Studio sull’abbassamento della soglia d’entrata al 2° pilastro: bilancio positivo

Berna, 08.07.2011 - Nel 2005, in occasione della 1a revisione della legge sulla previdenza professionale (LPP), per migliorare la previdenza delle persone a basso reddito, in particolare i lavoratori a tempo parziale, era stata abbassata la soglia d’entrata al 2° pilastro. Gli effetti della misura sui salariati e i datori di lavoro sono stati analizzati in uno studio commissionato dall’Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS).

Il nuovo studio è il secondo sull’argomento. Gli effetti dell’abbassamento della soglia d’entrata al 2° pilastro erano infatti già stati oggetto di un primo studio  nel 2010. Vertente sull’analisi di dati statistici, il primo studio ha permesso di conoscere il numero e le caratteristiche delle persone che hanno potuto assicurarsi grazie all’abbassamento della soglia d’entrata. Nel secondo studio, invece, l’istituto incaricato (la ditta Infras) si è concentrato sui comportamenti e i giudizi dei lavoratori che guadagnano tra i 10 000 e i 30 000 franchi l’anno e dei datori di lavoro attivi in tre settori in cui sono particolarmente frequenti bassi salari e lavoro a tempo parziale (ristorazione, pulizia e cultura). Gli effetti positivi e le conseguenze negative dell’abbassamento della soglia d’entrata sono stati rilevati mediante un questionario elettronico.

Netta prevalenza degli effetti positivi

Dallo studio emerge che la maggior parte delle imprese non ha cercato di eludere i nuovi obblighi legali e che l’abbassamento della soglia d’entrata non ha pressoché mai causato la riduzione del salario lordo dei dipendenti già in forza all’azienda. I datori di lavoro intendono assumere la propria responsabilità sociale: ecco perché i salariati non hanno risentito che raramente dell’aumento degli oneri padronali. Dal canto loro, anche i lavoratori ritengono positivo l’abbassamento della soglia d’entrata: gli interpellati hanno sottolineato in particolare il miglioramento della copertura sociale offerta ai lavoratori a basso reddito e ai lavoratori atipici e l’importanza della parità di trattamento tra tutti i lavoratori.

Necessità di sensibilizzazione e maggiore informazione

Molti salariati conoscono la previdenza professionale a grandi linee, ma ignorano per esempio di essere assicurati anche contro l’invalidità e il decesso. Due terzi dei lavoratori che raggiungono la soglia d’entrata grazie a diversi impieghi non sanno di poter beneficiare di un’assicurazione facoltativa. Quasi la metà dei datori di lavoro attivi nei tre settori oggetto del sondaggio ignorano se la loro cassa offra o meno la possibilità di assicurarsi a titolo facoltativo. Gli autori dello studio ritengono quindi che migliorare il livello d’informazione sul 2° pilastro dei salariati e dei datori di lavoro contribuirebbe a rafforzare gli effetti positivi dell’abbassamento della soglia d’entrata sulla previdenza complessiva delle persone a basso reddito.

Sviluppi

La riforma strutturale, che entrerà in vigore il 1° gennaio prossimo, introduce espressamente nella legge l’obbligo per l’organo supremo di informare gli assicurati e di formare i rappresentanti dei salariati e dei datori di lavoro. L’UFAS fa affidamento sulla nuova normativa e invita gli organi supremi degli istituti di previdenza ad attenervisi con scrupolo. Quanto alla situazione dei lavoratori atipici, essa sarà esaminata nei dettagli nel quadro del rapporto sul futuro del 2° pilastro.

Affiliazione facoltativa al 2° pilastro – Attività lucrativa al servizio di più datori di lavoro
I salariati impiegati presso più datori di lavoro possono farsi assicurare a titolo facoltativo al 2° pilastro, a condizione che non siano già assicurati a titolo obbligatorio e che la somma annuale dei loro salari non sia superiore a 20 880 franchi. Se sono già assicurati a titolo obbligatorio per uno dei loro impieghi, possono stipulare un’assicurazione complementare per il salario versato dagli altri datori di lavoro. Il datore di lavoro di una persona assicurata a titolo facoltativo è tenuto a versare la sua parte di contributi (almeno il 50% del totale), a condizione che e dal momento in cui il salariato l’ha informato della sua adesione all’assicurazione facoltativa. Chi voglia assicurarsi a titolo facoltativo deve inoltrarne richiesta all’istituto collettore o a un altro istituto di previdenza competente.

 


Indirizzo cui rivolgere domande

Tel. 031 323 39 40, Valérie Ruffieux, Previdenza vecchiaia e superstiti, Settore Questioni giuridiche previdenza professionale, valerie.ruffieux@bsv.admin.ch



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