Rinvio a giudizio di un'organizzazione di stampo ‘ndranghetistico in Svizzera

Berna, 21.10.2011 - Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) ritiene aver raccolto sufficienti elementi probatori atti a dimostrare l'esistenza di un'organizzazione criminale autonoma, attiva a partire almeno dal 1994, in Svizzera. La stessa operava sull'asse Zurigo-Ticino-Italia, principalmente nell'ambito di traffici internazionali di stupefacenti, di traffici internazionali di armi da fuoco verso l'Italia e del riciclaggio di denaro.

Il MPC promuove l'accusa dinanzi al Tribunale penale federale di Bellinzona nei confronti di 13 persone per titolo di partecipazione o sostegno a un'organizzazione criminale (art. 260ter del Codice penale; CP), riciclaggio di denaro aggravato (art. 305bis n. 2 lett. a, b e c CP), grave infrazione alla Legge sugli stupefacenti (art. 19 n. 1 e 2 LStup), grave infrazione alla legge federale del sul materiale bellico (art. 33 n. 1 e 2 LMB) e altri reati. Fra gli imputati figura il capo dell'organizzazione criminale indagata, il quale è originario di I-Mesoraca, ha acquisito la cittadinanza elvetica e ha precedenti penali specifici in Svizzera.

Dalle indagini emerge che il sodalizio criminale, di stampo ‘ndranghetistico, è duraturo e stabilmente strutturato e fondato su una gerarchia rigida e sulla ripartizione di compiti secondo determinate regole gerarchiche. L'associazione tiene segreti la sua struttura e i suoi membri allo scopo di commettere atti di violenza criminale o di arricchirsi con mezzi criminali. Opera autonomamente in Svizzera, ma è strettamente collegata alle cosche originarie calabresi, in particolare la cosca Ferrazzo di I-Mesoraca. Mantiene inoltre rapporti di natura criminale con organizzazioni di stampo ‘ndranghetistico egemoni in altri territori d'Italia, in particolare in Calabria e Lombardia, con cui condivide finalità criminali.

Nel corso delle indagini sono state monitorate attività criminali riferite a traffici internazionali di stupefacenti per oltre 14 chilogrammi di cocaina, traffici internazionali di armi da fuoco per almeno 285 pezzi, nonché attività di riciclaggio di denaro per un importo complessivo superiore a 15 milioni di franchi svizzeri. Gli atti di riciclaggio s'iscrivono nell'attività criminale di distrazione di valori patrimoniali effettuata ai danni delle società zurighesi World Financial Services AG e PP Finanz Service GmbH e di numerosi clienti che alle stesse avevano affidato i propri risparmi per essere investiti nel mercato del Forex.

Il MPC ha avviato l'inchiesta penale alla fine del 2002, in seguito a una domanda d'informazioni della Direzione Nazionale Antimafia di Roma. Da allora il MPC e la Polizia giudiziaria federale (PGF) hanno collaborato strettamente con le competenti autorità inquirenti zurighesi, ticinesi e italiane.

Durante l'estate 2011 il MPC ha avviato due procedure di rito abbreviato ai sensi dell'articolo 358 e seguenti CPP ed emesso tre decreti d'accusa ai sensi dell'articolo 352 e seguenti CPP.

Rispetto a tutti gli imputati vige la presunzione d'innocenza fino al giudizio del tribunale. Dal deposito dell'atto d'accusa, la responsabilità dell'informazione dei media passa al Tribunale penale federale di Bellinzona.


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