Il Consiglio federale dispone un esame approfondito sull’adeguamento delle scorte obbligatorie

Berna, 15.12.2023 - Il 15 dicembre 2023 il Consiglio federale ha discusso di come garantire l’approvvigionamento in beni e servizi d’importanza vitale in Svizzera nei periodi di crisi e ha preso visione di alcuni rapporti in materia. A causa di un’opposizione talvolta marcata contro l’adeguamento delle scorte obbligatorie di derrate alimentari, ha chiesto di chiarire, entro la fine del 2024, quali sono gli strumenti necessari per affrontare con successo un’eventuale situazione di crisi.

La costituzione di scorte obbligatorie è uno dei pilastri dell'approvvigionamento economico del Paese (AEP). Le scorte obbligatorie sono riserve strategiche costituite dai settori Alimentazione Energia, Agenti terapeutici e Industria alle quali si ricorre nei periodi di penuria, quando l'economia non è più in grado di garantire l'approvvigionamento in beni d'importanza vitale.

L'AEP verifica regolarmente la strategia relativa alla costituzione di scorte obbligatorie, compito che in passato veniva demandato ai singoli settori. La pandemia di coronavirus, la guerra in Ucraina, la minaccia di una penuria di energia e la riforma dell'AEP hanno evidenziato la necessità di portare avanti i lavori in maniera più approfondita.

Seguendo questo approccio, il Consiglio federale ha esaminato una serie di rapporti e ha disposto di procedere in maniera coordinata: d'ora in poi tutti gli adeguamenti riguardanti la costituzione di scorte obbligatorie dovranno essere discussi e approvati dai settori economici direttamente interessati. Non sono necessari interventi nell'immediato.

Opposizione alle proposte di modifica

Nelle relative consultazioni, le due proposte di modifica dell'ordinanza hanno incontrato una certa opposizione. Per quanto riguarda poi la costituzione di scorte obbligatorie di derrate alimentari e alimenti per animali, oggetto di adeguamenti sostanziali posti in consultazione nel 2023, sono state espresse forti riserve, ad esempio contro l'ipotesi di un divieto d'importazione di 12 mesi e contro eventuali modifiche all'assortimento delle scorte di cereali e alle modalità di finanziamento.

Nel 2019 in occasione della seconda consultazione era stato proposto di abolire lo stoccaggio obbligatorio di caffè e di rendere le scorte obbligatorie di riso conformi agli accordi GATT/OMC e di libero scambio. Dai riscontri è emersa la volontà di mantenere il caffè tra i prodotti soggetti all'obbligo di costituire scorte obbligatorie, sia per motivi economici che ideologici. Parallelamente, è stato posticipato il ripristino della parità di trattamento tra i produttori e gli importatori nazionali di riso. Questo aspetto sarà preso in considerazione nella futura revisione della legge federale sull'approvvigionamento economico del Paese (LAP).

Valutazioni del Consiglio federale

I prossimi lavori sulle scorte obbligatorie si baseranno probabilmente sui risultati del rapporto di verifica. Oltre 230 specialisti sono stati contattati per esprimere un parere sull'elenco dei beni da classificare tra quelli d'importanza vitale. In base ai loro riscontri, il Consiglio federale commissionerà diverse valutazioni, che si occuperanno di stabilire entro il 2024 se:

  • servono ulteriori strumenti per monitorare le catene di approvvigionamento nazionali e internazionali di beni e servizi critici;
  • è necessario aggiungere all'elenco i beni complementari a quelli per i quali è già prevista la costituzione di scorte obbligatorie;
  • l'organizzazione di milizia dell'AEP è in grado di aiutare la Confederazione ad aggiudicarsi gli appalti qualora si verifichi una situazione di grave penuria.

Il rapporto contiene inoltre un confronto tra i settori Alimentazione ed Energia dell'AEP e quelli di altri Paesi, tutti di fronte alle stesse sfide che non sempre però riescono a risolvere.

In nessun Paese tra quelli esaminati (Francia, Germania, Austria, Norvegia e Finlandia) la costituzione di scorte obbligatorie è così capillare e ben organizzata come in Svizzera, al primo posto anche per l'ottima collaborazione con il settore privato. La prevenzione delle crisi dovrà continuare a essere monitorata ed eventualmente aggiornata, anche prendendo spunto dalle esperienze compiute e osservate all'estero.


Indirizzo cui rivolgere domande

Comunicazione SG-DEFR, info@gs-wbf.admin.ch, +41 58 462 20 07



Pubblicato da

Il Consiglio federale
https://www.admin.ch/gov/it/pagina-iniziale.html

Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca
http://www.wbf.admin.ch

https://www.admin.ch/content/gov/it/pagina-iniziale/documentazione/comunicati-stampa.msg-id-99448.html