Il Consiglio federale pone in vigore la riveduta legge sulla durata del lavoro e la relativa ordinanza

Berna, 29.08.2018 - Durante la sua seduta del 29 agosto 2018 il Consiglio federale ha posto in vigore, con effetto dal cambio d’orario del 9 dicembre 2018, la legge sulla durata del lavoro (LDL) rivista dal Parlamento e la relativa ordinanza (OLDL), sottoposta a revisione totale. Le disposizioni ivi contenute, che si applicano al personale delle imprese di trasporti pubblici (TP), consentono una maggiore flessibilità per il lavoro a turni e durante il fine settimana, tenendo contemporaneamente conto degli interessi dei collaboratori.

La revisione dell’ordinanza fa seguito a quella della legge, approvata dal Parlamento nell’estate del 2016. I punti fondamentali della revisione sono stati elaborati da una commissione tripartita, composta da rappresentanti delle imprese e dei lavoratori e da una delegazione dell’Ufficio federale dei trasporti (UFT). Le nuove disposizioni, introducendo maggiore flessibilità, consentono ad esempio alle imprese attive nel turismo di gestire al meglio sia i giorni di traffico intenso sia quelli di minor traffico. Grazie alla nuova normativa sarà inoltre più facile coprire con lo stesso personale il traffico di punta mattutino e serale, causato ad esempio da cadenze più intense. È invece stata rimandata a una revisione futura, a seguito dei pareri espressi durante la consultazione, la questione dell’assoggettamento del personale di terzi.

Entrambi gli atti normativi entreranno in vigore con il cambio d’orario del 9 dicembre 2018, anche se una serie di disposizioni, secondo cui il personale amministrativo delle imprese dei TP non è più assoggettato alla LDL, è già in vigore dal 1° gennaio di quest’anno.

Parallelamente il Consiglio federale ha adottato, su mandato della Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni del Consiglio nazionale (CTT-N), un rapporto sulle possibilità di escludere le imprese di trasporto turistiche dal campo di applicazione della LDL, in cui giunge alla conclusione che la revisione della LDL e dell’OLDL tiene ampiamente conto delle legittime esigenze della categoria. Il Consiglio federale ritiene infine che vada respinta un’ulteriore liberalizzazione, inconciliabile con i legittimi interessi di protezione dei lavoratori.

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