Il Consiglio federale intende sviluppare ulteriormente la cartella informatizzata del paziente

Berna, 27.04.2022 - Il Consiglio federale intende sviluppare ulteriormente la cartella informatizzata del paziente (CIP) con diverse misure. Tra le altre cose, in futuro la CIP sarà considerata uno strumento dell’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie, il che ora attribuisce alla Confederazione un’ampia competenza normativa. Durante la sua seduta del 27 aprile 2022, il Consiglio federale ha incaricato il Dipartimento federale dell’interno (DFI) di elaborare un progetto di consultazione.

dell’interno (DFI) di elaborare un progetto di consultazione.

Come sottolineato dal Consiglio federale in un rapporto elaborato nell’agosto 2021 (postulato Wehrli 18.4328), per introdurre e diffondere con successo la cartella informatizzata del paziente mancano una chiara suddivisione di compiti e competenze nonché un finanziamento a lungo termine. Allo stesso tempo, il Consiglio federale ha incaricato il DFI di sottoporre la legge federale sulla cartella informatizzata del paziente (LCIP) a un esame approfondito. Sulla base dei risultati ottenuti, il Consiglio federale ha ora deciso di avviare una revisione totale della LCIP.

A tal fine ha stabilito i seguenti punti fondamentali:

  • in futuro la CIP sarà considerata uno strumento dell’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (AOMS) e contribuirà a raggiungere gli obiettivi dell’AOMS concernenti una migliore qualità delle cure e una maggiore efficienza dei costi. La CIP si basa ora anche sull’articolo 117 della Costituzione federale, il quale attribuisce alla Confederazione un’ampia competenza normativa. Gli assicuratori non avranno accesso alla CIP;
  • la ripartizione di compiti e competenze, dunque anche la garanzia di finanziamento della CIP da parte di Confederazione e Cantoni, saranno disciplinati in modo chiaro. I Cantoni dovranno quindi assumersi la responsabilità di finanziare la gestione operativa delle comunità di riferimento. La Confederazione assume i costi per l’ulteriore sviluppo della CIP, per esempio l’introduzione di eMedikation;
  • per quanto riguarda la volontarietà dei pazienti, saranno poste in consultazione due varianti: il mantenimento della volontarietà e l’introduzione di un modello opt-out, quest’ultimo è preferito dal Consiglio federale; 
  • tutti i professionisti della salute attivi nel settore ambulatoriale saranno tenuti a introdurre una CIP, attuando così quanto richiesto dalla mozione CSSS-N 19.3955 «Una cartella informatizzata del paziente per tutti i professionisti della salute coinvolti nel processo di cura». I medici attivi nel settore ambulatoriale che hanno appena ottenuto l’autorizzazione sono tenuti a farlo già a partire dal 1° gennaio 2022;
  • previo consenso dei pazienti, i ricercatori avranno accesso ai dati contenuti nella CIP;
  • un archivio centrale dei dati dinamici ne semplificherà l’elaborazione; 
  • per le prestazioni complementari sarà possibile usufruire dell’infrastruttura tecnica della CIP, per esempio nel caso del trasferimento di pazienti ad altri professionisti della salute;
  • si chiarirà come si può utilizzare una futura Ie statale per accedere alla CIP.

Inoltre il DFI presenterà al Consiglio federale un progetto di consultazione per il finanziamento transitorio della CIP. La concessione di aiuti finanziari ne garantirà il finanziamento fino alla revisione della LCIP. I Cantoni sono tenuti a contribuire agli aiuti finanziari e la chiave di ripartizione tra Confederazione e Cantoni è ancora da definire.


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