s’adresse directement au requérant pour obtenir les renseignements et les preuves complémentaires dont elle a besoin.2
5 Elle communique par écrit le résultat de l’examen au requérant et verse le montant qu’elle doit rembourser à l’adresse indiquée dans la demande.3
6 Si la demande est rejetée en tout ou en partie par l’Administration fédérale des contributions, le requérant peut exiger d’elle une décision. Cette décision lui sera notifiée avec l’indication des motifs et des voies de droit.4
1 Nouvelle teneur selon le ch. I de l’O du 22 déc. 2004, en vigueur depuis le 1er janv. 2005 (RO 2005 19).
2 Introduit par le ch. I de l’O du 22 déc. 2004, en vigueur depuis le 1er janv. 2005 (RO 2005 19).
3 Introduit par le ch. I de l’O du 22 déc. 2004, en vigueur depuis le 1er janv. 2005 (RO 2005 19).
4 Introduit par le ch. I de l’O du 22 déc. 2004, en vigueur depuis le 1er janv. 2005 (RO 2005 19).
1 L’Administration fédérale des contributions peut autoriser une société suisse, sur demande, à verser les dividendes destinés à une société allemande sans retenir l’impôt anticipé, pour autant que les conditions de l’art. 10, par. 3, de la Convention soient remplies.
2 La société suisse doit faire la demande à l’aide de la formule officielle avant l’échéance des dividendes.
3 L’Administration fédérale des contributions examine la demande. Elle n’accorde l’autorisation que s’il est établi que la société de capitaux allemande à laquelle l’impôt devrait être transféré a droit au dégrèvement de cet impôt prévu par l’art. 10, par. 3, de la Convention. L’autorisation, donnée par écrit, est valable trois ans.
4 Si la demande est rejetée en tout ou en partie par l’Administration fédérale des contributions, la société suisse peut exiger d’elle une décision. Cette décision lui sera notifiée avec indication des motifs et des voies de droit.
5 La société suisse doit aviser immédiatement l’Administration fédérale des contributions dès que les conditions à remplir pour avoir droit à la procédure de déclaration ne sont plus réunies.
1 Nouvelle teneur selon le ch. I de l’O du 22 déc. 2004, en vigueur depuis le 1er janv. 2005 (RO 2005 19).
1 Si elle dispose d’une autorisation, la société suisse qui paie les dividendes déclare spontanément le paiement des dividendes à l’Administration fédérale des contributions, dans les 30 jours qui suivent l’échéance, à l’aide de la formule 108 qu’elle joint à la déclaration officielle.
2 Les dispositions de l’al. 1 sont également applicables si une demande n’a pas été déposée ou si la décision n’a pas encore été prise. En l’absence d’e demande, la demande devra être faite ultérieurement, à l’aide de la formule 108. Si l’examen de l’Administration fédérale des contributions révèle que la procédure de déclaration a été utilisée abusivement, l’impôt anticipé et, le cas échéant les intérêts moratoires, seront perçus après coup. Si la perception ultérieure est contestée, l’Administration fédérale des contributions rend une décision.
3 L’Administration fédérale des contributions peut transmettre un double de la formule 108 aux autorités allemandes compétentes.
1 Introduit par le ch. I de l’O du 22 déc. 2004, en vigueur depuis le 1er janv. 2005 (RO 2005 19).
Les décisions de l’Administration fédérale des contributions sont sujettes à recours conformément aux dispositions générales de la procédure fédérale.
1 Nouvelle teneur selon le ch. II 51 de l’O du 8 nov. 2006 portant adaptation d’O du CF à la révision totale de la procédure fédérale, en vigueur depuis le 1er janv. 2007 (RO 2006 4705).
Les personnes, qui sont des résidents de Suisse et qui prétendent aux dégrèvements des impôts allemands à la source prévus par les art. 10 à 12 de la Convention, doivent demander ces dégrèvements au moyen des formules suivantes publiées par les autorités allemandes:
1 La demande doit être présentée à l’autorité fiscale cantonale compétente pour le requérant dans le nombre prescrit d’exemplaires, entièrement remplie, avec les pièces nécessaires.
2 La demande en remboursement d’impôts déjà perçus doit parvenir à l’autorité fiscale cantonale au plus tard le 1er octobre de la quatrième année civile qui suit le versement des dividendes, des intérêts ou des redevances.
1 L’autorité fiscale cantonale à laquelle la demande est présentée examine si les conditions requises pour le dégrèvement des impôts allemands sont remplies.
2 Si la demande est fondée, l’autorité fiscale cantonale l’atteste sur les exemplaires de la demande destinés aux autorités allemandes et à l’Administration fédérale des contributions. L’autorité fiscale cantonale conserve un exemplaire de la demande dans ses dossiers.
3 L’autorité fiscale cantonale adresse les exemplaires attestés
4 Les autorités fiscales cantonales et l’Administration fédérale des contributions sont en droit de procéder à des enquêtes complémentaires.
1 Du côté suisse, l’Administration fédérale des contributions est compétente pour communiquer aux autorités allemandes les renseignements prévus à l’art. 27, par. 1, let. a, de la Convention. Les demandes de renseignements allemandes adressées à d’autres autorités doivent être transmises à l’Administration fédérale des contributions.
2 L’Administration fédérale des contributions statue sur les contestations qui s’élèvent au sujet de la communication de renseignements de ce genre.
3 La décision de l’Administration fédérale des contributions est sujette à recours conformément aux dispositions générales de la procédure fédérale.1
1 Nouvelle teneur selon le ch. II 51 de l’O du 8 nov. 2006 portant adaptation d’O du CF à la révision totale de la procédure fédérale, en vigueur depuis le 1er janv. 2007 (RO 2006 4705).
1 Les demandes d’échange de renseignements en cas de fraude fiscale visées à l’art. 27, par. 1, let. b, de la Convention qui émanent des autorités allemandes compétentes font l’objet d’un examen préliminaire par l’Administration fédérale des contributions.
2 S’il ne peut être donné suite à une demande d’échange de renseignements, l’Administration fédérale des contributions en fait part à l’autorité allemande compétente. Cette dernière peut compléter sa demande.
3 Lorsque, selon l’examen préliminaire, les conditions de l’art. 27, par. 1, let. b, de la Convention, en relation avec le ch. 3, let. a, de son protocole, sont vraisemblablement remplies, l’Administration fédérale des contributions informe la personne qui détient en Suisse des renseignements s’y rapportant (détenteur de renseignements) de l’existence de la demande et des renseignements demandés. Le reste du contenu de la demande ne doit pas être communiqué au détenteur de renseignements.
4 L’Administration fédérale des contributions demande simultanément au détenteur de renseignements de lui remettre les renseignements et d’inviter une personne concernée domiciliée à l’étranger à désigner en Suisse un mandataire habilité à recevoir des notifications.
1 Si le détenteur de renseignements remet à l’Administration fédérale des contributions les renseignements demandés, cette dernière examine les renseignements et prend une décision finale.
2 Si le détenteur de renseignements, la personne concernée ou son mandataire habilité à recevoir des notifications ne consent pas à remettre les renseignements demandés dans un délai de quatorze jours, l’Administration fédérale des contributions prend une décision à l’encontre du détenteur de renseignements, par laquelle elle exige la remise des renseignements désignés dans la demande allemande.
1 L’Administration fédérale des contributions notifie également à la personne concernée ou à son mandataire habilité à recevoir des notifications la décision adressée au détenteur de renseignements ainsi qu’une copie de la demande de l’autorité allemande compétente, pour autant que la demande n’exige pas expressément le maintien du secret.
2 Si une personne concernée domiciliée à l’étranger n’a pas désigné de mandataire habilité à recevoir des notifications, la notification devra être entreprise par l’autorité allemande compétente selon le droit allemand. Simultanément, l’Administration fédérale des contributions fixera à la personne concernée un délai pour consentir à l’échange de renseignements ou pour désigner un mandataire habilité à recevoir des notifications.
3 La personne concernée peut prendre part à la procédure et consulter le dossier. La consultation du dossier et la participation à la procédure ne peuvent être refusées que:
4 Les objets, documents et pièces qui ont été remis à l’Administration fédérale des contributions ou que cette dernière a obtenus ne doivent pas être utilisés à des fins d’application du droit fiscal suisse. L’art. 16, al. 4, est réservé.
1 Si les renseignements exigés dans la décision ne sont pas remis à l’Administration fédérale des contributions dans le délai fixé, des mesures de contrainte peuvent être exécutées. Des perquisitions peuvent être opérées et des objets, des documents et des pièces sous forme écrite ou sur des supports de données ou d’images peuvent être saisis.
2 Les mesures de contrainte doivent être ordonnées par le directeur de l’Administration fédérale des contributions ou par son remplaçant. Elles doivent être exécutées par des personnes formées à cet effet.
3 S’il y a péril en la demeure et qu’une mesure ne puisse être ordonnée à temps, la personne formée à cet effet peut prendre une mesure de contrainte de sa propre initiative. La mesure doit être approuvée dans les trois jours par le directeur de l’Administration fédérale des contributions ou par son remplaçant.
4 La police des cantons et des communes soutient l’Administration fédérale des contributions dans l’exécution des mesures de contrainte.
1 Des locaux ne peuvent être perquisitionnés que s’il est vraisemblable que les objets, documents et pièces en relation avec la demande d’échange de renseignements s’y trouvent.
2 La perquisition est régie par l’art. 49 de la loi fédérale du 22 mars 1974 sur le droit pénal administratif1.
1 La perquisition visant des objets, des documents et des pièces doit être opérée avec les plus grands égards pour les secrets privés.
2 Seuls peuvent être saisis les objets, les documents et les pièces qui pourraient avoir une importance en relation avec la demande d’échange de renseignements.
3 Avant la perquisition, le détenteur des objets, des documents et des pièces ou le détenteur de renseignements doit avoir la possibilité d’en indiquer le contenu. Le détenteur de renseignements est tenu de prêter son concours à la localisation et à l’identification des objets, des documents et des pièces.
4 Le détenteur des objets, des documents ou des pièces ou le détenteur de l’information doit supporter lui-même les frais résultant des mesures de contrainte.
1 Si la personne concernée consent à la remise des renseignements à l’autorité allemande compétente, elle peut en informer l’Administration fédérale des contributions par écrit. Ce consentement est irrévocable.
2 L’Administration fédérale des contributions constate le consentement par écrit et clôt la procédure en transmettant les renseignements à l’autorité compétente.
3 Si le consentement ne porte que sur une partie des renseignements, les autres objets, documents ou pièces seront obtenus conformément aux art. 10 et suivants et transmis au moyen d’une décision finale.
1 L’Administration fédérale des contributions prend une décision finale motivée. Dans cette dernière, elle se prononce sur l’existence d’une fraude fiscale et décide de la transmission des objets, documents et pièces à l’autorité allemande compétente.
2 La décision est notifiée à la personne concernée ou à son mandataire habilité à recevoir des notifications.
3 Si une personne concernée domiciliée à l’étranger n’a pas désigné de mandataire habilité à recevoir des notifications, la notification a lieu par publication dans la Feuille fédérale.
4 Après l’entrée en force de la décision finale ainsi que dans le cadre de l’exécution simplifiée visée à l’art. 15, l’Administration fédérale des contributions peut utiliser les renseignements transmis à l’autorité allemande compétente.
1 La décision finale de l’Administration fédérale des contributions relative à la transmission de renseignements est sujette à recours conformément aux dispositions générales de la procédure fédérale.1
2 Le détenteur de renseignements a également qualité pour recourir dans la mesure où il fait valoir des intérêts propres.
4 Toute décision précédant la décision finale, y compris une décision relative à des mesures de contrainte, est immédiatement exécutoire et ne peut être attaquée que conjointement avec la décision finale.
1 Nouvelle teneur selon le ch. II 51 de l’O du 8 nov. 2006 portant adaptation d’O du CF à la révision totale de la procédure fédérale, en vigueur depuis le 1er janv. 2007 (RO 2006 4705).
2 Abrogé par le ch. II 51 de l’O du 8 nov. 2006 portant adaptation d’O du CF à la révision totale de la procédure fédérale, avec effet au 1er janv. 2007 (RO 2006 4705).
L’ordonnance du 7 février 1973 relative à la convention germano-suisse de double imposition1 est abrogée.
1 [RO 1973 294]
1 La procédure visée à l’art. 3 est applicable aux dividendes échus après le 30 juin 2003.
2 Sur demande, un remboursement de 35 % est accordé pour les dividendes visés à l’art. 3 qui sont échus entre le 1er janvier 2002 et le 30 juin 2003. S’il y a déjà eu un remboursement de 30 %, le solde de 5 % sera remboursé sur demande supplémentaire.
La présente ordonnance entre en vigueur le 1er juillet 2003.
1 RS 672.22 RS 0.672.913.62