Coronavirus: il Consiglio federale amplia il sostegno alle grandi imprese e alle persone disoccupate

Berna, 17.02.2021 - Nella sua seduta del 17 febbraio 2021 il Consiglio federale ha licenziato il messaggio concernente una modifica della legge COVID-19. Tra le varie proposte, sottopone al Parlamento la base per aumentare a 10 miliardi di franchi i fondi a favore del programma per i casi di rigore. Il Governo propone inoltre una modifica della legge sull’assicurazione contro la disoccupazione. La Confederazione dovrà assumersi i costi delle indennità per lavoro ridotto anche nel 2021. Per il periodo da marzo a maggio 2021 si dovrà aumentare il numero di indennità giornaliere per gli assicurati che ne avranno diritto.

La legge COVID-19 del 25 settembre 2020 fornisce la base sia per provvedimenti di polizia sanitaria correlati al COVID-19 sia per provvedimenti atti a contrastare le conseguenze negative sull’economia e sulla società. In considerazione dell’evoluzione dell’epidemia e dei provvedimenti adottati dal dicembre 2020 per far fronte alla diffusione del coronavirus, la legge COVID-19 deve essere adeguata in vari punti, elencati di seguito.

  • Programma per i casi di rigore: il Consiglio federale chiede di aumentare i fondi a favore dei programmi cantonali per i casi di rigore a un totale di 10 miliardi di franchi. Di questi, 6 miliardi sono previsti per le piccole e medie imprese con una cifra d’affari annuale fino a 5 milioni di franchi. I costi saranno assunti per il 70 per cento dalla Confederazione (4,2 mia.) e per il 30 per cento dai Cantoni (1,8 mia.). Altri 3 miliardi saranno destinati alle imprese più grandi solitamente attive in tutta la Svizzera che realizzano una cifra d’affari annuale superiore a 5 milioni di franchi. La legge disciplina ora inequivocabilmente la competenza dei Cantoni («principio di sede dell’impresa» e non «principio di sede della succursale»). I contributi alle imprese più grandi saranno finanziati interamente dalla Confederazione. I Cantoni rimarranno responsabili del disbrigo delle richieste, ma la Confederazione stabilirà norme vincolanti a livello nazionale per tali contributi. L’attuale riserva del Consiglio federale a favore dei Cantoni particolarmente colpiti sarà aumentata di 250 milioni a 1 miliardo di franchi. L’Esecutivo deciderà in un secondo tempo la chiave di ripartizione di questa riserva.

  • Assicurazione contro la disoccupazione e lavoro ridotto: per il periodo da marzo a maggio 2021 il numero di indennità giornaliere versate agli assicurati dovrà essere aumentato (66 indennità giornaliere supplementari). Tale norma si applicherà a tutte le persone che il 1° marzo avranno ancora diritto alle indennità. Si dovrà inoltre abrogare temporaneamente il termine di preannuncio per il lavoro ridotto e prorogare fino a sei mesi la durata di validità delle autorizzazioni del lavoro ridotto. Al Consiglio federale sarà poi delegata la competenza di prolungare la durata massima di riscossione delle indennità per lavoro ridotto dagli attuali 18 a un massimo di 24 mesi nel corso di due anni. Viene chiesto infine che la Confederazione si assuma i costi per il lavoro ridotto anche nel 2021. Ciò determina un onere supplementare per le finanze federali attualmente stimato a un massimo di 6 miliardi di franchi e richiede una modifica della legge sull’assicurazione contro la disoccupazione.

  • Altri adeguamenti riguardano la custodia di bambini (sostegno a posteriori alle istituzioni per la custodia di bambini complementare alla famiglia gestite dagli enti pubblici) e il settore della cultura (versamento retroattivo di indennizzi delle perdite degli operatori culturali).

Questioni relative all’attuazione dei provvedimenti per i casi di rigore

La Confederazione e i Cantoni hanno verificato l’impostazione degli aiuti per i casi di rigore sulla base di prime esperienze pratiche constatando la necessità di apportarvi modifiche. In particolare, sono stati esaminati gli attuali valori massimi nominali per i contributi a fondo perso. Se l’impresa partecipa al risanamento è possibile aumentare l’importo dei contributi. In tal modo si intende garantire che i contributi a fondo perso supplementari siano concessi soltanto alle imprese che hanno buone probabilità di proseguire l’attività a lungo termine, al fine di salvaguardare i posti di lavoro in Svizzera.

L’ordinanza adeguata sarà sottoposta al Consiglio federale verosimilmente il 5 marzo 2021, ossia al termine delle discussioni in corso con le commissioni parlamentari competenti e i Cantoni.

Proseguono i lavori preparatori per la riattivazione dei crediti COVID-19

Attualmente, nella maggior parte dei casi i provvedimenti di sostegno consistono in contributi a fondo perso concessi tramite i programmi cantonali per i casi di rigore. Poiché sono già stati avviati in tutti i Cantoni, questi programmi permettono di versare più velocemente i fondi alle imprese. Al momento il mercato creditizio funziona bene. I lavori preparatori e i colloqui con le banche vengono portati avanti affinché in caso di necessità si possa riattivare rapidamente il programma di fideiussioni solidali.

Per quanto concerne i crediti COVID-19 del 2020 ancora in essere, l’Esecutivo ha deciso di non adeguare i tassi d’interesse alla fine di marzo 2021 per i prossimi 12 mesi dal momento che non ci sono nuovi sviluppi di mercato. Approva inoltre il fatto che le banche rimandino i primi ammortamenti al massimo al primo trimestre del 2022 e che quindi tengano debitamente conto del perdurare della crisi e della situazione finanziaria dei mutuatari.


Indirizzo cui rivolgere domande

Programma per i casi di rigore:
Comunicazione Dipartimento federale delle finanze DFF
Tel. +41 58 462 60 33, info@gs-efd.admin.ch

Assicurazione contro la disoccupazione:
Servizio della comunicazione SG Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca DEFR
Tel. +41 58 462 20 07, info@gs-wbf.admin.ch



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Il Consiglio federale
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Amministrazione federale delle finanze
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Segreteria generale DEFR
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Segreteria di Stato dell'economia
http://www.seco.admin.ch

Ufficio federale delle assicurazioni sociali
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