Gentili Signore e Signori,
mi trovo a Friburgo nell’Espace Jean Tinguely – Niki de Saint Phalle. Dietro di me potete vedere la famosa opera di Tinguely «Retable de l’Abondance occidentale et du mercantilisme totalitaire». Sentite come sferraglia, cigola e scricchiola? Come sibila, fischia e stride? Un mondo in perenne movimento.
Jean Tinguely descrisse il significato del movimento per la sua arte con queste parole: «Potevo continuare a lavorare su un quadro per mesi, senza mai riuscire a finirlo. Mi sentivo come paralizzato, come in un vicolo cieco. Finché il movimento non mi ha liberato dalla paralisi. Il movimento mi ha permesso infine di dire: Ecco, ce l’ho fatta.»
Come Paese, come società, ci troviamo oggi in una situazione analoga: tutti aspiriamo a una determinata idea, a una situazione chiara, a una realtà ben definita. Vogliamo preservare la Svizzera che conosciamo e apprezziamo. E quindi, come Tinguely, continuiamo a lavorare su un quadro, ma ci rendiamo conto di non riuscire a finirlo. Arriviamo così alla sua stessa conclusione: potremo dire «Ecco, ce l’abbiamo fatta» soltanto quando considereremo la Svizzera un Paese in movimento.
Signore e Signori,
una Svizzera in movimento – era proprio questa l’immagine del nostro Paese alla fondazione dello Stato federale moderno.
Quest’anno celebriamo i 175 anni della Costituzione federale. La Costituzione è stata definita un «grande progetto» – ed è proprio così. Perché ha richiesto coraggio. Perché si è dato più peso alle opportunità che ai rischi. Perché riflette la convinzione che siamo noi gli artefici del nostro destino e non siamo semplicemente in balia delle circostanze.
Ma, Signori e Signore, celebriamo questa ricorrenza in tempi difficili. Guerra, crisi climatica, inflazione: l'incertezza è fonte di timori – ma può anche risvegliare la nostra creatività. Non dimentichiamo che anche la nostra Costituzione è nata in tempi difficili, dopo una guerra civile. Eppure, i padri costituenti dimostrarono di avere coraggio, fiducia nel futuro e fede nel progresso. Ma come celebrare al meglio i 175 anni della nostra Costituzione? Facendo chiarezza sulle possibilità di azione che abbiamo e sulla Svizzera che vogliamo.
Signore e Signori,
la Svizzera ha sempre avuto e continua ad avere successo, perché sa imparare, innovare e rimettersi in questione. Perché – come l’opera di Tinguely – è sempre in movimento. Nel 1848, dopo anni travagliati, ci è riuscito un grande progetto. All’epoca, abbiamo saputo osare molto.
Perché non osare molto anche oggi – soprattutto oggi? Insieme, otterremo molto!
Auguro un eccellente 1° agosto a tutti.
Ultima modifica 01.08.2023