Nuova concessione SSR: più spazio al servizio pubblico

Berna, 29.08.2018 - Il 29 agosto 2018 il Consiglio federale ha attribuito alla SSR una nuova concessione che entrerà in vigore il 1° gennaio 2019 e sarà valida fino al 31 dicembre 2022. La concessione attua misure a breve termine volte a rafforzare il servizio pubblico nazionale, in particolare per quanto riguarda l'integrazione, la qualità e gli obblighi di rendiconto della SSR. Soddisfa inoltre le richieste contenute negli interventi parlamentari che possono ancora essere attuate sulla base della legge federale sulla radiotelevisione (LRTV).

Nel suo rapporto sul servizio pubblico nel settore dei media del 17 giugno 2016, il Consiglio federale aveva dichiarato che i cambiamenti repentini sul piano tecnologico e delle abitudini di fruizione richiedevano un adeguamento del servizio pubblico nell'ambito mediatico. Gli adattamenti dovrebbero avvenire in due tappe. Con la nuova concessione SSR, dal 2019 il Consiglio federale intende a breve termine definire più chiaramente il ventaglio delle prestazioni della SSR e delineare con maggiore precisione le qualità di servizio pubblico di quest'ultima. A medio termine intende trasformare l'odierna legge sulla radiotelevisione in una legge sui media elettronici (LME) prendendo in considerazione la digitalizzazione nel settore dei media. L'attuale concessione ha pertanto un carattere transitorio.

Requisiti a livello di contenuto

La concessione è più esigente nei confronti della SSR in diversi settori:

  • Prestazioni d'integrazione migliori: occorre raggiungere meglio i giovani. La SSR ha l'obbligo di mettere a disposizione offerte consone all'età e che promuovano la partecipazione dei giovani alla vita politica, economica, comunitaria, culturale e sociale. Inoltre la SSR deve dare più peso allo scambio tra le regioni linguistiche.
  • Informazione e cultura: la nuova concessione assicura le attuali prestazioni informative e culturali. Esige anche che la SSR utilizzi almeno la metà dei proventi del canone per l'informazione.
  • Differenziabilità: le esigenze in termini di differenziabilità dei programmi SSR (in particolare per l'intrattenimento) rispetto ai programmi delle emittenti commerciali sono più elevate. I requisiti per i sistemi di garanzia della qualità sono ampliati e precisati. Pertanto, per tutti i settori redazionali la SSR deve definire standard di qualità a livello contenutistico e formale, e stabilire processi per la loro verifica. Il successo delle sue offerte deve essere assicurato dalla loro elevata qualità.
  • Dialogo con il pubblico: gli obblighi di rendiconto della SSR sono formulati in modo più completo. La SSR deve intrattenere un dialogo continuo con il pubblico e, in particolare, mettere regolarmente in discussione la propria strategia sull'offerta e imprenditoriale.   
  • Cooperazione: nell'ambito dell'intrattenimento e dello sport la SSR è tenuta a cooperare con le emittenti svizzere. La collaborazione con imprese private elvetiche nel settore dei media viene integrata nella concessione in quanto obbligo legale: la SSR deve mettere a loro disposizione brevi versioni di contenuti audiovisivi aggiornati quotidianamente.

Offerta giornalistica

La concessione dà alla SSR la possibilità di sostituire il secondo programma televisivo nella Svizzera italiana (RSI LA 2) con un'offerta multimediale e di abbandonare la rete televisiva terrestre "Digital Video Broadcasting – terrestrial; DVB-T" al più tardi entro fine 2019. Questa rete viene ormai utilizzata soltanto da poche economie domestiche. La SSR sta preparando le relative misure di comunicazione e consulenza.

In futuro anche la SSR avrà la possibilità di aggregare programmi radiofonici in caso di un calo delle entrate o di rinunciare a singole offerte, purché il mandato di prestazioni continui ad essere adempiuto. Le limitazioni per l'offerta online (riferimento alla trasmissione, divieto di pubblicità online) rimangono invariate.

L'attuale concessione della SSR giunge a termine il 31 dicembre 2018. La nuova concessione entra in vigore il 1° gennaio 2019, è valida per quattro anni e potrà essere prorogata al massimo per altri quattro.


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