Orientare le finanze dell’esercito al rafforzamento della capacità di difesa

Berna, 01.02.2024 - L’esercito concentra i suoi sforzi sul rafforzamento della capacità di difesa, ciò vale anche per il settore delle finanze. In questo ambito si tratta di reagire su tre livelli: conseguenze del rinvio dell’aumento del budget dell’esercito nonché dell’adozione di un aumento non lineare; disponibilità di liquidità nel tempo; spese di funzionamento ricorrenti a ritmo annuale.

La concentrazione degli sforzi sulla prontezza in vista di eventuali impieghi e il maggior orientamento dell’esercito alla difesa pongono l’esercito di fronte a sfide anche finanziarie. In questo ambito l’esercito sta reagendo su tre livelli: conseguenze del rinvio al 2035 dell’aumento previsto del budget dell’esercito all’1 per cento del PIL nonché dell’adozione di un aumento non lineare; disponibilità di liquidità nel tempo e incremento delle spese di funzionamento ricorrenti a ritmo annuale.

Aumento posticipato e aumento non lineare del budget dell’esercito

In seguito alla decisione dell’Assemblea federale, adottata dalle Camere nel dicembre 2023, di frenare l’aumento delle spese negli anni 2024–2027 e di rinviare al 2035 il previsto aumento del budget dell’esercito all’1 per cento del PIL, sono venuti a mancare all’Esercito svizzero circa 11,7 miliardi di franchi rispetto a quanto pianificato nel «Preventivo 2023». La realizzazione della prima fase di ammodernamento (rafforzamento della capacità di difesa) slitterà pertanto agli anni 2040.

A ciò si aggiunge che nei prossimi anni diversi sistemi delle truppe di terra giungeranno al termine della loro durata di utilizzazione, come illustrato dall’esercito nel suo rapporto di base «Il futuro delle truppe di terra» del 2019. Se il rinnovamento dell’artiglieria e il prolungamento della durata di utilizzazione dei carri armati 87 Leopard non saranno finanziabili per tempo, è possibile un venir meno delle Forze terrestri e delle loro truppe meccanizzate.

Disponibilità di liquidità nel tempo

Il pagamento di crediti d’impegno approvati nel quadro dei programmi d’armamento è di regola scaglionato sull’arco di diversi anni. In questo modo si ottiene una maggiore flessibilità a livello di liquidità e si evitano residui di credito alla fine dell’anno.

Nel quadro dei crediti d’impegno per il rinnovamento dei mezzi della difesa aerea, gli obblighi finanziari sono attualmente particolarmente elevati e ammontano a 11,4 miliardi di franchi (a cui vanno ad aggiungersi 2 mia. fr. per il materiale, i collaudi e le munizioni). Poiché nel 2024 le finanze dell’esercito non hanno subìto praticamente alcun aumento, è stato necessario rinviare al 2025 obblighi finanziari dell’ammontare di circa 800 milioni di franchi. Di conseguenza i pagamenti per il 2024 sono garantiti e debitamente regolati.

Per l’anno 2025 e fino al 2028 sarà necessario svolgere ulteriori trattative con i fornitori e trovare soluzioni per un frazionamento dei pagamenti. Nel peggiore dei casi potrebbero verificarsi ritardi nelle forniture e nella realizzazione di progetti.

Di conseguenza, soltanto all’inizio degli anni 2030 saranno di nuovo possibili ulteriori (consistenti) investimenti nel rafforzamento della capacità di difesa.

Spese di funzionamento ricorrenti a ritmo annuale

L’annullamento delle grandi manifestazioni AirSpirit 24 e DEFENSE 25 e di ulteriori eventi comunicativi non è in diretta correlazione con il rinvio dell’aumento del budget o con la gestione delle liquidità.

Il preventivo globale per le spese di funzionamento è destinato a garantire l’adempimento dei compiti dell’amministrazione militare; le spese per la comunicazione e le grandi manifestazioni rientrano in questo budget. L’esatta ripartizione del preventivo globale per le spese di funzionamento e il suo impiego sono di competenza dell’unità amministrativa «Aggruppamento Difesa». In caso di probabile superamento dell’importo di questa rubrica finanziaria, il capo dell’esercito ha il compito di definire le priorità e le riduzioni volte a rispettare le direttive budgetarie del Consiglio federale e dell’Assemblea federale.

Nel corso del processo ordinario per il budget è spesso il caso che l’importo complessivo delle proposte provenienti dai vari Uffici dell’Aggruppamento Difesa risulti inizialmente superiore al budget approvato dal Parlamento. Per questo motivo nel novembre 2023 il Comando dell’esercito ha deciso le prime riduzioni.

Il risultato delle correzioni apportate successivamente dai singoli Uffici ai propri indicatori finanziari è pervenuto il 24 gennaio 2024, ma anche in tale occasione l’importo complessivo era ancora troppo elevato. Il fatto è che da tempo le spese d’esercizio continuano ad aumentare, tra l’altro a causa del rincaro, del sempre maggior numero di sistemi d’arma obsoleti e dell’elevata quota di componenti TIC nei sistemi di nuova generazione.

Nel corso dei correttivi alle spese, il Comando dell’esercito ha seguito il principio che la prontezza dell’esercito e gli impieghi dello stesso come pure il rafforzamento della capacità di difesa hanno la massima priorità.

In questa prospettiva l’esercito ha proceduto a tagli in tutti gli ambiti privi di ripercussioni per il rafforzamento della capacità di difesa, quali ad esempio le spese per fornitori di prestazioni esterni, le spese amministrative e – per l’appunto – gli eventi comunicativi.

Le misure sopra esposte sono volte anche a inviare un segnale significativo nell’attuale situazione in materia di politica di sicurezza. Le scarse risorse dell’esercito devono essere impiegate per la difesa. Con il summenzionato annullamento si liberano risorse di personale urgentemente necessarie per la prontezza e per altri progetti, relativi al rafforzamento della capacità di difesa.


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