Coronavirus: proroga delle misure in materia di lavoro ridotto

Berna, 19.03.2021 - Il 19 marzo 2021 il Consiglio federale ha deciso di prorogare, fino al 30 giugno 2021, la procedura semplificata concernente l’indennità per lavoro ridotto (ILR) e la soppressione del periodo d’attesa. Le relative modifiche dell’ordinanza COVID-19 assicurazione contro la disoccupazione entreranno in vigore il 1° aprile 2021.

Il lavoro ridotto serve a preservare i posti di lavoro che sono temporaneamente minacciati. Dalla primavera 2020 il ricorso all’ILR segue l’evoluzione della situazione epidemiologica e delle misure adottate dalle autorità per contenere la pandemia di COVID-19. Considerate le misure vigenti a livello nazionale, la richiesta di ILR è tuttora elevata e si prevede che rimarrà tale anche dopo il 31 marzo 2021.

Per questo motivo la procedura semplificata concernente l’ILR viene prorogata di tre mesi. In tal modo le aziende e gli organi d’esecuzione potranno ancora beneficiare di uno sgravio. Con la proroga della procedura semplificata, si continueranno ad applicare le disposizioni attuali: le ore in esubero accumulate al di fuori della fase di lavoro ridotto non verranno dedotte e il reddito conseguito con occupazioni provvisorie non verrà conteggiato nell’ILR.

Anche la soppressione del periodo d’attesa viene prorogata fino al 30 giugno 2021. Questa misura era stata inizialmente adottata dal Consiglio federale nel gennaio 2021 (in base all’art. 17 della legge COVID-19). L’abolizione del periodo d’attesa, che rappresenta una franchigia per i datori di lavoro, elimina un ostacolo al ricorso all’ILR, migliora la liquidità delle aziende che introducono il lavoro ridotto e riduce quindi ulteriormente la probabilità di licenziamenti. Date le attuali restrizioni all’attività economica, anche un’estensione di questa misura è giustificata.

La proroga di tre mesi per le due misure entrerà in vigore il 1° aprile 2021. Il Consiglio federale ha adottato le necessarie modifiche dell’ordinanza COVID-19 dopo aver consultato il Parlamento, le parti sociali e i Cantoni.


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