COVID-19: prorogati alcuni provvedimenti di lotta alla pandemia

Berna, 21.12.2022 - Nonostante la situazione si sia stabilizzata, una stima affidabile dell’ulteriore andamento della pandemia di COVID-19 non è possibile. Per questo motivo, il Parlamento ha deciso di prorogare la legge COVID-19 fino a metà del 2024. Nella seduta del 21 dicembre 2022, il Consiglio federale ha prorogato e adeguato anche le relative ordinanze. Restano così in vigore le basi legali per alcuni provvedimenti importanti di lotta alla pandemia.

Le basi legali che riguardano l’approvvigionamento di materiale medico importante e che consentono, ad esempio, di acquistare tempestivamente medicamenti innovativi devono restare in vigore.

Sono prorogate anche le basi legali contenute nell’ordinanza 3 COVID-19 che limitano l’entrata degli stranieri. Queste disposizioni sull’entrata dei cittadini di Stati terzi dovute alla pandemia devono restare applicabili in vista di eventuali sviluppi epidemiologici imprevedibili.

Ordinanza sui certificati COVID-19

I certificati COVID facilitano il traffico internazionale viaggiatori per le persone provenienti dalla Svizzera. L’impiego del certificato deve quindi restare possibile anche se attualmente in Svizzera non ve ne è necessità. A tal fine il sistema deve rimanere attivo e compatibile con il certificato COVID digitale UE. Attualmente è difficile prevedere se l’UE prorogherà nuovamente il proprio regolamento in materia nell’estate del 2023. Pertanto, in una prima fase l’ordinanza sui certificati COVID-19 è prorogata fino al 31 agosto 2023 per poter reagire agli sviluppi nell’UE.

Sistemi per il tracciamento di prossimità (app SwissCovid)

L’app SwissCovid (tracciamento di prossimità e delle presenze) serve a tracciare i contatti delle persone risultate positive al test e deve poter essere riattivata qualora dovesse comparire una nuova variante preoccupante di SARS-CoV-2. La relativa ordinanza aveva effetto fino al 31 dicembre 2022 e ora è prorogata fino al 30 giugno 2024.

La Confederazione non assume più i costi dei test

Non sarà invece prorogata l’assunzione dei costi dei test da parte della Confederazione, in quanto il Parlamento ha deciso di terminarne il finanziamento pubblico alla fine del 2022.

Dal 1° gennaio 2023 i costi di un test COVID-19 dovranno in linea di principio essere sostenuti dalla persona che vi si sottopone. I test prescritti da un medico saranno a carico dell’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie se necessari per determinare il seguito della procedura medica, salvo la franchigia e l’aliquota percentuale.


Indirizzo cui rivolgere domande

Ufficio federale della sanità pubblica, Comunicazione
media@bag.admin.ch o +41 58 462 95 05

Infoline Coronavirus: +41 58 463 00 00, dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle ore 18


Pubblicato da

Il Consiglio federale
https://www.admin.ch/gov/it/pagina-iniziale.html

Ufficio federale della sanità pubblica
http://www.bag.admin.ch

https://www.admin.ch/content/gov/it/pagina-iniziale/documentazione/comunicati-stampa/comunicati-stampa-consiglio-federale.msg-id-92346.html