Rapporto concernente gli incentivi fiscali e l’indebitamento privato

Berna, 10.06.2016 - In data odierna il Consiglio federale ha preso atto del rapporto concernente gli incentivi fiscali e l’indebitamento privato. Il rapporto esamina in che misura i privati siano indotti a contrarre debiti ipotecari per fruire di incentivi fiscali e quali rischi ne risultino per la stabilità del mercato finanziario e per l’economia svizzera. Inoltre si illustrano possibili soluzioni per contrastare questi falsi incentivi.

Il rapporto è stato redatto da un gruppo di lavoro misto, diretto dall’Amministrazione federale delle contribuzioni (AFC) e costituito da rappresentanti del Dipartimento federale delle finanze (DFF), del Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR) e della Banca nazionale svizzera (BNS). Le conclusioni del rapporto evidenziano che l’attuale regime fiscale vigente per i privati incoraggia a mantenere l’indebitamento lordo a livelli elevati. Il gruppo di lavoro si è concentrato sulla tematica dell’imposizione della proprietà abitativa, poiché i debiti ipotecari rappresentano oltre il 90 per cento dell’indebitamento delle economie domestiche.

Dal rapporto del gruppo di lavoro emerge che in Svizzera l’indebitamento ipotecario delle economie domestiche è molto elevato nel confronto internazionale e che è progressivamente aumentato negli ultimi anni. Nel contempo, la crescente domanda di immobili ha fatto lievitare i prezzi sul mercato immobiliare. Secondo il rapporto vi sono incertezze non trascurabili che riguardano l’impatto di questo consistente debito privato sulla resilienza del settore finanziario e sull’economia svizzera in caso di aumento significativo dei tassi ipotecari contestualmente alla correzione dei prezzi sul mercato immobiliare. Nell’ottica della stabilità finanziaria, nel quadro dei loro rapporti di valutazione l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) e il Fondo monetario internazionale (FMI) hanno raccomandato più volte alla Svizzera di abolire gli incentivi fiscali in questione.

Potenziale di miglioramento e possibili misure

Nel suo rapporto, il gruppo di lavoro ha ravvisato un potenziale di miglioramento ed elaborato possibili misure volte a contrastare la problematica. Sulla base di questo rapporto, il Consiglio consultivo per il futuro della piazza finanziaria raccomanda al Consiglio federale di cambiare il sistema di imposizione del valore locativo. Nel concreto si rinuncerebbe, da un lato, all’imposizione del valore locativo e, dall’altro, si abolirebbero le deduzioni per la proprietà abitativa a uso proprio, in particolare gli interessi passivi.

Il rapporto del gruppo di lavoro è scaturito dalle raccomandazioni del gruppo di esperti, diretto dal professor Aymo Brunetti, concernente lo sviluppo della strategia in materia di mercati finanziari. A fine 2014 gli esperti avevano consigliato di analizzare i rischi economici legati agli incentivi fiscali in questione e, nello specifico, di esaminare in che misura essi aumentino i rischi per la stabilità del sistema finanziario.

Stato del dibattito politico sul valore locativo                             

Negli scorsi anni sono stati compiuti diversi tentativi per riformare l’imposizione della proprietà abitativa, che tuttavia non hanno mai superato lo scoglio delle votazioni davanti al Parlamento o al Popolo. Per il momento il Consiglio federale rinuncia pertanto a proporre di propria iniziativa un cambiamento del sistema di imposizione del valore locativo e respinge nuovamente la mozione 13.3083 «Sicurezza dell’alloggio. Possibilità di esercitare una volta il diritto d’opzione in ambito di valore locativo» del consigliere nazionale Hans Egloff, visto che l’impostazione risulta inconsistente sotto il profilo delle deduzioni previste e del diritto d’opzione.


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Patrick Teuscher, capo della Comunicazione
Amministrazione federale delle contribuzioni AFC
Tel. +41 58 464 90 00, patrick.teuscher@estv.admin.ch



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Il Consiglio federale
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