Tarlo asiatico del fusto: la Confederazione dispone delle misure

Berna, 18.06.2012 - Nell’area portuale di Basilea e di Birsfelden, cani segugi appositamente addestrati hanno trovato delle larve di tarlo asiatico del fusto, un organismo nocivo particolarmente pericoloso. Il Servizio fitosanitario federale (SFF), d’intesa con i servizi forestali e fitosanitari dei Cantoni di Basilea Città e Campagna, ha disposto delle misure volte a evitare la diffusione di questo organismo nocivo. Lo scorso autunno, alcuni esemplari di questo coleottero sono stati scoperti per la prima volta nei Cantoni di Friburgo e Turgovia.

Nel maggio scorso, per una decina di giorni due squadre di cani segugi austriaci hanno cercato nell'area portuale di Basilea e di Birsfelden e nei Cantoni di Friburgo e Turgovia tracce del tarlo asiatico del fusto (Anoplophora glabripennis). Nella zona di Basilea e di Birsfelden hanno scoperto numerosi alberi sospetti e, in alcuni magazzini di aziende che importano pietre dall'Asia, i segugi hanno individuato degli imballaggi di legno che si sospetta siano infestati da organismi particolarmente nocivi (cfr. riquadro). Negli imballaggi sono inoltre stati trovati dei trucioli freschi nonché larve vive e morte. Il Servizio fitosanitario federale (SFF) ha ordinato la distruzione del legname da imballaggio sospetto. Su un albero nel Canton Friburgo i segugi hanno identificato delle nicchie di ovideposizione con larve morte, mentre nel Canton Turgovia hanno individuato tre alberi sospetti. Per il momento non sono stati trovati altri alberi infestati.

I luoghi in cui vi sono stati ritrovamenti o dove si sospettano infestazioni vengono monitorati periodicamente. I Cantoni controllano le zone circostanti gli alberi sospetti, cercando in particolare coleotteri, nicchie di ovideposizione, fori di sfarfallamento e trucioli.

Area portuale di Birsfelden sotto osservazione intensa

Il 7 giugno 2012, il Servizio fitosanitario federale (SFF), diretto in comune dall'Ufficio federale dell'ambiente e da quello dell'agricoltura, d'intesa con i servizi forestali e fitosanitari dei Cantoni di Basilea Città e Basilea Campagna, ha disposto delle misure da adottare nell'area portuale di Birsfelden dove è stata accertata una forte infestazione del legname da imballaggio.

Secondo tali misure, il servizio fitosanitario cantonale deve stabilire una zona di sicurezza in un raggio da 200 a 500 metri attorno al focolaio dell'infestazione. La posizione degli alberi che potrebbero venir attaccati dal tarlo asiatico del fusto deve essere riportata su una cartina e gli alberi devono essere controllati sovente e attentamente (p. es. anche da operai arrampicatori). La Confederazione intende introdurre una formazione supplementare per gli operai arrampicatori affinché siano in grado di riconoscere con sicurezza le tracce della presenza e le infestazioni di questo organismo nocivo. Nella zona cuscinetto di due chilometri vengono monitorate anche le possibili piante ospiti. I rami devono essere triturati sul posto e in seguito bruciati negli impianti di incenerimento dei rifiuti urbani.

Le misure si prefiggono di evitare il trasferimento e la diffusione dell'organismo nocivo in altri luoghi.

La Confederazione prevede misure supplementari

La Confederazione pone l'accento sulla prevenzione e vuole impedire che altro legname da imballaggio infestato arrivi in Svizzera. A tale scopo si prevede di aumentare al più presto il numero di persone addette ai controlli del SFF nella regione di Basilea. La Confederazione analizza inoltre la possibilità di introdurre un obbligo di notifica per i carichi di pietre provenienti dall'Asia. Per misure più severe deve infine venir rafforzata la collaborazione internazionale con gli altri Paesi europei colpiti.


RIQUADRO:
tarlo asiatico del fusto

Il tarlo asiatico del fusto infesta diverse specie di latifoglie e può causare la morte di un albero entro pochi anni. Il coleottero rientra fra gli organismi per i quali è previsto un periodo di quarantena e sussiste l'obbligo di notifica. Il tarlo è introdotto dall'Asia tramite legname da imballaggio o piante vive. La sua diffusione in Svizzera causerebbe gravi danni economici ed ecologici ai boschi, agli alberi nei parchi pubblici e ai frutteti. L'ordinanza sulla protezione dei vegetali (OPV) annovera pertanto il coleottero fra gli organismi nocivi particolarmente pericolosi, che non possono essere introdotti e diffusi in Svizzera e che devono essere combattuti con misure adeguate.


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