Il Consiglio federale raccomanda di respingere l'«Iniziativa sull'acqua potabile» e vara una strategia sui provvedimenti

Berna, 15.06.2018 - Il Consiglio federale si dichiara contrario all'iniziativa popolare «Acqua potabile pulita e cibo sano – No alle sovvenzioni per l'impiego di pesticidi e l'uso profilattico di antibiotici». Lo ha deciso nella sua seduta del 15 giugno 2018. Essa avrebbe ripercussioni notevoli e pregiudizievoli sull'agricoltura svizzera e sulla sicurezza alimentare. D’altro canto, però, fa suoi anche interessi legittimi, che peraltro si punta già a soddisfare attraverso le attuali misure di politica agricola. Il Consiglio federale vuole potenziare e integrare quanto già in atto con una strategia sui provvedimenti nel quadro della Politica agricola a partire dal 2022. Tale strategia mira a ridurre i rischi legati all'impiego di materie ausiliare nell’agricoltura senza limitare eccessivamente la produzione. Il Consiglio federale non intende presentare un controprogetto diretto o indiretto all’iniziativa.

Il 18 gennaio 2018 è stata depositata la cosiddetta «Iniziativa sull'acqua potabile» con 113'979 firme valide che chiede di modificare la Costituzione in modo che i pagamenti diretti siano erogati soltanto alle aziende agricole che non impiegano pesticidi, non fanno un uso profilattico di antibiotici nella detenzione di animali e possono nutrire il loro effettivo di animali con il foraggio prodotto nell’azienda. L'iniziativa popolare avrebbe ripercussioni notevoli e pregiudizievoli sull'agricoltura svizzera. Da un lato la completa rinuncia ai pesticidi e al foraggio acquistato comporterebbe un drastico calo della produzione in molte aziende aventi diritto a pagamenti diretti. Dall'altro vi è il rischio che sempre più aziende decidano di uscire dal sistema dei pagamenti diretti optando per un'intensivazione della produzione nei limiti di quanto previsto dalla legge.

L'iniziativa popolare, però, fa suoi anche interessi importanti, peraltro già perseguiti dalla Confederazione stessa attraverso varie misure di politica agricola come ad esempio il Piano d'azione sui prodotti fitosanitari. Vista la sovrapposizione in termini di contenuti e scadenze, questa strategia sui provvedimenti, in alternativa all’iniziativa popolare, sarà potenziata e integrata nell'ambito del processo già avviato in vista della Politica agricola a partire dal 2022. Si proporrà, in particolare, di ridurre l'effettivo massimo di animali per unità di superficie ai sensi della legge sulla protezione delle acque, di autorizzare nel quadro della prova che le esigenze ecologiche sono rispettate soltanto i prodotti fitosanitari a basso rischio ambientale e di promuovere mediante pagamenti diretti la rinuncia ai prodotti fitosanitari. Se ciononostante si rilevassero eccessive immissioni di sostanze nelle acque a livello regionale, la Confederazione e i Cantoni avranno la possibilità di inasprire le condizioni in maniera puntuale.

Siccome questa strategia sui provvedimenti sarà attuata nel quadro della Politica agricola a partire dal 2022, il Consiglio federale raccomanda di respingere l'iniziativa e non intende presentare un controprogetto diretto o indiretto.


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