Il Consiglio federale adotta una strategia per proteggere il patrimonio culturale minacciato

Berna, 08.03.2019 - Durante la riunione del 8 marzo, il Consiglio federale ha adottato una strategia che definisce il ruolo e i campi di intervento della Svizzera nella protezione del patrimonio culturale minacciato. L’obiettivo della strategia è in particolare quello di promuovere le sinergie nell’Amministrazione federale e di offrire ai partner internazionali competenze specialistiche e sostegno nei settori di competenza della Svizzera.

Gli atti perpetrati deliberatamente negli ultimi anni contro il patrimonio culturale, che ormai rappresenta di per sé un obiettivo tattico, sono considerati i più gravi dalla Seconda guerra mondiale. Gli eventi metereologici estremi, sempre più frequenti, sono anch'essi una minaccia sostanziale per l'esistenza e la conservazione del patrimonio culturale. La Svizzera intende assumere un ruolo attivo e solidale di fronte a questi pericoli per il patrimonio. 

La strategia adottata fissa i seguenti assi prioritari validi per tutta l'Amministrazione federale: (1) puntare a un ruolo esemplare nella protezione del patrimonio culturale minacciato, (2) mettere a disposizione della comunità internazionale le conoscenze e le competenze svizzere in questo settore, (3) impegnarsi nelle sedi internazionali a favore del patrimonio culturale minacciato. Tali assi sono poi suddivisi in obiettivi e misure e saranno oggetto di un piano d'azione dettagliato.

L'iniziativa è in linea con l'impegno svizzero a favore della protezione del patrimonio culturale minacciato. In passato nel nostro Paese sono stati protetti beni culturali a rischio: nel 1939, durante la guerra civile spagnola, alcune opere del Prado di Madrid sono state temporaneamente conservate al museo d'arte e di storia di Ginevra; dal 2000 al 2006 i beni culturali afghani sono stati ospitati al museo afghano di Bubendorf, prima di essere rispediti nel Paese di provenienza. Nel 2003 la Svizzera ha adottato la legge sul trasferimento dei beni culturali (LTBC; RS 444.1), considerata un esempio a livello internazionale. Da anni sostiene in modo mirato progetti concreti di salvaguardia e ricostruzione del patrimonio culturale in Yemen, Afghanistan, Myanmar e Mali, e nel 2014 è stata il primo Paese al mondo a istituire un sistema per accogliere i beni culturali esteri minacciati (rifugio o Safe Haven), in occasione della revisione della legge federale sulla protezione dei beni culturali in caso di conflitti armati, catastrofi e situazioni d'emergenza (LPBC; RS 520.3).

La strategia per la protezione del patrimonio culturale minacciato è stata elaborata dal DFI e dal DFAE in stretta collaborazione con tutti gli attori federali coinvolti nella tematica.


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