Coltivazione di OGM: il Consiglio federale vuole prorogare la moratoria

Berna, 11.11.2020 - Il Consiglio federale vuole prorogare di altri quattro anni la moratoria relativa alla coltivazione di organismi geneticamente modificati (OGM). Nella sua seduta dell’ 11 novembre 2020, ha deciso di inviare in consultazione un progetto di modifica della legge sull’ingegneria genetica (LIG). La moratoria vale anche per i prodotti ottenuti con nuove tecniche di ingegneria genetica.

La Svizzera consente la coltivazione di organismi geneticamente modificati (OGM) esclusivamente a scopi di ricerca. La moratoria relativa alla coltivazione di OGM vige nel nostro Paese in seguito all’accettazione della relativa iniziativa popolare nel 2005 ed è stata prorogata dal Parlamento per tre volte, l’ultima fino a dicembre 2021. Il Consiglio federale chiede un’ulteriore proroga fino a fine 2025. Se da un lato il settore agricolo e i consumatori non hanno alcun interesse alla revoca della moratoria, dall’altro la regolamentazione complessiva di tutte le questioni concernenti l’esecuzione della legge sull’ingegneria genetica (LIG) è al momento ancora prematura, in particolare tenuto conto delle nuove tecniche di ingegneria genetica.

Il Consiglio federale sostiene la ricerca e lo sviluppo di nuove tecniche di ingegneria genetica. Quest’ultime promettono infatti un potenziale di innovazione in vari campi di applicazione come – ad esempio – l'agricoltura. Queste nuove tecniche prevedono mediante incrocio o ricombinazione naturale, interventi sul genoma non ottenibili in condizioni naturali. Per questo motivo, i prodotti ottenuti con l’ausilio di queste tecniche rientrano nel campo d’applicazione della LIG. Già nel novembre 2018, in seguito all’analisi della situazione condotta congiuntamente dal Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) e dal Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca (DEFR), il Consiglio federale aveva deciso che questi nuovi metodi avrebbero dovuto essere considerati come tecniche di ingegneria genetica e, come tali, soggetti alla LIG.

La moratoria sarà utilizzata per rispondere a domande ancora aperte sulle nuove tecniche di ingegneria genetica e appurarne l’importanza nel contesto di un’agricoltura sostenibile. Si vogliono inoltre sviluppare le conoscenze necessarie per tracciare i prodotti modificati, garantendo così ai consumatori la libertà di scelta. Infine, devono essere elaborati standard tecnici di monitoraggio degli OGM nell’ambiente (compresi quelli ottenuti con le nuove tecniche di ingegneria genetica). Questo monitoraggio è infatti prescritto dalla legislazione svizzera. La proroga della moratoria permette anche di seguire e di prendere in considerazione gli sviluppi nell’Unione europea.

La consultazione relativa alla modifica dell’articolo 37a della legge sull’ingegneria genetica, necessaria per la proroga della moratoria fino a fine 2025, durerà fino al 25 febbraio 2021.


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Anne Gabrielle Wüst Saucy, capo della sezione Biotecnologie, UFAM, tel. 058 463 83 44



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