Il Consiglio federale fissa la strategia per una filiera agroalimentare sostenibile

Berna, 23.06.2022 - Il 22 giugno 2022 il Consiglio federale ha approvato il rapporto «Futuro orientamento della politica agricola». In esso viene illustrato in che modo la filiera agroalimentare svizzera potrà contribuire in misura ancora maggiore alla sicurezza alimentare di domani. Le considerazioni includono l’intero sistema alimentare dalla produzione al consumo. La strategia sarà attuata in tre fasi.

Contadini, commercianti, addetti alla trasformazione e consumatori: nella sua strategia il Consiglio federale include tutti gli attori che influiscono sul sistema alimentare. Sulla base degli articoli costituzionali concernenti l’agricoltura e la sicurezza alimentare, per l’orizzonte temporale 2050 il Consiglio federale persegue la visione: Sicurezza alimentare attraverso la sostenibilità dalla produzione al consumo. Con la Proiezione 2050 il Governo delinea come la filiera agroalimentare svizzera può conseguire tale obiettivo nell’orizzonte temporale 2050. La produzione interna riveste una posizione di rilievo. L’agricoltura nel 2050 continuerà a produrre oltre la metà delle derrate alimentari richieste. La produttività del lavoro aumenterà del 50 per cento rispetto al 2020 e le emissioni di gas serra generate dalla produzione si manterranno di almeno il 40 per cento al di sotto del livello del 1990. Anche gli addetti alla trasformazione e i consumatori devono comunque fare la loro parte. Le perdite alimentari lungo l’intera catena del valore dovranno essere ridotte di tre quarti rispetto a oggi e le emissioni di gas serra pro capite generate dal consumo di generi alimentari dovranno essere abbattute di due terzi.

Il Consiglio federale definisce quattro orientamenti strategici per raggiungere questi obiettivi.

  • Garantire un approvvigionamento alimentare resiliente
    Le basi di produzione, quali ad esempio suolo e acqua, vengono rafforzate. Vengono anticipati gli effetti dei cambiamenti climatici. È garantita la stabilità delle catene di fornitura.

  • Promuovere una produzione alimentare rispettosa del clima, dell’ambiente e degli animali
    L’agricoltura contribuisce in misura maggiore alla protezione del clima e incrementa la produzione di energie rinnovabili. Gli agricoltori riducono le perdite di sostanze nutritive e i rischi associati all’utilizzo di prodotti fitosanitari.

  • Generare più valore aggiunto sostenibil
    La competitività della filiera agroalimentare è ulteriormente migliorata. Le nuove tendenze alimentari vengono sfruttate in modo proattivo. Gli strumenti della politica agricola vengono semplificati e si riduce l’onere amministrativo.

  • Favorire un consumo sostenibile e sano

I consumatori conoscono i metodi di produzione delle derrate alimentari e il loro impatto sul clima o sul benessere degli animali. Prestano attenzione a una dieta più sana ed equilibrata e non buttano via il cibo che può essere ancora consumato.

Questa strategia andrà attuata in tre fasi. La prima, già decisa dal Consiglio federale nel quadro dell’iniziativa parlamentare «Ridurre il rischio associato all’utilizzo di pesticidi», permetterà di ridurre ulteriormente l’impronta ecologica essendo stati definiti obiettivi ambiziosi per il settore. In una seconda fase l’implementazione di determinati elementi non ancora attuati della Politica agricola 2022+ apporterà miglioramenti mirati alle condizioni quadro economico-sociali per l’agricoltura. In una terza fase, dopo un’analisi negli anni 2025/26, si proseguirà il processo di riforma focalizzandosi in misura maggiore sull’intero sistema alimentare. Inoltre, le categorie si assumeranno una maggiore responsabilità individuale e le relazioni commerciali internazionali contribuiranno a uno sviluppo sostenibile.

Con il rapporto «Futuro orientamento della politica agricola» il Consiglio federale adempie due postulati rispettivamente del Consiglio degli Stati e del Consiglio nazionale. Entrambe le Camere avevano deciso di sospendere il dibattito sulla Politica agricola 2022+ in attesa che il Consiglio federale presentasse un rapporto sul futuro orientamento della politica agricola.


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