Il Consiglio federale negozierà l’estensione della libera circolazione delle persone alla Croazia

Berna, 08.03.2013 - Le commissioni delle istituzioni politiche delle Camere federali, i Cantoni e le parti sociali sono favorevoli alle trattative in merito all’estensione dell’Accordo sulla libera circolazione delle persone alla Croazia. Il 7 dicembre 2012, il Consiglio federale aveva approvato in linea di principio un pertinente mandato negoziale. Prima dell’adozione definitiva occorreva tuttavia consultare gli organi precitati. In data odierna, il mandato negoziale è stato adottato in via definitiva.

I Cantoni, le commissioni delle istituzioni politiche e gli altri organi consultati sono favorevoli all'estensione dell'Accordo sulla libera circolazione delle persone (ALC) alla Croazia. Nell'ottobre 2012, l'UE ha chiesto alla Svizzera di avviare pertinenti trattative nell'ottica dell'adesione della Croazia, verosimilmente il 1° luglio 2013, quale 28° Stato membro dell'UE.

L'ALC riveste un'importanza cruciale per l'economia e il benessere della Svizzera. Una sua estensione alla Croazia consoliderebbe la libera circolazione delle persone e pertanto anche la via bilaterale adottata dalla Svizzera nei confronti dell'UE.

Il Consiglio federale prende sul serio i timori della popolazione per quanto concerne l'immigrazione. Attribuisce pertanto grande importanza all'attuazione sistematica delle misure accompagnatorie tese a tutelare il Paese dal dumping sociale e salariale.

Contributo all'allargamento dell'UE
Il Consiglio federale ha inoltre discusso una prima volta su un contributo della Svizzera all'allargamento destinato alla Croazia. Il nostro Paese aveva già concesso tale contributo ai dieci Stati che hanno aderito all'UE nel 2004, come pure alla Bulgaria e alla Romania nel 2007. Lo sviluppo economico e la stabilità di queste regioni è nell'interesse di tutto il continente e quindi anche della Svizzera.

Per la Croazia, il Consiglio federale proporrà un contributo di circa 45 milioni di franchi. Tale somma è proporzionale a quella concessa agli altri 12 nuovi membri dell'UE e tiene conto sia del numero degli abitanti che del prodotto interno lordo pro capite della Croazia. Il progetto dovrà essere sottoposto alle Commissioni della politica estera, poiché, dopo la decisione definitiva del Consiglio federale, il Parlamento dovrà votare il credito nell'ambito della legge federale sulla cooperazione con gli Stati dell'Europa dell'Est.


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Hugo Bruggmann, Segreteria di Stato dell‘economia SECO, Responsabile settore Contributo all’allargamento, T +41 79 726 74 13


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