Signore e Signori,
spero che abbiate trascorso buone feste e colgo l’occasione per augurarvi anch’io un felice anno nuovo!
Forse anche voi, come me, siete grati di poter vivere in questo Paese.
Perché niente è più importante del luogo dove ci sentiamo a casa. Le immagini che ci giungono ogni giorno da tutto il mondo stanno lì a ricordarcelo.
Tutti abbiamo bisogno di una patria.
Possiamo guardare con fiducia al nuovo anno:
- La Svizzera è stabile e sicura.
- L’economia prospera grazie alla nostra grande innovatività.
- Migliaia di persone s’impegnano volontariamente per il bene della collettività.
Il nostro Paese sta bene. E noi stiamo bene in questo Paese.
Tuttavia, molte persone s’interrogano sul proprio futuro:
- Come cambierà il mio lavoro con le nuove tecnologie?
- Quanto è sicuro il mio posto di lavoro?
- Avrò abbastanza soldi per vivere quando sarò anziano?
- Come posso conciliare famiglia e lavoro?
- Potremo ancora permetterci un’assistenza medica di qualità?
Grazie alla nostra democrazia diretta, non soltanto possiamo porci queste domande – ma possiamo anche darvi delle risposte.
Tutti possiamo co-decidere su come vogliamo vivere. Questo è un grande privilegio.
Co-decidere significa partecipare alla discussione. La Svizzera vive di discussioni franche e aperte.
Anche nella sala del Consiglio federale, dove mi trovo adesso, discutiamo animatamente. Anche qui, a volte, si scontrano interessi e valori.
Ma il nostro Paese funziona molto bene perché tutti riconoscono agli altri che anche loro vogliono il meglio per la Svizzera.
Anche nel nuovo anno condurremo intense discussioni:
- Sulla stabilità finanziaria delle nostre rendite per la vecchiaia.
- Sui rapporti con l’Europa, il nostro principale partner commerciale.
- Sull’equità fiscale. Sul clima.
- Sulla parità di genere.
Guardando sempre al bene comune – per dare a tutti la possibilità di vivere bene.
Signore e Signori,
la Svizzera ha sempre dato il meglio di sé quando ha affrontato attivamente i problemi.
È soprattutto in epoche movimentate che non si può restare fermi.
Sappiamo quanto sia importante venirsi incontro – e trovare compromessi.
Cercare il compromesso richiede spesso più coraggio che difendere a oltranza le proprie posizioni.
Abbiamo sempre dimostrato che quello che ci unisce è più forte di quello che ci divide. E nel corso della nostra storia abbiamo imparato che chi rafforza le minoranze, rafforza anche la Svizzera.
possiamo decidere noi stessi in larga misura se i nostri figli potranno vivere così bene come noi. O forse anche meglio.
Non esitiamo dunque a decidere il nostro futuro comune.
Auguro di cuore un felice e sereno anno nuovo.
Ultima modifica 27.12.2017