Il Consiglio federale commissiona l’esame della fattibilità di uno «Swiss cloud»

Berna, 16.04.2020 - Nella sua seduta del 16 aprile 2020, il Consiglio federale ha deciso di sottoporre a verifiche approfondite il fabbisogno, l’impostazione, l’utilità e la fattibilità di uno «Swiss cloud» in collaborazione con i Cantoni e gli esperti degli ambienti economici e scientifici. L’Esecutivo verrà informato sui risultati entro la fine di giugno 2021. Lo studio dovrà indicare anche la necessità d’intervento per migliorare la sovranità dei dati e ridurre la dipendenza da fornitori internazionali di servizi cloud pubblici.

La digitalizzazione richiede l’impiego di un gran numero di applicazioni e servizi che devono presentare un’elevata agilità, flessibilità e scalabilità. I servizi cloud forniscono un contributo importante alla soddisfazione di queste esigenze. Infatti, attraverso il cloud gli utenti possono accedere liberamente e in tempo reale alle prestazioni e agli strumenti necessari.

L’impiego di servizi cloud pubblici aumenta però la dipendenza dai fornitori, che sono perlopiù attivi a livello internazionale. Questa dipendenza riguarda sia la tecnologia, sia la disponibilità dei dati e delle applicazioni. È dunque opportuno chiedersi come si possa garantire la sovranità dei dati. Tale questione non riguarda soltanto l’Amministrazione federale e le autorità di tutti i livelli statali, ma anche i cittadini, l’economia e la ricerca.

La Confederazione ha pertanto deciso di far verificare in dettaglio se e in quali settori occorra intervenire per migliorare la sovranità dei dati e ridurre a medio e lungo termine la dipendenza della Svizzera dai grandi fornitori internazionali di servizi cloud pubblici. A tal fine, nella sua seduta del 16 aprile 2020, il Consiglio federale ha incaricato l’Organo direzione informatica della Confederazione (ODIC) di esaminare, in collaborazione con i dipartimenti e la Cancelleria federale, i Cantoni e gli esperti degli ambienti economici e scientifici, se la Svizzera debba puntare a una propria infrastruttura di dati e servizi cloud analogamente ai progetti europei in tale campo. Non è necessario che questo «Swiss cloud» sia messo a punto e gestito da un singolo fornitore svizzero; esso potrebbe invece appoggiarsi alle infrastrutture decentralizzate esistenti di più fornitori svizzeri di servizi cloud pubblici. Bisogna inoltre verificare in che misura uno «Swiss cloud» possa contribuire alla competitività della Svizzera come pure allo sviluppo e all’impiego delle tecnologie nei campi dell’intelligenza artificiale e dell’archiviazione sicura dei dati. Il Consiglio federale verrà informato periodicamente sullo stato di avanzamento di queste verifiche e, a fine giugno 2021, sui risultati dello studio di fattibilità.

Tramite il cloud computing l’infrastruttura TIC non viene gestita a livello locale, ma resa disponibile in Internet e di regola offre varie prestazioni come lo spazio di memoria, la potenza di calcolo e/o i software applicativi. Un servizio cloud può essere utilizzato in funzione delle proprie esigenze e poi disattivato senza ulteriori obblighi.

Un servizio cloud pubblico è un’infrastruttura che, grazie a Internet, può essere impiegata su scala mondiale da un vasto pubblico o da interi settori industriali.


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