Modifica dell’ordinanza che istituisce provvedimenti nei confronti della Repubblica Islamica dell’Iran

Berna, 18.08.2010 - Il 18 agosto 2010 il Consiglio federale ha ordinato nuove misure coercitive contro la Repubblica Islamica dell’Iran. La Svizzera applica così la risoluzione 1929 del Consiglio di sicurezza dell'ONU del 9 giugno 2010. La modifica dell'ordinanza entra in vigore il 19 agosto 2010.

Le nuove misure coercitive comprendono il divieto di fornire all'Iran armamenti pesanti e lo estendono anche ai servizi collegati e al relativo finanziamento. Già da tempo, conformemente alla legge federale sul materiale bellico, la Svizzera non rilascia più autorizzazioni per l'esportazione di materiale bellico verso l'Iran. Inoltre, al governo nonché ai cittadini, alle imprese e alle organizzazioni iraniani è vietato acquisire partecipazioni a imprese che potrebbero utilizzare la propria tecnologia in favore del programma nucleare e missilistico dell'Iran.

Con l'imposizione del divieto d'entrata in Svizzera nei confronti di 36 persone, il Dipartimento federale dell'economia (DFE) ha applicato già il 23 giugno 2010 alcune parti della risoluzione ONU 1929. Inoltre, sono stati bloccati gli averi e i valori patrimoniali di 40 imprese e organizzazioni iraniane nonché di una persona fisica della stessa nazionalità. Finora, alla Segreteria di Stato dell'economia (SECO) non sono stati notificati valori patrimoniali appartenenti ad altre persone, imprese e organizzazioni sanzionate. In virtù dell'ordinanza risultano quindi attualmente bloccati 1,5 milioni di franchi.

Le restanti decisioni contenute nella risoluzione 1929 possono essere attuate per mezzo delle basi legali esistenti.

Il Consiglio di sicurezza dell'ONU ha approvato le nuove sanzioni contenute nella risoluzione 1929 poiché la Repubblica Islamica dell'Iran non ha ottemperato alle sue richieste di sospendere il programma nucleare.  Quale Stato membro dell'ONU la Svizzera è tenuta a eseguire le decisioni del Consiglio di sicurezza dell'ONU.


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