Energia prodotta a partire dal letame e dal colaticcio: bilancio positivo per il progetto biogas di SvizzeraEnergia e Coop

Berna, 04.05.2012 - L’agricoltura svizzera è responsabile della produzione annua di oltre 20 milioni di tonnellate di letame e di colaticcio, nonché di altri rifiuti organici e residui dei raccolti agricoli che possono essere utilizzati come materia prima per la produzione di biogas. L’obiettivo del progetto di partenariato pubblico-privato "Naturafarm_Biogas50", lanciato nel 2005 da Coop e da SvizzeraEnergia, era quello di rendere accessibile questo potenziale alle aziende Naturafarm e biologiche fornitrici di Coop. In questo contesto, sono stati realizzati 11 impianti di produzione di biogas che producono un quantitativo di energia tale da soddisfare il fabbisogno di elettricità di 1800 economie domestica e il fabbisogno di calore di 1000 economie domestiche.

Il bilancio finale del progetto "Naturafarm_Biogas50" è impressionante: gli 11 impianti a biogas producono circa 6400 megawattore (MWh) di corrente elettrica. Per produrre la stessa quantità di elettricità ci vorrebbe un impianto fotovoltaico con una superficie di 53 700 metri quadri oppure pari a 11 campi di calcio. Grazie alla produzione di calore di 5700 MWh, gli 11 impianti risparmiano annualmente 578 000 litri di olio da riscaldamento o 1500 tonnellate di CO2.

Attingendo al Fondo Coop per lo sviluppo sostenibile, Coop ha messo a disposizione per ogni impianto fino a 200 000 franchi come contributo per i costi di investimento e complessivamente ha stanziato 1,2 milioni di franchi. SvizzeraEnergia ha sostenuto i servizi di consulenza con 72 300 franchi. Coop e SvizzeraEnergia hanno generato investimenti per un totale pari a circa 10,5 milioni di franchi. Il progetto è stato accompagnato da rappresentanti di Coop, dell'Ufficio federale dell'energia (UFE) e dell'Ufficio federale dell'agricoltura (UFAG). Il centro informazioni BiomassEnergie si è incaricato del coordinamento del progetto e ha prestato consulenza agli agricoltori interessati.

Il rapporto conclusivo mostra gli insegnamenti tratti

La collaborazione tra Coop e SvizzeraEnergia si è basata su uno studio del 2005 dal quale è emerso che circa 50 aziende Naturafarm si presterebbero molto bene ad accogliere impianti di produzione di biogas. Per questo, fino al 2010 Coop ha voluto investire nella promozione di 50 impianti a biogas. Il rapporto finale del progetto, presentato ad aprile 2012, illustra oltre agli impianti sostenuti anche le problematiche incontrate e gli insegnamenti tratti. Durante l'intera durata del progetto, il centro informazioni ha intrattenuto contatti con 71 agricoltori. Dei 45 agricoltori che hanno fatto domanda soltanto 19 hanno soddisfatto i criteri previsti. Per ragioni diverse, otto agricoltori hanno rinunciato a portare a termine il proprio progetto. Pertanto sono stati costruiti 11 impianti.

Stando al rapporto conclusivo, il raggiungimento degli obiettivi quantitativi è stato ostacolato principalmente dalle seguenti problematiche:

  • L'obiettivo dei 50 impianti da promuovere era eccessivamente ambizioso.
  • Malgrado la rimunerazione a copertura dei costi per l'immissione in rete di energia elettrica (RIC) l'esercizio degli impianti può essere redditizio soltanto se i presupposti sono i migliori. Ai fini della redditività di un impianto i contributi RIC sono indispensabili (tra 28 e 48 cts./kWh).
  • I costi d'investimento di moderni impianti interaziendali di produzione di biogas ammontano a circa 1-2 milioni di franchi; il reperimento di finanziamenti è spesso connesso a difficoltà.
  • Il finanziamento iniziale fornito da Coop pari a 50 000 franchi (portato nel 2008 a 200 000 franchi) era un incentivo poco interessante per gli agricoltori.
  • La realizzazione degli impianti a biogas è complessa e la procedura di autorizzazione richiede un investimento considerevole di tempo. Tra la progettazione e l'entrata in funzione di un impianto possono intercorrere anni.

Prospettive

Poiché la collaborazione nell'ambito di questo progetto di partenariato pubblico-privato è stata molto soddisfacente, SvizzeraEnergia e Coop non escludono di poter collaborare anche in futuro a progetti congiunti. Coop intende destinare le risorse provenienti dal Fondo Coop per lo sviluppo sostenibile in misura maggiore e in modo specifico a favore di singole misure realizzabili a breve anziché per grandi progetti che si protraggono nel tempo. Coop ritiene tuttora che nell'agricoltura ci siano grandi potenziali per le misure di efficienza energetica e di protezione del clima. Hanno già avuto luogo dei primi colloqui tra Coop, SvizzeraEnergia e AgroCleanTech, l'agenzia dell'agricoltura per l'energia e il clima, in vista di futura collaborazione.


Indirizzo cui rivolgere domande

Philipp Schwander, portavoce UFE, tel. 031 322 54 03
Urs Meier, portavoce Coop, tel. 061 336 71 39



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